L'ALLEVAMENTO E' PASSIONE, LA SELEZIONE E' ARTE, solo la conoscenza e l'esperienza fanno i veri campioni
 
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Ultimo Aggiornamento: 18/04/2010 09:59
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31/08/2007 22:23
 
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Razze Pure
Ciao a tutti

Vorrei sapere, quando, una razza si definisce pura; chi lo stabilisce, e da quali fattori si identifica.

Quando un esemplare e definito ibrido.

spero di non darvi troppi rompicapi e rubarvi molto tempo sul PC

Ciao


[SM=g20548] [SM=g20546]

Giovanni
01/09/2007 07:16
 
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Re: Razze Pure
oryu, 31/08/2007 22.23:

Ciao a tutti

Vorrei sapere, quando, una razza si definisce pura; chi lo stabilisce, e da quali fattori si identifica.

Quando un esemplare e definito ibrido.

spero di non darvi troppi rompicapi e rubarvi molto tempo sul PC

Ciao


[SM=g20548] [SM=g20546]

[/POSTQUOTE

Da due esemplari di razza pura nascono dei figli con caratteristiche (colore, forma, forma della cresta ecc..) uguali ai genitori, ed aloro volta trasmetteranno queste caratteristiche ai figli.
Da un ibrido nascono dei figli con caratteristiche non uniformi ed anche se avessere le caratteristiche desiderate, nelle generazioni successive si evidenzieranno i geni indesiderati.
La razza è definita dallo standard di razza e quando un esemplare risponde alle caratteriste in esso contenute viene definito di razza, anche se non si può sapere se è puro o meno (il tutto si scopre nelle generazioni successive).
Nota bene che ci possono essere delle razze pure anche se non esiste lo standard di razza e questo significa solo che ancora non è stata riconosciuta dalla federazione, ma cio non toglie che quella razza esiste e che gli esemplari sono puri.
Spero di essere stato chiaro e di non aver detto troppe stupidaggini [SM=g20546]

uba
01/09/2007 07:44
 
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Re: Re: Razze Pure



Da due esemplari di razza pura nascono dei figli con caratteristiche (colore, forma, forma della cresta ecc..) uguali ai genitori, ed aloro volta trasmetteranno queste caratteristiche ai figli.
Da un ibrido nascono dei figli con caratteristiche non uniformi ed anche se avessere le caratteristiche desiderate, nelle generazioni successive si evidenzieranno i geni indesiderati.
La razza è definita dallo standard di razza e quando un esemplare risponde alle caratteriste in esso contenute viene definito di razza, anche se non si può sapere se è puro o meno (il tutto si scopre nelle generazioni successive).
Nota bene che ci possono essere delle razze pure anche se non esiste lo standard di razza e questo significa solo che ancora non è stata riconosciuta dalla federazione, ma cio non toglie che quella razza esiste e che gli esemplari sono puri.
Spero di essere stato chiaro e di non aver detto troppe stupidaggini [SM=g20546]




Ciao, bhe ha già detto tutto bene uba, [SM=g20549] [SM=g20546] e quindi un animale si definisce puro quando porta tutte le sue caratteristiche di razza, in tutte le sue generazioni future.
Lo standart Italiano è definito dalla FIAV: Federazione Italiana Associazioni Avicole.
Ciao ciao [SM=g20540] [SM=g20540]
Igor


01/09/2007 16:57
 
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Taita
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Da circa una ventina d'anni allevo dei polli che si sono sempre riprodotti in modo uniforme, trasmettendo alla prole sia le caratteristiche di fenotipo che di genotipo. Non sono il solo ad avere questi risultati, ma per gli organi ufficiali sono degli ibridi. Avete una risposta???
Grazie
01/09/2007 22:29
 
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Re:
Taita, 01/09/2007 16.57:

Da circa una ventina d'anni allevo dei polli che si sono sempre riprodotti in modo uniforme, trasmettendo alla prole sia le caratteristiche di fenotipo che di genotipo. Non sono il solo ad avere questi risultati, ma per gli organi ufficiali sono degli ibridi. Avete una risposta???
Grazie



Penso si debba far riconoscere la razza dalla fiav (più precisamente dal comitato tecnico), ma sinceramente non so come si fa.Provaa contattarlo trovi gli indirizzi sul sito fiav

uba
01/09/2007 22:52
 
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OK
Grazie a tutti per le rispste
siete stati molto esaudienti [SM=g20550] [SM=g20550] [SM=g20545]

Volevo chiedere a Taita, perchè non metti alcune foto e ci fai vedere questi asemplari?

