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il millefiori

Ultimo Aggiornamento: 29/02/2008 12:07
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25/02/2007 19:32
 
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Ma il millefiori è una razza a se o è un incrocio per esempio fra una livornese bianca e un gallo nero??visto che di millefiori ce ne sono di tutte le razze picchiolate di bianco....
25/02/2007 22:40
 
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Ciao Millefiori :-) mi dispiace deluderti ma non sei una razza ma 'solo' una interessante colorazione eheheh
Diversamente a come erroneamente molti credono non esiste una razza millefiori; la millefiori è una colorazione presente, con alcune varianti, in molte razze. La si trova nel massimo della sua perfezione nella Nana Calzata ma ottimi soggetti si possono trovare in molte altre razze come ad esempio: Italiana,Orpington, Barbuta d'Anversa, Chabo, Bantam, ecc.. E' una colorazione molto appariscente dove la giusta disposizione della basa dorata, della macchia nera e della perla bianca danno un disegno molto preciso ed apprezzato. Una variante è la millefiori limone dove al posto del bruno c'è il giallo limone. In alcune razze come la Sussex, la Wyandotte o Wyandotte nana non essendo questa distribuzione dei tre colori cosi precisa si parla di tricolore e non di millefiori. Per ultimo nella nostra Livorno non esiste la colorazione millefiori :-) Spero di esserti stato utile.
Marco
26/02/2007 09:31
 
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|uba|
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Re:
Ma non esistono delle razze millefiori tipo millefiori di lonigo (praticamente estinta) e millefiori piemontese?
26/02/2007 11:27
 
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Salve uba, le due 'razze' da te menzionate, non sono ufficialmente riconosciute e direi, come tantissime altre dai pittoreschi nomi, estinte oramai da tempo, se veramente esistite. Inoltre molte erano esclusivamente frutto di incroci e con caratteristiche comuni assolutamente insufficienti per farle ritenere delle razze vere e proprie con caratteri fissati e trasmissibili in modo costante alla prole. La Millefiori di Lonigo la si può ritenere una tricolore mentre la Millefiori Piemontese è una nera picchiettata di bianco, ma, ripeto, difficili da ritenere razze vere e proprie perchè con caratteri assolutamente non fissati. A livello FIAV ed E.E. (Ente Europeo di Avicoltura e Coniglicoltura) nessuna razza si chiama Millefiori, termine che invece è riferito ad una colorazione ben precisa.
Ti saluto cordialmente Marco
27/02/2007 19:12
 
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Omero
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Millefiori di Lonigo.
Al fine di non istupidire più di quanto lo sono desidererei un chiarimento su “se veramente esistite”. Il Dott. Alessio Zanon nella elencazione delle razze italiane comprende la Millefiori di Lonigo, scrivendo che è stata presentata alla 16° fiera campionaria triveneta di Padova nel 1934 dalla Cattedra Ambulante di Agricoltura di Lonigo. Non la comprende tra le razze alle prese con la contraffazione, aggiungendo che nel basso Veneto è iniziata la riselezione di una vecchia razza tradizionale: la Millefiori di Lonigo. Per informazioni sulla razza contattare il ………..Tel…..
Visto che ci siamo, cosa s’intende per “razza sintetica”? Ci sono speranze che – Ermellinata di Rovigo – Robusta lionata – Robusta maculata – siano riconosciute?
15/07/2007 18:07
 
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...non so dirti se saranno riconosciute, ma per quel che riguarda le tre razze da te menzionate in Veneto vengono comunque considerate col massimo rispetto, visto che sono entrate a far parte, con pepoi, polverara e padovana del gruppo di razze oggetto del progetto CO.VA., che si occupa della loro valorizzazione e conservazione.
ciao!
Andrea
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16/07/2007 17:30
 
