Fiera reggio Emilia

Ciao Peppe!
Purtroppo, per quello che vedo, se si fa un'eccezione per la Sicilia, la razza ha avuto una battuta d'arresto.
Questo succede quando le razze sono poco allevate anche a causa delle difficoltà a reperire soggetti per migliorare.
E' molto che non vedo niente di particolarmente buono. Per questo parlo sempre di tolleranza, ma come hai potuto vedere anche questa ha un limite.
L'ho allevata per diversi anni, nella colorazione Collo Oro e Bianca, era mi intento diffonderla il più possibile e qualcuno trovai,ma è durato poco.
Ciao
Fabri

Ciao Fabri ciao Peppe appena mi passa il nervoso parliamo di Livorno campioni con la coda storta e di oche incrociate e tacchini..... con molto buono.......

..ECC.ECC.......
Peppe.

Ciao a tutti,
scusate se mi intrometto, ma effetivamente anche io mi aspettavo qualcosina in più come razza siciliana.
Crestillo, l'argomento sembra interessante...

DA BUON SICILIANO SONO DACCORDO...................

Volevo ben dire dei tacchini.....

Per ora sono ancora troppo velenoso per dire ciò che penso devo ancora meditare....
La qualità degli animali non è il punto centrale del mio discorso.

Forse non è il caso che ne parli qui. Comunque chiedo a Fabri quali sono le metodiche ufficiali per esprimere il proprio profondo dissenso sulle metodiche di giudizio.
Lo dico da persona che non espone ma contiuano a ripetersi situazioni no comment che tra le altre cose disorientano gli allevatori nella selezione ponendoli in una situazione di sfiducia.

Infatti, un principiante o chi conosce poco una determinata razza prende per "vangelo" i cartellini dei giudici: il caso del gallo con la coda storta era forse il più lampante, ma viene da chiedersi quanti difetti minori o incongruenze con i vari standard di razza sono passati "in cavalleria", se la coda storta, dita deviate ecc.hanno meritato un buon giudizio senza menzionare i difetti.
Non in tutti gli animali, ovvio, ma c'erano...

Peppe.

Scusate volevo dire una cosa che esula da questo dato che a reggio non ci sono stata e non conosco bene la razza..chi inizia a selezionare una razza o chiunque altro mai deve prendere per oro colato quello che è scritto nei cartellini ma farsi tanta esperienza di allevamento, informarsi il più possibile sullo standard, magari confrontando più standard, confrontarsi con più allevatori della stessa razza, confrontare più giudizi di più giudici, ci sono caratteri a cui i giudici, non allevando la razza, attribuiscono penalizzazioni più forti o al contrario più leggere di quello che non farebbe un giudice specializzato di razza, altri proprio in virtù del fatto di averla allevata sorpassano su difetti che a chi è agli inizi sembrano grandi..per non parlare del livello di tolleranza che per ognuno può essere diverso e così tanti altri aspetti che possono fare divergere un giudizio..io ad esempio ho visto campione in un'immagine dei campionati del belgio una moroseta che non aveva la faccia nè da varietà con barba nè da varietà senza..ovviamente è importante il giudizio di un giudice perchè alcuni selezionatori accaniti vanno alle esposizioni con delle aspettative e ci tengono a fare valorizzare la razza con gli esemplari più rappresentativi, così come è importante che gli allevatori che dissentono lo facciano presente..perchè tante volte è con questo confronto che entrambi possono imparare

Rachele qui non parliamo di difetti il cui giudizio può essere interpretato .
Parliamo di osservazioni che pregiudicano la selezione da parte dell'allevatore.
Vado ad un esempio specifico "semplice" ,ma mi riprometto di fornire chiari esempi con foto.
Oca Cignoide Bianca (Reggio Emilia 2008)

Il campione di razza presentava le classiche costolature sulla parte alta del collo che solo le oche europee (Anser anser) presentano; zampe rosa anzichè arancioni.
Non era pertanto una cignoide ma un incrocio casuale.
Con questi caratteri incassava un MB e diventava campione di razza.


Le oche sono molto più semplici nei giudizi avendo un numero di variabili morfologiche limitate nel colore e nella forma.

..Ecco, uno come me che non conosce la razza quanto meno, documentandosi, rimane "perplesso"..

Peppe.

Ed ecco il cartellino.