Ciao,Ciao

Giovanni
02/09/2007 07:46
 
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Re: OK
oryu, 01/09/2007 22.52:

Grazie a tutti per le rispste
siete stati molto esaudienti [SM=g20550] [SM=g20550] [SM=g20545]

Volevo chiedere a Taita, perchè non metti alcune foto e ci fai vedere questi asemplari?

Ciao,Ciao



Concordo per le foto [SM=g20549] [SM=g20549]


uba
02/09/2007 19:16
 
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Taita
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Uba, la strada da te indicata è la più ovvia e semplice. Non conosco la data di richiesta per il riconoscimento delle razze, ma risale a parecchi anni addietro. Nel 2004, un mio fraterno amico, con un’e-mail ha chiesto al neo eletto Presidente della FIAV Sig. Ongaretto, quali speranze ci fossero per il riconoscimento, la risposta è stata solerte e gentile “ci stiamo lavorando”. Come vedi anche le strade che sembrano invitanti e piane serbano sorprese. Per quanto ne so la diatriba continua.
Parlo dell’Ermelinata di Rovigo, della Robusta Maculata, della Robusta Limonata e dell’anatra Germanata Veneta. Questa ultima è riconosciuta e nello standard è previsto il collarino aperto, cosa che non condivido, ricordo quanto si scriveva in merito su una rivista d’avicoltura, “beh, il germano reale lo ha aperto”. Intendiamoci, quando le regole del gioco ci sono vanno rispettate senza discuterle!
Oggi le razze in questione sono allevate da diversi Istituti Agrari del Veneto, e a mio avviso costituiscono il miglior patrimonio avicolo della regione.
Le foto sono pubblicate su molti libri d’avicoltura e di agricoltura, per quelle dei miei soggetti non ho, né l’attrezzatura, né la capacità per postarle.
Oryu, non sono informato se le razze da me citate sono allevate in Basilicata, in Puglia sì.

03/09/2007 00:52
 
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Re:
Taita, 02/09/2007 19.16:

Uba, la strada da te indicata è la più ovvia e semplice. Non conosco la data di richiesta per il riconoscimento delle razze, ma risale a parecchi anni addietro. Nel 2004, un mio fraterno amico, con un’e-mail ha chiesto al neo eletto Presidente della FIAV Sig. Ongaretto, quali speranze ci fossero per il riconoscimento, la risposta è stata solerte e gentile “ci stiamo lavorando”. Come vedi anche le strade che sembrano invitanti e piane serbano sorprese. Per quanto ne so la diatriba continua.
Parlo dell’Ermelinata di Rovigo, della Robusta Maculata, della Robusta Limonata e dell’anatra Germanata Veneta. Questa ultima è riconosciuta e nello standard è previsto il collarino aperto, cosa che non condivido, ricordo quanto si scriveva in merito su una rivista d’avicoltura, “beh, il germano reale lo ha aperto”. Intendiamoci, quando le regole del gioco ci sono vanno rispettate senza discuterle!
Oggi le razze in questione sono allevate da diversi Istituti Agrari del Veneto, e a mio avviso costituiscono il miglior patrimonio avicolo della regione.
Le foto sono pubblicate su molti libri d’avicoltura e di agricoltura, per quelle dei miei soggetti non ho, né l’attrezzatura, né la capacità per postarle.
Oryu, non sono informato se le razze da me citate sono allevate in Basilicata, in Puglia sì.





Comprendo il tuo disappunto e mi dispiace, soprattutto se si pensa che sono razze italiane, però non cambia il fatto che secondo me stai allevando una razza pura che poi non la puoi esporre è un altro discorso.
uba
03/09/2007 15:54
 
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Sime
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esiste un iter per il riconoscimento di nuove razze e/o colorazioni e consiste nel presentare i soggetti della razza e/o colorazione che si intende far riconoscere, a mostre di livello nazionale in tre anni consecutivi.
il primo anno devono essere presentati 6 soggetti giovani: 3 maschi e 3 femmine; il secondo anno 2 soggetti adulti 1 maschio e 1 femmina + 4 soggetti giovani 2 maschi e 2 femmine; il terzo anno 4 soggetti giovani 2 maschi e 2 femmine e 2 soggetti adulti 1 maschio e 1 femmina. Prima di questo pero' bisogna inviare al comitato tecnico scentifico una bozza di standard compilato facs simile agli altri standard. Sulla base di questo verranno dati i giudizi, e in base a questi la razza verra' riconosciuta o meno.
Ricordo che l' anno scorso ai campionati italiani di Jesolo era stato predisposto uno spazio per le razze italiane non ancora riconosciute e venne data ampia disponibilita' per il riconoscimento di queste dopo essere state visionate assieme agli allevatori, ma di robuste lionate e maculate, ermellinate di rovigo nemmeno l' ombra...le due razze presentate ovvero bionda piemontese ed ancona blu piccchiettata sono ad oggi inserite nello standard italiano ed ufficialmente riconosciute...
03/09/2007 16:12
 
