amante natura

leonardo.66, 09/02/2010 11.55:

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non ammazzerei mai una volpe anche se mi uccide i polli vorrei vedere qualche poveretto che non ha soldi è ruba solo per mangiare e nient'altro che cosa faresti lo uccidi, un problema risolvibile ci sarebbe , strutture adeguate ad es...(parchi nazionali) con l'introduzione di selvaggina( lepri,faggiani, pernici ed altro)recintato nei limiti di confine, salviamole perchè sono in via d'estinzione, un patrimonio per le nostre riserve grazie

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Le volpi non sono in estinzione ma in forte aumento, da molti parchi si stanno limitando nel numero (con la zooprofilassi) poichè la crescita numerica mette in serio pericolo la selvaggina autoctona di cui parli che non può essere introdotta a caso nel nunmero, nella specie o nella qualità genetica della specie (la gestione ambientale è una cosa complessa e molto difficile da fare, non è che si butta là due daini, due fagiani e lepri o pernici per far mangiare lupi e volpi e si è fatto un parco naturale!!) prima di introdurre un singolo animale ci sono analisi e analisi serie e lunghe su qualità ambientale, impatto ambientale etc etc. Altrimenti il danno può essere enorme. Sarebbe come dire che per fare un dispetto alla moglie il marito si taglia le palle! (scusate il paragone). Inoltre i parchi non possono essere recintati!! Vi immaginate recintare 9800 ettari come quelli dove lavoro io! ci sono strade, paesi, poderi allevamenti e coltivi................non si può mettere paesi e città dentro una gabbia! Per non parlare del fatto che un area protetta deve consentire agli animali di diffondersi nel territorio circostante, di migrare e di spostarsi per la caccia e il pascolo. Detto questo si può rimediare con altre cose come tecniche di dissuasione per predatori, cani, recinti, cavi elettrici o altro. Infine nel caso l'animale dannoso in questione sia tale per eccesso numnerico l'abbattimento mirato guidato da personale specializzato(zooprofilassi). Da noi (in quasi tutta Italia)le volpi sono aumentate poichè si adattano bene agli ambienti dove vive l'uomo e si nutrono della sua spazzatura o del cibo che i turisti gli portano rendendole schiave dell'uomo e troppo domestiche. Altro mito da sfatare mai dare da mangiare al povero animaletto ferito che si vede in un parco............la vita è crudele chi è debole (in natura) muore, il forte sopravvive (selezione naturale). Il turista che porta la frutta ai daini o alle volpi o peggio ai cinghiali è un cretino e gli faccimao la multa, fa un danno maggiore di quello che spara a un ginghiale. Spesso dei parchi naturali (ce ne sono di nazionali e di regionali e dal punto della salvaguardia ambientale, faunistica e forestale le leggi che li regolano non cambiano) si ha un'idea falza, ce li immaginiamo come boschi di fate con magari Biancaneve che corre fra le quercie con leprotti e cerbiattini mentre le Guardie la proteggono dai bruti che inquinano....................non è così e non deve esserlo.