..a parte il fatto che se qualcuno le ha acquistate, fidandosidel MB 95, ha preso una fregatura.

Ah capito, si ho premesso che nn potevo più di tanto esprimermi perchè nn conosco la razza.. se è fra le caratteristiche base capisco l'arrabbiatura.
Comunque anche chi acquista consiglio di non acquistare mai sulla base esclusiva del giudizio che l'esemplare ha ricevuto perchè ci sono ceppi che producono in minima quantità esemplari belli, che a livello genetico portano caratteri indesiderati importanti che si manifestano alla riproduzione e che allungano di non poco la selezione, oltre che a manifestarsi nella maggior parte dei nati, senza parlare di campioni portatori sani di malattie..chi vuole veramente allevare per bene cerchi di conoscere bene l'allevatore e magari andare a casa sua e sicuramente leggere bene lo standard

Perdonatemi, posto che sia nell'orientamento sia nell'acquisto il giudizio del giudice non deve essere il parametro dominante,ma al tempo stesso è la natura stessa del giudizio quella di avere un valore
istruttivo, per cui certe difformità rispetto allo standard non dovrebbero essere eluse,anche perchè se non erro sugli insegnamenti ricevuti da persone molto più competenti di me tali difetti racchiudono spesso delle anomalie fisiche del soggetto.
Ps. se non erro l'oca in questione non presentava il bernoccolo tipico della razza

Sono d'accordo con i ragazzi, non mi sembra molto corretto ne per il potenziale acquirente del soggetto giudicato in maniera strana ne per gli allevatori che cercano di selezionare secondo determinati requisiti che così vengono messi in discussione.

Bene ragazzi passiamo al caso numero 2.
Razza oggetto delle osservazioni Livorno

Come ben sapete Il nostro standard prevede la sola colorazione COLLO ORO.

Erano presenti 15 soggeti dichiarati di tale colorazione

2 femmine presentavano colorazione DORATA indice di appartenenza ad altra categoria di razza e selezione.

Il giudice seguendo il cartellino rileva l'anomalia di colorazione ed assegna Insufficente ad entrambe.

Stesso giudice assegna MB ad un gallo di colorazione DORATA anzichè COLLO ORO con un evidente deviazione laterale della coda che ne pregiudica l'assetto in linea col corpo.

Rilevato tale soggetto anomalo chiedo informazioni all'allevatore che conferma la parentela stretta tra le due galline dorate ed il gallo.

Tre Leghorn selezione olandese di colorazione dorata.

Immaginate il danno che un gallo dorato può dare se inserito nel ceppo collo oro.

( evito altre foto perchè questo è un rilievo privo di qualsiasi intento polemico ma con esclusivo fine migliorativo sui parametri di giudizio)

Caso numero 3
Tacchino Bronzato
Erano presenti due soggetti dichiarati con tale colorazione.
MB 93 e B 92.
Nessuno dei due soggetti era di colorazione bronzata.
Differivano completamente colore, disegno, mole.

Non sono chiari i parametri che hanno portato ad un giudizio del genere.

Questa è stata la mia prima partecipazione, se pure come spettatore, ad una mostra con giudizio di una certa importanza; i giudici, per quel che ne so, di particolare levatura; in fondo, però, si trattava di un grande mercato (sabato mattina mancavano già diversi animali, non parliamo di domenica mattina, e sono arrivato alle ore 9); mi chiedo, anzi vi chiedo, del perchè di quanto detto da crestillo sopra possa accadere.
Mi rifiuto di pensare ad una correlazione tra qualche tolleranza nel giudizio e la vendita..

Peppe.

Premetto che non volevo prendere parte a questa discussione, soprattutto per il mio ruolo nella FIAV. Confesso che avrei preferito che Alessio, proprio perché conosce il mio ruolo, mi avesse contattato, almeno dopo il mio messaggio al suo indirizzo email.
Non sono qui per difendere nessuno anche perché sono stato presente a Reggio solo il giorno di giudizio non potendo, per mie ragioni essere anche lì il sabato o la domenica, quindi diciamo che ho visto solo gli animali che ho giudicato perché non ho avuto, in quel solo giorno, tempo per vedere anche quelli assegnati agli altri giudici.
Per chi come me, bazzica mostre straniere e legge riviste di vari Paesi, ben più evoluti “avicolturalmente” di noi, sa benissimo che discussioni come queste sono molto comuni, ma credo anche siano molto comuni in altre categorie.
C'è da tenere conto che in Italia i giudici sono solo 11 e le razze moltissime, senza contare le colorazioni, e non tutti hanno la possibilità di documentarsi e crescere culturalmente. Non possiamo quindi permetterci "giudici di razza", può pertanto succedere qualche "distrazione". Penso ricordiate il mio pessimismo dei giorni scorsi, ci abbiamo anche scherzato su insieme, era anche dovuto alla situazione attuale che purtroppo non è facile da risolvere: manca la materia prima! Giovani volenterosi che abbiano il "coraggio", perchè anche quello ci vuole, di intraprendere la "carriera" di giudice.
Voglio comunque tranquillizzare Peppe, negli errori non c'è mai un secondo fine.