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Taita
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Uba, mi fa piacere che tu le definisci “razza”, purtroppo non sposta più di tanto. Per natura sono fiducioso e spero che la storia si ripeta. Diverse razze italiane anno dovuto andare all’estero per essere giustamente valutate. Spero capiti quello che è capitato alla Livorno,dopo anni di travagli la stampa specializzata ha scritto “finalmente s’è vista la Livorno.
Quanto dice l'amico nostro, se non sono mal informato, è avvenuto molti anni addietro. Se così non fosse la risposta del Sig. Ongaretto non avrebbe senso
03/09/2007 16:20
 
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Sime
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Mah non so' se qualcuno abbia mai richiesto il riconoscimento delle robuste lionate e maculate, ermellinate di rovigo...io sono rimasto all' articolo di Galeazzi in merito al mancato svolgimento dei campionati 2005 dal titolo "sappiamo cosa alleviamo" qui un breve pezzettino riguardo a razze e colorazioni non ancora riconosciute:
"In secondo luogo, non essendo presenti nello Standard Italiano, si sa - si dovrebbe sapere - che non possono, per regolamento, essere giudicati, e il giudice ha l'obbligo di attenersi a questa norma.
Terzo, è da quando è stato istituito che il C.T.S., in ogni modo e con ogni mezzo, invita gli allevatori che cominciano ad allevare una razza o una colorazione non presente sul nostro Standard a segnalarlo, così da ottenere, in breve tempo - e ci sono esempi anche su gli ultimi notiziari - il riconoscimento ufficiale e la pubblicazione in italiano nello Standard, così che non ci siano più problemi.
È cosi difficile? Per razze o colorazioni non presenti in nessuno standard di paesi aderenti all'E.E. la procedura è un po' più complicata, ma non troppo: è stabilita a livello europeo, e il C.T.S. è sempre disponibile a dare una mano e a fornire l'apporto tecnico richiesto per il riconoscimento.
Lo Standard Italiano esiste dal 1996, il C.T.S. è stato istituito nello stesso anno, e mai fino ad ora è stata richiesta in Italia tale procedura per riconoscere una nuova razza o colorazione.
Per esempio, è da diversi anni che vengono esposti, da un allevatore appassionato di faraone, soggetti in una colorazione di sua creazione, non presente in nessuno Standard europeo. Bene, ottima iniziativa! Ma se questo allevatore non richiede il riconoscimento seguendo l'iter e fornendo al C.T.S. una bozza di Standard si troverà inesorabilmente sui cartellini di giudizio un "NV" (colorazione non riconosciuta). È un peccato: il tempo passa e una colorazione che avrebbe potuto essere la prima colorazione creata in Italia continua a non essere nemmeno valutata.
Certo, lo Standard, visto che l'ha creata, dovrà essere compilato da lui; il C.T.S.. potrà solo dare suggerimenti e fornire il suo apporto tecnico.
Questo discorso è valido anche per razze italiane che vengono allevate ma che non sono ancora riconosciute dallo Standard Italiano."
Per chi volesse leggerlo per l' intero il link è:
www.fiav.info/html/4ordinegiudici/odg004.html


03/09/2007 17:00
 
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Taita
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Sime, io con le parole non ci so giocare e credo a tutto quello che tu dici. Però mi devi consentire una considerazione. Pensi davvero che la Regione Veneto spenda tutto quello che spende per le razze in questione solo per andar dietro a qualche consulente, o ancora peggio per non andare da nessuna parte. Io penso di No. Se così non fosse bisognerà promuovere un’interpellanza al Governatore della Regione. Non ti pare.
03/09/2007 17:48
 
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Sime
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Io sarei felicissimo se queste razze fossero riconosciute tant' è che ho iniziato ad allevare proprio le ermellinate di rovigo, le robuste lionate e maculate...però non è possibile sparare a zero sempre su quei pochi volenterosi del comitato tecnico o dell' organo direttivo... invece iniziamo a presentare e portare alle mostre gli animali, facciamoli vedere al pubblico...altrimenti a che cosa servirebbe il riconoscimento?
03/09/2007 21:41
 