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Omero
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Ciao, Andrea.
Conosco la situazione, sono originario di Quero. La mia famiglia alleva le razze in questione (ibridi ?) da una trentina di anni, si sono sempre riprodotte senza alcun problema e hanno dimostrato una omogeneità di tutto rispetto. Non sono informato se la diatriba per il ricoscimento vada avanti. Comunque sono polli da reddito assai belli, stanno pigliando piede, con la mia complicità ora pascolano in una fattoria in Equador,lo stesso e avvenuto per Cuba.
Ho sentito che sei alle prese con la costruzione dell'incubatrice, lo zoccolo duro della facenda è il volta uova dove a mio avviso è necessario procurarsi un motorino con un buon riduttore, oppure con vite senza fine ed invertitore. Al tuo posto proverei a prendere in considerazione un programmatore per lavatrice. Se ben modificato dovrebbe funzionare. Tienmi informato.
Ti saluto.
17/07/2007 00:41
 
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ciao Omero,

complimenti per l'impegno e la costanza! è importantissimo riuscire a tener viva la biodiversità avicola, che ha reso così ricche le nostre campagne (veneto in special modo, a quel che ho visto). per il girauova, sto meditando una soluzione iniziale manuale e molto semplice, anche perchè programmerò le nascite in base ai miei impegni. però credo che non sarà impossibile meccanizzare il tutto. Appena la finisco vi faccio sapere com'è andata. ciao!
Andrea
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18/07/2007 09:25
 
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...dimenticavo: credo che per razza sintetica si intenda una razza non selezionata in maniera "tradizionale" (es. in un pollaio emerge una mutazione, si rivela interessante - vantaggiosa - appariscente - ecc..., viene nel corso delle generazioni preferita alle altre e fatta riprodurre, e nel corso dei secoli acquisisce caratteristiche standard ben precise; un esempio per tutti, le Polverara "originali"), ma piuttosto "costruita a tavolino", spesso nei vecchi istituti per l'allevamento degli avicoli, facendo accoppiare razze diverse con lo scopo di ottenere polli con precise caratteristiche. Le robuste dovrebbero essere entrambe razze sintetiche.
Andrea
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18/07/2007 21:30
 
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Omero
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Ciao, Andrea.
Hai ragione le tre razze in questione sono classificate sintetiche, cioè derivate dalla combinazione di razze secondarie o di razze primitive e secondarie. Il mio cruccio è che non riesco a capire perché restando sempre nello stesso ambito di combinazioni, il prodotto, alle volte è classificato come razza e alle volte come ibrido. Certamente è frutto dalla mia ignoranza.
La storia della Polverara la conosco per sommi capi, e mi piacerebbe tanto conoscere quali razze hanno utilizzato per ricostruirla, partendo dall’ing. Zanon per finire a Rossetto e Trivellato.
Ti sarei grato se mi aiuti a togliermi di dosso un po’ d’ignoranza.

Omero
19/07/2007 10:22
 
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ciao Omero,

allora, temo di poterti essere di pochissimo aiuto in quanto per quel che riguarda la storia della ricostruzione della razza conosco molto poco. da quel che so, in entrambe le ricostituzioni si utilizzarono gli ultimi esemplari tipici: 3 nella prima,7 nella seconda. nell'ultima ricostituzione, Trivellato usò credo padovana gran ciuffo incrociandola con polli italiani comuni di adeguato colore; attualmente credo stia provando a selezionare le altre vecchie varietà di colore delle Polverara. Rossetto purtoppo non so come agì, anche se vorrei davvero scoprirlo; da quel che so, fu lui quello che conservò più a lungo l'originario patrimonio genetico della razza. Delle raze usate nella prima ricostituzione non so dirti granchè; presumo possa essersi trattato anche allora di Padovana e polli locali.
nella mia visita all'allevatore Francesco Pianta, ho potuto osservare come gli effetti dell'imbreeding si stiano facendo sentire: a fronte di numerosi, magnifici esemplari "standard", emergono caratteri indesiderati, quali ad esempio le penne sui tarsi, o il ciuffo grande e globoso "alla padovana". In compenso ho osservato parecchi esemplari simili alla vecchia boffa, razza padovana simile alla barbuta d'anversa: barba e favoriti ma niente ciuffo. davvero interessante, perchè spiega abbastanza bene secondo me come possa essere avvenuta la radiazione di razze padovane dotate l'una dei favoriti, le altr del ciuffo, le altre ancora in parte del ciuffo e in parte di una cresta a rosetta (in certi esemplari di polverara, come nel mio gallo, la cresta a cornetto sembra appiattirsi e allargarsi).
resta notevole il risultato ottenuto: francesco Pianta, l'allevatore che ho intervistato, mi ha mostrato gli attestati di partecipazione alle gare di avicoli della sua famiglia... e nel 1909, le polverara erano in tutto e per tutto simili alle attuali, almeno esteticamente (vedi foto in basso a destra).