Non voglio andare oltre, ma voglio comunque consigliare tutti voi, che, se volete migliorare la situazione - che io, e chi lavora con me, non siamo riusciti a fare - è bene che queste discussioni vengano soprattutto fatte nelle sedi giuste, senza colpevolizzare troppo chi da fare se lo dà già.

I notiziari sono pieni di miei appelli che, purtroppo sono rimasti tutti senza una risposta.

Fabri

sono d'accordo con Crestillo per quanto riguarda il fatto che bisogna dare un giusto indirizzo di selezione ma sono anche d'accordissimo con Fabrizio che evidenzia il fatto che in Italia i giudici sono troppo pochi e che non si possono permettere il lusso di specializzarsi.I giudici spesso si trovano nelle condizioni di dover giudicare un numero troppo elevato di soggetti che provoca inevitabilmente il generare di errori, errori che non hanno di certo dolo o malafede. Vi posso assicurare che, visitando in questi ultimi due mesi ben tre mostre in Francia (di cui una proprio oggi), altrove la situazione è ben peggiore.
L'unica soluzione è proprio quella di aumentare i praticanti.
Personalmente quando visito una mostra ho preso l'abitudine, oltre a leggere il cartellino di giudizio, di portarmi dietro il libro dello standard e quando ho dei dubbi lo consulto.Pertanto consiglio, a chi interessa fare buoni acquisti, di procurarsi questo manuale.
Per rispondere a Peppe voglio dire che sono d'accordo anche con lui...non è possibile che le nostre mostre si trasformino in mercati! Su questo punto sono più avanti di noi anche i francesi dove gli animali venduti vengono sgabbiati solo alla fine della manifestazione. Il sistema volendo si può anche cambiare...basta un pò di buona volontà.

Quoto Fabri al 100%, credo si dica cosi nei forum :-)
Voglio solo assicurare che non c'è nessuna relazione fra giudizi e vendita animali (a Reggio, oltrettutto, vedo che vendo facilmente anche gli Insufficienti)e inoltre voglio per l'ennesima volta ricordare che stiamo parlando di polli, oche ecc. ecc.... quindi tranquilli, è un inutile spreco di energie arrabbiarsi :-)
Un saluto a tutti Marco

Si, è vero stiamo parlando di polli ma farlo con sufficienza non giova per niente all'avicoltura italiana che è proprio di questo che ha peccato in passato, tra l'altro..
Se qualcuno solleva una questione con cognizione di causa, ben venga!
La "discussione", in un modo o nell'altro, a qualcosa arriva..
Non releghiamo tutto il nostro "lavoro" solo alla vendita degli animali...diventa una passione sterile, no?
Magari sbaglio....

Peppe.

Ciao Ragazzi, Fabri scusami ma non riesco a vedere mail in questi giorni problemi con il server.

Premetto che sono ben conscio dei problemi di cui si deve occupare un giudice e non mi è mai passato per la testa di criticarli in alcun modo (IO NON ESPONGO POLLI) .
Capisco l'esiguo numero di giudici e l'alto numero di giudizi ma pur non conoscendo la razza esistono le schede standard che possono essere consultate comodamente al momento del giudizio ( cosa che non è stata fatta nei casi sopra esposti).

Caro Max dire che ci stiamo occupando semplicemente di polli e che non è il caso di arrabbiarsi mortifica gli sforzi di una classe di allevatori che vuole migliorarsi e per questo ha estremo bisogno dell'aiuto dei giudici.

I giudici dovrebbero essere presenti a mio parere nei giorni successivi al giudizio e parlare ore ed ore con gli allevatori.