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Re:
Io sono nuovo di questo mondo, ma mi viene una considerazione da fare. Il CTS è oragano ufficialmente riconoscuto o è un organo della federazione? Perchè se è vera la seconda perchè la regione Veneto dovrebbe muoversi per far riconoscere una razza da questo organiscmo? Cosa ben diversa è quella di salvare una razza e promuovere l'allevamento. Ditemi se sbaglio


uba
04/09/2007 09:34
 
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Sime
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E' un organo della FIAV... quello che dico anch' io UBA...
05/09/2007 09:29
 
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Taita
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Sime. Mi dispiace non ci si comprenda. Il mio discorso vuole evidenziare due situazioni: primo che fare certe cose non è facile come sembra in teoria – secondo che per le razze in questione esistono due correnti di pensiero. Questo non significa, come tu dici, sparare a zero su qualcuno o qualche cosa.
Qua mi fermo.
05/09/2007 09:37
 
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Sime
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Il tuo messaggio era chiaro per te sono gliorgani ufficiali che non vogliono riconoscere le razze in questione...bene ma anche se fosse (e ci saranno ei motivi) nessuno fa nulla per far balenare l' idea in testa a queste persone che le razze esistono e vengono allevate...e qui mi fermo...ne riparleremo magari in un campionato italiano con gli animali davanti, dentro le gabbie...
07/09/2007 13:04
 
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Sime
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Un occasione da non farsi scappare!!!
Ho avuto modo di parlare con il presidente del CTS a riguardo delle razze italiane non ancora riconosciute vedi Robuste maculata e lionata ed ermellinata di Rovigo di cui si parlava qui sul forum qualche giorno fa. Allora il CTS, visto la ampia diffusione e l' interesse che vi è attorno proprio a queste razze ( e non perchè qualche allevatore ha richiesto l' iter di riconoscimento) ha deciso gia' da tempo di dare ampia disponibilita' e l' apporto tecnico necessario per un eventuale riconoscimento. A tal proposito a breve usciranno degli articoli sul notiziario. Questo è il primo passo degli enti, ora spetta solo agli allevatori non lasciarsi scappare questa grande occasione collaborando con il CTS proponendosi come unico fine l' inserimento di queste tre razze italiane nel nostro libro standar con i benefici che questo ne comporterebbe...
10/09/2007 10:34
 
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Taita
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Quanto scrivi penso faccia piacere a tutti. Spero sia la volta buona.
Come si dice ogni lungo viaggio incomincia con il primo passo.
21/09/2007 12:17
 
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Sime
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Riconoscimento Robuste & ermellinata di rovigo
Il CTS ha richiesto la presenza di alcuni soggetti delle nostre razze sopracitate per i campionati italiani di Jesolo 2007 al fine di visionare e valutare la conformita' degli animali agli "standard" gia' esistenti...questo risulta vincolante per il riconoscimento...dunque a tutti gli allevatori FIAV di queste razze, l' invito a presentare i propri animali al Campionato italiano 2007...
Se non vi saranno animali il riconoscimento non verra'per il momento predisposto... e poi non lamentiamoci...
21/09/2007 16:29
 
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Taita
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Mi pare che il tempo sia troppo poco per preparare qualche cosa di buono. Sono del parere che qualche gabbia la potrebbero riempire gli Istituti Agrari di Feltre, Montebelluna e Conegliano, loro giocano in casa. Cortesemente mi puoi spiegare cosa vuol dire "visionare e valutare la conformità degli animali agli standard già esistenti"
Esiste già uno standard?
21/09/2007 17:21
 
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Sime
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Dunque quando parlo di visionare e valutare la conformita' degli animali agli "Standard" gia' esistenti (Notare bene tra virgolette) mi riferisco al fatto di confrontare gli animali allevati oggi con gli standard ANSAV che giravano per le mostre di qualche decennio fa'... non mi riferisco a standard ufficiali FIAV...in parole povere si vuol capire se le caratteristiche degli animali sono cambiate o se sono rimaste le stesse di un tempo...per poter redigere uno standard ufficiale. Comunque non si fara' riferimento solo a questi ma anche alle esperienze personali degli allevatori con discussione davanti alle gabbie e quant' altro possa essere utile...per questo sarebbe importante la presenza di soggetti di queste razze al campionato italiano.
Purtroppo gli istituti che hai nominato tu Taita non possono presentare in quanto non soci FIAV...
Tu Taita saresti disponibile a presentare dei soggetti?
21/09/2007 19:07
 
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Taita
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Non sono socio FIAV
11/07/2008 12:20
 
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Re: Razze Pure
oryu, 31/08/2007 22.23:

Ciao a tutti

Vorrei sapere, quando, una razza si definisce pura; chi lo stabilisce, e da quali fattori si identifica.