Comunque ho ordinato il libro edito dal comune di Polverara, che dovrebbe spiegarmi meglio la storia di questi avicoli; purtroppo la proloco non mi ha ancora risposto.

A presto!

[Modificato da Andrea Mangoni 19/07/2007 10.26]

Andrea
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19/07/2007 14:17
 
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AGGIORNAMENTO
lasciatomi vincere dalla curiosità della tua domanda, ho provato ad andare un pò più a fondo, Omero... e così ho cercato di trovare Bruno Rossetto, e ce l'ho fatta... almeno telefonicamente.

allora, le Polverara da cui partì trivellato erano esemplari datigli da Rossetto, il quale aveva il ceppo dal lontano '54! non solo, mi ha riferito che tra le prime che ha allevato vi erano anche le polverara cucule, magnifiche, che però campavano di meno. Credo di aver capito che per migliorare il vecchio ceppo Rossetto possa ver utilizzato la siciliana e forse un combattente. Pare che invece Trivellato possa aver lavorato con moroseta, da qui anche il problema dei tarsi piumati.
altra cosa interessate: questo mitico allevatore ha ancora esemplari di 19 anni, che fino allo scorso anno deponevano e portavano a termine anche 3-4 covate all'anno in condizioni naturali. questo alla faccia dei nuovi esemplari in cui esce una chioccia ogni 10!
insomma, un mare di esperienza e di informazioni. se tutto va bene, nelle prossime settimane cercherò di incontrarlo.... e chissà, magari riuscire a farmi dare qualche bell'ovetto o qualche esemplare!!

[Modificato da Andrea Mangoni 19/07/2007 14.18]

Andrea
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19/07/2007 19:20
 
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Omero
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Spero che alla prossima tu faccia tombola. Visto che incroci da quelle parti potresti contattare l'istituto agrario " San Benedetto da Norcia" (Padova- Piove di Sacco) non so se il referente sia ancora il Prof. Baldan. Loro devono aver portato avanti un progetto per la conservazione delle razze avicole locali, di conseguenza potresti avere notizie interessanti. Una seconda cosa del tutto personale, sono interessato al libro sulla polverara, fammi sapere se il comune o la pro loco ne hanno a disposiuzione, così me ne faccio mandare una copia.

Omero
19/07/2007 20:13
 
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guarda, se non ce la faccio con Rossetto, passo per l'istituto. La verità è che vorrei reperire i soggetti geneticamente più vicini a quelli originali, e questi sono, al momento, quelli dell'allevatore, che poi li ha ceduti anche al S. Benedetto. Per cui la "caccia", se tutto va bene, si fermerà con lui. Già adesso le mie 9 polverara non mi dispiacciono, anche se alcune sono distanti dagli standard. erò dei 4 pollastrini almeno due promettono bene.
Resta un pò il magone per la colorazione sparviero scomparsa, assieme a quello per le galline da 3 kg di una volta.... pecà!
per il libro, se otterrò risposta te lo farò sapere. ciao!
Andrea
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20/07/2007 09:44
 
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Sime
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Con il presidente della federazione hai già avuto contatti? Anche lui alleva le polverara ed ha anche portate all' europea di prsga e lipsia...
20/07/2007 15:03
 
