L'ALLEVAMENTO E' PASSIONE, LA SELEZIONE E' ARTE, solo la conoscenza e l'esperienza fanno i veri campioni
 
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Vendita animali!

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2012 21:35
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16/02/2012 19:24
 
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ciao a tutti, premetto che non so se ho postato bene la discussione, ma non sapevo dove altro metterla.... premetto inoltre che io non ho mai venduto animali provenienti dal mio allevamento amatoriale; ma volevo sapere, quali norme e quindi quali regole devo rispettare se voglio vendere un animale, o se è vietato (anche se conosco persone che vendono normalmente animali, dicendo che è legale)! ovviamente so che sicuramente non ne posso vendere in modo eccessivo e a non pubblici esercenti in quanto non possiedo una partita iva, ma avendo il codice allevamento, non c'è possibilità di cedere animali?? bisogna comunicarlo all'asl di provenienza? non bisogna emettere ricevute, non abbiamo partita iva... qualcuno sa quali sono i regolamenti che trattano e tutelano queste norme?

aspetto risposte, grazie in anticipo?

16/02/2012 21:34
 
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domanda molto interessante...........attendiamo.
17/02/2012 16:25
 
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credo che se tu li venda, ma non per consumo non serva nessun certificato o quant'altro
17/02/2012 18:55
 
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Ciao, se tu possiedi già il codice di allevamento, allora per la vendita ogni volta che cedi un soggetto, dovresti compilare il cosiddetto "foglio rosa" o modulo 4 (mi sembra sia questo il numero), che puoi tranquillamente acquistare in cartoleria.
Li sopra ci indichi i tuoi riferimenti, il nome del compratore, il fine della vendita, la specie la categoria (adulti, pulcini ecc), e poi ne consegni una copia all'acquirente.....
Ciao ciao.
Igor
17/02/2012 22:53
 
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Bravo Igor,
la stessa cosa che mi ha detto il veterinario a me!
Sia se vendo e tanto meglio se compro!
18/02/2012 13:04
 
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ciao igor, non metto in dubbio quello che hai detto, ma in mancanza di altre opinioni, ti chiederei, se sai dove posso trovare quello che mi hai detto te per iscritto??!!

18/02/2012 13:07
 
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scusa ancora, ma da internet, risulta che il modello quattro, sia un modello di cessione di immobili di un defunto!

18/02/2012 14:57
 
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Credo che in giro ci sia una grande confusione e un grnade variabilità di leggi e interpretazioni, intanto ci sono differenze da regione a regione, poi dal fine per cui si vende, cioè se vendi animali da macellazione o destinati al cibo degli umani ci sono regole sanitarie dettate dalla Asl. Altrimenti, in linea generale, se non sono animali nell'elenco cites la vendita è libera (come per ogni animale da compagnia, cane, gatto, canarino etc etc) e devi solo variare la registrazione dell'animale alla asl (se la tua asl c'è l'ha!!!!)chi vende e poi chi compra alla propria asl. Dal punto di vista fiscale poi ci sono infinite differenze...se sei un privato credo tu non debba fare nulla se non superi una certa cifra (come per i cani, se ne vendi un po' di una cucciolata è un conto, se allevi 2 o 3 femmine e vendi 30 cuccioli a 1000 euro allìanno è un'altro!), se sei un'azinda dipende dal regime fiscale adottato ma qui si entra in un campo complesso, regno dei commercialisti o delle associazioni di categoria come confagricoltura o altre (a cui ti consiglio di rivolgerti per avere infirmazioni certamente più dettagliate delle nostre.


_____________________________________
Animula vagula blandula,
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Qua nunc abibis in loca
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Nec, ut soles, dabis iocos...
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18/02/2012 15:05
 
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grazie! attendo comunque altri pareri..

19/02/2012 10:48
 
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Re:
ultimoorizzonte, 18/02/2012 14.57:

Credo che in giro ci sia una grande confusione e un grnade variabilità di leggi e interpretazioni, intanto ci sono differenze da regione a regione, poi dal fine per cui si vende, cioè se vendi animali da macellazione o destinati al cibo degli umani ci sono regole sanitarie dettate dalla Asl. Altrimenti, in linea generale, se non sono animali nell'elenco cites la vendita è libera (come per ogni animale da compagnia, cane, gatto, canarino etc etc) e devi solo variare la registrazione dell'animale alla asl (se la tua asl c'è l'ha!!!!)chi vende e poi chi compra alla propria asl. Dal punto di vista fiscale poi ci sono infinite differenze...se sei un privato credo tu non debba fare nulla se non superi una certa cifra (come per i cani, se ne vendi un po' di una cucciolata è un conto, se allevi 2 o 3 femmine e vendi 30 cuccioli a 1000 euro allìanno è un'altro!), se sei un'azinda dipende dal regime fiscale adottato ma qui si entra in un campo complesso, regno dei commercialisti o delle associazioni di categoria come confagricoltura o altre (a cui ti consiglio di rivolgerti per avere infirmazioni certamente più dettagliate delle nostre.