Quando un esemplare e definito ibrido.

spero di non darvi troppi rompicapi e rubarvi molto tempo sul PC

Ciao


[SM=g20548] [SM=g20546]



Ciao, la definizione di razza "pura" in zootecnia è una di quelle utilizzate un po a sproposito: le razze veramente pure sono soltanto quelle selvatiche!!!! Infatti, ogni razza domestica se lasciata a se stessa (cioè senza nessun intervento da parte dell'uomo) regredisce verso la sua forma ancestrale, cioè... selvatica. In genere si definisce pura una popolazione quando la maggior parte dei suoi componenti rientra in parametri morfologici e produttivi ben riconoscibili. Ovviamente la purezza o meno di un animale non potrà mai essere stabilita da delle Associazioni/Federazioni ma soltanto dalla pratica di allevamento.

Saluti




11/07/2008 12:40
 
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Me lo stavo giusto chiedendo anch'io

mille grazie pe la risposta
[Modificato da schdany 11/07/2008 12:40]
dani


11/07/2008 23:14
 
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Pura selezionata dall'uomo
Ciao Daniele,
Premesso che oggi ho un pò di esperienza in più nel settore e ho imparato qualcosa in più, anche grazie al forum,
concordo con te sulla definizione che hai dato,
però l'uomo usa gli animali per compagnia, per mangiare o per lavorare, ha voluto selezionarli per renderli più utili alle prprie esigenze e quindi dovremmo cercare di attenerci a delle regole prefissate per cercare di soddisfare la volontà di coloro che hanno selezionato ho si sono ritovati per condizioni ambientali ogni esemplare diverso, per conservarne la spece.
Perciò prendiamola per buona la storia della razza pura anche perchè in zootecnia viene definito puro un esemplere che è stao selezionato per 5 generazioni nonostante abbia nel DNA dei geni recessivi in minima parte

Ciao, Ciao [SM=g7341]
[Modificato da oryu 13/07/2008 17:35]

Giovanni
14/07/2008 12:34
 
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Ciao!
Una razza è pura quando il bagaglio genetico è identico in tutti i soggetti. Giusto quello che dice Daniele: si può parlare di purezza solo nella razze selvatiche.
Le nostre razze di polli non si possono quindi assolutamente definire pure. La FIAV, come tutte le federazioni europee, può solo dare il riconoscimento alla razza in base alle caratteristcihe fenotipiche fissate con la selezione.
Fabri
22/01/2009 15:02
 
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Scusate se rispolvero questa vecchai discussione...
Ma mi ha abbastanza affascinato e volevo intromettervi per dir la mia e venir corretto dagli esperti(ho notato che ce ne sono)!

Per quanto riguarda la purezza mi trovo d'accordo con quanto è stato sopracitato, il bagaglio genetico è identico e spetta agli enti federali riconoscere uno standar di razza "pura" secondo criteri ben stabiliti dalla selezione.

Il mio dilemma (o pignoleria hihihi non odiatemi) riguarda il discorso dell'ibrido.

Io credo che si possa definire Ibrido un esemplare appartenente a due Specie diverse, e non a due razze diverse.

Io di avicoli non me ne intendo tantissimo ma da quel che ho dedotto tutte le diverse razze sono comunque le varianti (diventata specie a se') del genotipo selvatico del Gallus gallus ... appunto il Gallus gallus domesticus.

Quindi la differenza tra Moroseta, cocin, ecc ecc è come la differenza che passa tra i vari cani (alano, levriero ecc)

Un incrocio quindi tra la stessa specie sarebbe da definire Meticcio (esattamente come i cani) e non ibrido.

Perche' l'ibrido e' un incorcio tra specie diverse (per assurdo tra un'oca e una gallina).

Quindi, entrando nel dettaglio... tra meticci si ottengono esemplari fertili tra loro e tra le altre razze, tra ibridi al 99% si otterrebbero soggetti sterili proprio per l'incompatibilià genetica...
22/01/2009 15:32
 
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Condivido quanto dici, sarebbe giusto definirli meticci e non ibridi.

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