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ciao Sime,

grazie per la dritta! no, non l'ho ancora contattato... vedrò di farlo se dopo aver incontrato Rossetto le cose non saranno andate bene. In effetti, sono impaziente di parlare con qualcuno che alleva Polverara da 53 anni. Di cose da raccontare ne ha parecchie, visto che può dire di aver avuto queste galline quando, nel '54, erano date per estinte o quasi; penso al fatto che è testimone oculare di una varietà mai citata prima, la polverara sparviero, e che i suoi animali sono probabilmente i più diretti e meno incrociati discendenti delle originarie S-ciate. WOW. Se ci riesco, ne uscirà una mini intervista da mettere poi on line.
ciao!
Andrea
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20/07/2007 17:09
 
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bravissimo Andrea l'idea di fare un intervista e di pubblicarla in questo forum è grandiosa è anche molto bello che tu faccia riceche storiche su questa razza.. infatti quello che secondo me manca è la storia di certe razze soprattutto parlo di quelle italiane, anche nel libro degli standard della fiav quello che manca è la parte storica un pò più approfondita perlomeno delle razze italiane come dicevo sopra....aspettiamo fiduciosi [SM=g27988]
20/07/2007 21:17
 
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Re:
soprattutto lo aspettiamo questo libro fiav!!
uba
20/07/2007 22:17
 
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scusa uba ma tu non hai mai visto questo famoso libro con tutti gli standard delle razze degli avicoli?? a me lo ha prestato un tipo che lo acquistò qualche anno fà ad una mostra...ma pensavo fosse un pò più completo e mi riferisco a imformazioni storiche più dettagliate sulla genetica e storia delle razze avicole.
by
21/07/2007 00:01
 
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Ragazzi, lo standard esiste e la FIAV lo distribuisce, ne abbiamo gia' parlato.
Attualmente c'e' in francese ed in tedesco, quello in italiano verra', ma non so quando.
Per quanto riguarda il contenuto, lo scopo di uno standard di razza non e' quello di fornire una documentazione sulla razza, ma di definirne le caratteristiche corrette che la identificano.
Non si puo' mai dire, ma non credo che potrà mai diventare una 'enciclopedia dei polli', non e' quella la sede giusta.
Opinioni personali, chiaramente.
21/07/2007 00:18
 
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Re:

Scritto da: +banny+ 20/07/2007 22.17
scusa uba ma tu non hai mai visto questo famoso libro con tutti gli standard delle razze degli avicoli?? a me lo ha prestato un tipo che lo acquistò qualche anno fà ad una mostra...ma pensavo fosse un pò più completo e mi riferisco a imformazioni storiche più dettagliate sulla genetica e storia delle razze avicole.
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No io non l'ho mai visto e sono molto curioso, leggendo la lettera di benvenuto all'avila c'è scritto che dovrebbe essere ristampato e proposto ad un prezzo speciale ai socio intanto attendiamo.
uba
21/07/2007 00:21
 
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Re: Standard

Scritto da: paolorsn 21/07/2007 0.01
Ragazzi, lo standard esiste e la FIAV lo distribuisce, ne abbiamo gia' parlato.
Attualmente c'e' in francese ed in tedesco, quello in italiano verra', ma non so quando.
Per quanto riguarda il contenuto, lo scopo di uno standard di razza non e' quello di fornire una documentazione sulla razza, ma di definirne le caratteristiche corrette che la identificano.
Non si puo' mai dire, ma non credo che potrà mai diventare una 'enciclopedia dei polli', non e' quella la sede giusta.
Opinioni personali, chiaramente.



Lo penso anche io. Intanto ho comprato l'enciclopedia dei polli e mi è piaciuta molto soprattutto le foto
uba
29/02/2008 11:51
 
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mille fiori è solo una colorazione tipo la nana barbuta calzata "millefiori"
29/02/2008 12:07
 
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Ciao, si è una colorazione che esiste in diverse razze, anche nella Nana Calzata.
La penna è bruna con in alto una macchia nera e all'apice una perla bianca.
Quando il disegno non è richiesto così preciso, come nella Nana Calzata, allora si chiama "Tricolore", ad esempio presente nell'Orloff.
ciao
Fabri
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