cocordo in pieno

andrea



VALDARNO NERA - NANA CALZATA MILLEFIORI - NANA CALZATA MILLEFIORI LIMONE - WYANDOTTE ARGENTO ORLO NERO - AMROCKS BARRATA - MARANS NERO RAMATO - MARANS BLU RAMATO - MARANS SPARVIERO ARGENTO - WYANDOTTE NANA BARRATA

pollaiomontecastelli@libero.it
19/02/2012 11:40
 
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date le risposte ricevute, contatterò quanto prima il dtt. della mia asl di appartenenza e vi riporterò eventuali svolgimenti della situazione!! aspetto comunque altre risposte!!

19/02/2012 13:03
 
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Matteo provo a spiegarti un po' come funziona la faccenda fiscale.

Per quanto riguarda il fisco che siano animali da mangiare o da tenere per compagnia poco cambia. A lui interessa solo quanto riesce a vendere.
Se non mi ricordo male devi dichiarare i tuoi guadagni se superi il tetto di 5000 euro l'anno, un po' meno di 500 euro il mese.
Questo per quanto riguarda il fisco.

Per quanto riguarda l'asl come ti ha spiegato ultimoorizzonte e igor c'e differenza sul mitivo della vendita. Queste sono però regole sanitarie e non fiscali, mi raccamonado dividiamo i 2 aspetti.
[Modificato da mastro88 19/02/2012 13:07]
20/02/2012 11:19
 
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Oggi dopo una bella chiacchierata con il mi babbo ho approfondito la questione. Più o meno con gli studi c'ho dato ma ora cerco di spiegarlo meglio.

Allora c'è una differenza tra imprenditore commerciale e imprenditore agricolo.

Per essere imprenditore agricolo ci sono delle condizioni da soddisfare; oltre alle condizioni fissate dall’articolo 2135 del Codice Civile è possibile delinearli alcune più materiali come il possesso minimo di 3 ettari. Questa cifra varia da regione e regione in base alle zone (montagna, collina).
Per gli imprenditori agricoli con volume d'affari minore di € 7.000 annui, costituito per lameno 2/3 da prodotti agricoli ed ittici, vige il regime di Esonero da tutti gli adempimenti in materia di Iva (registrazione , liquidazione . dichiarazione ) .
Questo non vuol dire che non dovrebbe dichiarare i propri guadagni al fisco ma che in linea generale non è soggetto a controlli. Tutti dovrebbe registrare le proprie entrate e uscite.

Per quanto riguarda gli imprenditori commerciali, Art. 2195, il volume d’affari minimo è di 5000 euro.
Consideriamo che anche se ci sentiamo più vicini all’imprenditore agricolo, molti di noi sono più vicini all’imprenditore commerciale.

Il volume d'affari è l'ammontare delle cessioni di beni o delle prestazioni di servizi con riferimento ad un anno solare.

Se avete altre domande fatele pure....
20/02/2012 11:28
 
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Re:
Igor.Germano reale, 17/02/2012 18.55:

Ciao, se tu possiedi già il codice di allevamento, allora per la vendita ogni volta che cedi un soggetto, dovresti compilare il cosiddetto "foglio rosa" o modulo 4 (mi sembra sia questo il numero), che puoi tranquillamente acquistare in cartoleria.
Li sopra ci indichi i tuoi riferimenti, il nome del compratore, il fine della vendita, la specie la categoria (adulti, pulcini ecc), e poi ne consegni una copia all'acquirente.....
Ciao ciao.
Igor




ma il modello rosa non è quello che viene compilato per il trasporto degli animali!?!?? non mi sembra riguardi la vendita... o sbaglio?



"...Memento audere semper..."
20/02/2012 11:38
 
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Il modello rosa riguarda l'asl non il fisco, anche se viene complilato con la vendita o la cessione di un animale.
20/02/2012 12:17
 
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ciao a tutti,
oggi ho parlato con l'asl e mi hanno detto che se non supero un numero di 250 capi di avicoli, posso tranquillamente vendere animali, anche se non hanno specificato la destinazione finale (ornamento, macello) !

chiederei anche a voi di sentire le proprie asl di appartenenza per chiarire una volta per tutte questi aspetti!!