Gli allevatori dell'AERAV non meritano certo critiche e nomea di venditori se vendono lecitamente i loro animali creando nuovi appassionati.

Gli errori esistono da parte degli allevatori e da parte dei giudici.
Ma non parlare degli errori fa tanto male all'Avicoltura italiana.


Il rapporto giudici allevatori e tutto da ricreare e non deve essere vissuto dagli allevatori in modo vessatorio.
Il giudice è il miglior amico e consigliere dell'allevatore.


Premesso ciò elencherò altri casi che meritano attenzione .

Il mio elencarli non ha alcun fine polemico ne vuole minimamente mettere in difficoltà ma serve come osservazione obbiettiva (ho già detto che non porto polli in mostra).
Premetto anche che volutamente non ho letto ne il nome del giudice ne il nome dell'allevatore per essere totalmente obbiettivo.

Caso 4
Anatre di Barberia

Segnalazione avuta da Orloff che come sapete è un patito di anatre di Barberia

Erano presenti molte colorazioni.

Veniva indicato su un cartellino da un allevatore disinformato la dicitura "Azzurra" errore dell'allevatore la razza era Selvatica grigio perla. Veniva pertanto non valutata

Tutte le altre anatre erano di colorazione Selvatica bruna, selvatica blu,selvatica grigio perla.

Sui cartellini era riportato semplicemente bruna, blu, grigio perla.
Se vale il principio di responsabilizzare l'allevatore su ciò che scrive ( personalmente considero che l'allevatore vada aiutato ma mi attengo a ciò che stabilisce il regolamento) gli animali erano tutti da insufficiente poichè presentavano chiaramente fascia dell'ala bianca impropria per la colorazione dichiarata e propria della tipologia "selvatico".

Caso 5
Faraone albine

Il giudice barra il termine albine e scrive bianche .
Ignora pertanto in questo caso la dicitura scritta dall'allevatore e giudica gli animali con uno standard improprio .

Scrive infatti mancanza di perlatura giudizio Insufficiente, non nota però la mancanza di pigmentazione cutanea e non la segnala nel cartellino .

Le faraone non erano la tipologia bianca presente nel nostro standard Italiano era infatti ben evidente la pelle del collo depigmentata ed il piumaggio privo geneticamente di perlatura.

La razza doveva essere in visione ( essendo tale tipologia non riconosciuta in Italia) a quanto sostenuto dall'allevatore da me intervistato, pertanto non giudicabile.

Caso 6 Livorno collo argento

L'allevatore espone con tale dicitura 4 soggetti ma la colorazione non è tale si tratta di 2 maschi e 2 femmine di Leghorn olandesi grigio perla collo argento.
Il giudice in questo caso contrariamente a ciò che avveniva per i soggetti dorati nella livorno . Scrive sul cartellino colorazione non riconosciuta in Italia e si astiene dal giudicarla giudizio Senza Valutazione.

Rimane ben inteso che tutti i tanti, tanti tanti tanti giudizi dei restanti animali erano invece in perfetta coerenza con le finalità selettive a cui si mira.

Ripeto comunque se non fosse chiaro il mio pensiero che i giudizi sono completamente slegati da fini commerciali dell'evento e sono di massima importanza solo ed esclusivamente per chi alleva , si sforza e merita di avere aiuto nel miglioramento delle razze allevate.

Qualcuno potrebbe obiettare dicendo ma se vende i soggetti a cosa gli serve il giudizio di un animale di cui non avrà più notizie?

Ricordiamoci invece che l'allevatore attento porta in giudizio solo alcuni dei suoi animali e non sempre i più pregiati e ricerca nelle osservazioni del giudice le linee guida per la selezione dell'anno seguente cercando nel " campione di razza " gli indici di gradibilità del soggetto.


Mi scuso con chiunque giudice o allevatore si sia sentito involontariamente offeso dalle mie parole .
Una mostra deve insegnare a tutti giudici, allevatori, visitatori associazioni Ecc ecc. se non si parla o si ha pudore di farlo cosa cambia.....
Il mio fine è quello di veder rifiorire l'arte di allevare in Italia .
Continuerò a prodigarmi per questo e ricordo a chi è scettico che bastava venire sabato e domenica, parlare con i tanti splendidi allevatori che ho conosciuto per capire che molto è cambiato dall'anno scorso.

Notte Alessio

Buona notte!!
Peppe.