20/02/2012 12:32
 
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Re:
MicKoala11, 20/02/2012 12.17:

ciao a tutti,
oggi ho parlato con l'asl e mi hanno detto che se non supero un numero di 250 capi di avicoli, posso tranquillamente vendere animali, anche se non hanno specificato la destinazione finale (ornamento, macello) !

chiederei anche a voi di sentire le proprie asl di appartenenza per chiarire una volta per tutte questi aspetti!!





è proprio così... puoi vendere (cedere non a titolo gratuito) i tuoi soggetti e i relativi prodotti direttamente al consumatore o utilizzatore senza però alcun passaggio per terzi...

non si prevede nessun mod 4 rosa... che serivrebbe solo per l'aspetto sanitario dei polli... il quale comprende il trasposto ma non è il modulo del trasporto...

pensateci... come riuscireste a comprare i soggetti ai campionati visto che sono registrati tutti nel verbale della mostra se non fosse così?

andrea

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20/02/2012 12:34
 
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MATTEO PROVO A RIPETERTELO, L'ASL E L'AGENZIA DELLE ENTRATE SONO DUE ENTI DIVERSI. SEMPRE ENTI DELLO STATO MA DIVERSI......

Quello di non superare i 250 capi è solo la norma per essere allevatore per autoconsumo ma sempre per l'asl non per il fisco.

Facciamo un esempio, se io avessi invece che 150 avicoli a caso avessi 150 struzzi e con questi riuscissi a guadagnare 15000 euro l'anno per l'asl sarei sotto i 250 capi ma poi ti arriva un accertamento del fisco e sono multe....

L'asl per quello che riguarda il fisco italiano non può sapere niente......

Invece di sentire l'asl senti un commercialista....

ASL = sanità
Agenzia delle entrate = soldi
20/02/2012 12:39
 
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Andrea non ti confondere anche te.....

Il foglio rosa è il foglio per il trasporto di animali, questo è obbligatorio per viaggi superiori ai 25 km dall'allevamento di provenienza. Ma è normativa sanitaria non fiscale. La discussione è incentrata sul fisco.

Ad esempio mi avessero fermato a firenze con gli animali presi a montichiari senza foglio rosa sarei stato fuori regola.
Che le regole non vengano rispettate è evidente ma è bene chiarire il tutto.
[Modificato da mastro88 20/02/2012 12:49]
20/02/2012 12:53
 
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Re:
mastro88, 20/02/2012 12.39:

Andrea non ti confondere anche te.....

Il foglio rosa è il foglio per il trasporto di animali, questo è obbligatorio per viaggi superiori ai 25 km dall'allevamento di provenienza. Ma è normativa sanitaria non fiscale. La discussione è incentrata sul fisco.

Ad esempio mi avessore fermato a firenze con gli animali presi a montichiari senza foglio rosa sarei stato fuori regola.
Che le regole non vengano rispettate è evidente ma è bene chiarire il tutto.




il mod 4 favorisce il trasposto ma principalmente riguarda l'aspetto sanitario dell'animali... qualsiasi esso sia... ovini caprini suini etc...

io sapevo comunque superiore ai 65 km...

cmq tornando al discorso fisco... noi essendo allevatori amatoriali di avicuniculi... con limite massimo di 250 soggetti (si potrebbe allevarne di + ma non puoi tenere contemporaneamente oltre 250 soggetti) siamo esonerati...

superati i 250 soggetti dei aprire un'azienda agricola o essere coltivatore diretto... allori li subentra il fisco.

noi non siamo soggetti a niente... certo che se ne dichiari 250 e ne produci mille e guadagni 10000 euro è un'altro discorso.

all'asl mi dissero che con il codice allevamento avrei potuto vendere tranquillamente animali e uova direttamente al consumatore... senza dichiarare niente... perchè probabilmente i calcoli del fisco... prevede che un allevamento amatoriale con massimo 250 soggetti non riesce ad avere un profitto equo.

per quanto riguarda gli struzzi c'è tutta una regolamentazione diversa.

andrea
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20/02/2012 13:00
 
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buono a sapersi se davvero fosse cosi io posso vendere uova e polli direttamente, ma io ho un'azienda, per cui ho chiesto a mia nonna di domandare alla coldiretti cosa devo fare per poter vendereee uova e polli, appena sapro qualcosa vi faro sapere
20/02/2012 13:04
 
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ciao matteo,
ho capito quello che hai cercato di spiegarmi... quindi appena posso, cerco di contattre un commercialista per risolvere la parte dell'agenzia delle entrate, anche se da quello che mi ha detto l'asl, non ci sono problemi. comunque, volendo chiarire bene la cosa, provvederò!

20/02/2012 13:06
 
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tornando al punto di partenza, per far si che tutto questo sia possibile, dovremo avere qualcosa di scritto... ho chiesto anche all'asl, ma la dtt.ssa con cui ho parlato non ne sapeva niente!

20/02/2012 13:09
 
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Andre non so se per gli struzzi c'è una normativa particolare però fidati di chi questi argomenti li sta studiando.

Che il fisco considera che gli allevatori sotto i 250 capi non riescano a guadagnare 5000 euro l'anno è indubbio ma comunque dovremmo registrare entrate e uscite. Qualunque entrata o uscita che hai è dentro lo stato Italiano che sia di 1 euro o di 100000 euro.
Ti faccio un'altro esempio. Se io avessi degli onagadori, che vengono venduti a 500 euro l'uno, basterebbe vendere 11 polli per superare il limite. La stessa cosa potrebbe essere con dei pavoni opale o midnight.....
E' la classica storia italiana, finchè non rischi controlli, anche se sei fuori legge, continui. Guarda anche i vari pollai costriuti...

Con questo voglio far capire solo la normativa....
Non ci nascondiamo dietro quello che ci dice l'asl.
L'asl ti dice così perchè ormai vige questo modo di fare ma le norme non dicono questo.....
[Modificato da mastro88 20/02/2012 13:10]
22/02/2012 21:35
 
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Re:
mastro88, 20/02/2012 11.19:

Oggi dopo una bella chiacchierata con il mi babbo ho approfondito la questione. Più o meno con gli studi c'ho dato ma ora cerco di spiegarlo meglio.

Allora c'è una differenza tra imprenditore commerciale e imprenditore agricolo.

Per essere imprenditore agricolo ci sono delle condizioni da soddisfare; oltre alle condizioni fissate dall’articolo 2135 del Codice Civile è possibile delinearli alcune più materiali come il possesso minimo di 3 ettari. Questa cifra varia da regione e regione in base alle zone (montagna, collina).
Per gli imprenditori agricoli con volume d'affari minore di € 7.000 annui, costituito per lameno 2/3 da prodotti agricoli ed ittici, vige il regime di Esonero da tutti gli adempimenti in materia di Iva (registrazione , liquidazione . dichiarazione ) .
Questo non vuol dire che non dovrebbe dichiarare i propri guadagni al fisco ma che in linea generale non è soggetto a controlli. Tutti dovrebbe registrare le proprie entrate e uscite.

Per quanto riguarda gli imprenditori commerciali, Art. 2195, il volume d’affari minimo è di 5000 euro.
Consideriamo che anche se ci sentiamo più vicini all’imprenditore agricolo, molti di noi sono più vicini all’imprenditore commerciale.

Il volume d'affari è l'ammontare delle cessioni di beni o delle prestazioni di servizi con riferimento ad un anno solare.

Se avete altre domande fatele pure....



Esatto, una cosa è essere in regola con le Asl e risultare allevatore amatoriale per loro. Un'altra è la parte fiscale.

Gli imprenditori agricoli iscritti come allevatori intensivi non sono soggetti a limiti di superfice agricola poichè la loro attività è in deroga alle superfici fondiare (perlomeno in regione toscana) come tali rientrano pastori, api, allevatori di polli etc etc...Per il resto valgono le stesse regole di reddito e ore di lavoro almeno la metà delle ore e del reddito deve provenire dalla parte agricola (un terzo per le aree definite disagiate e montane) per essere imprenditor agricolo a titolo primario. Se ore e reddito sono minori sei imprenditore agricolo a titolo secondario, vendi e coltivi come credi ma non hai gli aiuti fiscali e le agevolazioni varie che hanno gli imprenditori agricoli a titolo primario.
Fra commerciante di animali e allevatore di animali-imprenditore agricolo la differenza è sottile ma c'è. Il primo li vende e li commercia anche se non li ha fatti nascere lui, il secondo ricava guadagno dagli animali che lui stesso fa crescere e riprodurre.

Come più volte scritto qui da me e da altri le Asl ti danno informazioni di ordine sanitario, come essere in regola per le normative sanitarie, quanto guadagni, quanto vendi a loro non gliene frega niente (se per esempio tu hai 400 polli e non li vendi sei comunque fuori dall'amatoriale, punto e basta poichè le normative sanitarie parlano di n di capi, perchè le malattie si diffondono e si prevengono in base agli animali e non in base a quanto li vendi!!!) al contrario per il fisco se ne hai 5 ma li vendi a 2000 euro all'uno sei un professionista perchè per loro vale l'incasso e le tasse ad esso proporzionate e quindi devi aprire una partita iva. Per vendere animali ed essere in regola devi esserlo in tutti e due i campi e nulla vieta che tu risulti amatoriale alla asl (per le normative sanitarie) e professionale al fisco.

L'Italia è un paese strano ma in questo caso una sua logica c'è.


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