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OCA LOMELLINA, idee,segnalazioni ,progettualità

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2010 10:41
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29/09/2010 11:44
 
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Ciao a tutti, finalmente sono riuscito ad isolare la foto scattata più di 10 anni fa a Mede (PV)

Come in altre occasioni penso che sia utile mostrare questa foto poichè si comincia ad organizzare l'idea di iniziare una selezione seria su questi animali volta a farne nelle aspettative di tutti un tipo stabile ed omologato secondo gli standard morfologici .
Chiedo pertanto a tutti gli avicoltori "ocologhi " di collaborare con segnalazioni di oche con questa morfologia e livrea nell'area Nord Italia con preferenza per l'area lombarda e circonvicina.
Ringrazio tutti anticipatamente per l'attenzione . Ciao Alessio
29/09/2010 12:30
 
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29/09/2010 15:18
 
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Da parte mia ci sarà piena collaborazione.
Ringrazio per l'interessamento fattivo verso queste argomentazioni.
Emanuele.
29/09/2010 15:46
 
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Interessanti propositi, più volte in passato avevo sentito parlare di questa razza o varietà locale, e mai mi era capitato di vederne un capo...

G.
29/09/2010 16:42
 
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Ciao, scusate ma non conosco quest' oca esiste uno standard o una descrizione delle caratteristiche?
Grazie
29/09/2010 17:00
 
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Questo è quanto viene riportato nel sito ilpollaiodelre.com

OCA DI LOMELLINA
La ricerca bibliografica riguardo questa razza ha dato costantemente esito negativo. Sembra però, a dire degli allevatori della zona, che questo ceppo fosse conosciuto da molti anni. Personalmente ritengo errato considerare l'oca di Lomellina una vera razza, non solo perché non se ne ha menzione in alcun testo, ma proprio perché, da visione diretta sugli animali, negli allevamenti intorno a Mede, Mortara, ecc. si attribuisce il nome di oca di Lomellina a qualsiasi soggetto di colorazione bianca macchiettata di grigio, indipendentemente che questa derivi da soggetti della stessa colorazione o da disordinate mescolanze di oche di vario ceppo.
In effetti gli allevamenti presenti sul territorio, anche di notevoli dimensioni, si riforniscono di ochette presso incubatoi commerciali che producono indistintamente animali degli incroci più svariati. Il fenotipo O. di Lomellina è quindi da attribuirsi ad una normale variante fenotipica e non ad un vero e proprio genotipo.
L'oca di Lomellina è un'oca di media taglia del peso oscillante tra i 6 e gli 8 kg nel maschio e tra i 5 e 7 kg nella femmina. Il piumaggio è bianco, fittamente macchiettato e variegato in grigio. Zampe e tarsi sono giallo-arancio.
Localmente l'allevamento dell'oca risulta di notevole interesse, vista la possibilità di utilizzare nell'alimentazione di questa gli scarti della produzione del riso. Vengono preparati sul posto prodotti tipici di un certo interesse, come il salame d'oca di Mortara che grazie all'impegno ed alla creatività delle popolazioni locali è ormai diventato un ottimo prodotto di nicchia.
29/09/2010 17:03
 
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Questo è quello che viene riportata nel sito agraria.org

Origine, diffusione e caratteristiche economiche
Origine: Lombardia (Italia)

La Lomellina, dal punto di vista geomorfologico risale all'era quaternaria. Il territorio, fertile e pianeggiante, è caratterizzato dai lunghi filari dei pioppi che delimitano le grandi estensioni dei campi e scandiscono il ritmo del tempo. Questa campagna è stata coltivata per diversi secoli principalmente a frumento, mais e foraggio; tuttavia, oggi, la Lomellina è il regno del riso e, grazie a ciò, la provincia di Pavia è la prima produttrice risicola italiana. Questi aspetti rendono la Lomellina un area assolutamente adatta all' allevamento di oche. Da Teodoro Pascal: << ...in diverse regioni dell'Alta Italia, specie nella Lomellina, al mattino, un ragazzo riunisce nella piazza del villaggio le oche di diverse massaie e le conduce al pascolo, verso sera ritorna col branco satollo e le oche, mana mano che passano davanti alle case loro abbandonano il branco e vi rientrano>>.
Nei pressi di Mortara e di Mede infatti, vi sono allevamenti di questi uccelli che riforniscono di paperi altri allevamenti di minori dimensioni e così le varie aie di fattorie e cascine, sono sedi in cui le oche prosperano numerose! Infatti il salame d' oca di Mortara è un prodotto di nicchia celeberrimo!!! Ma negli anni trascorsi e oramai perduti, dello scorso secolo, girava voce che in loco fosse stata realizzata una razza di oca che pare fosse di rispettabili dimensioni: l'oca di Lomellina. Un uccello dal piumaggio bianco picchiettato qua e là da piume color grigio/bluastro. Ma in nessun testo di avicoltura si fa seriamente menzione a questa fantomatica oca; i più esperti sostengono che si trattasse di un semplice ibrido (fenotipo) e non di una razza selezionata con cura (genotipo); probabilmente il risultato di tutta una serie di incroci derivati dagli incubatoi di quegli allevamenti del posto. L'enigma di quest' oca, è alimentato dal fatto che i residenti, menzionano sovente questa razza, ogni qual volta ci si imbatta in un oca dalla livrea bianca maculata sul dorso da macchie color grigio-blu. Per cui pare ci sia del vero!
Nel Lazio, per esempio, ogni oca, che sia bianca, bruna e addirittura Cignoide compresa, viene indistintamente considerata Oca del Campidoglio; nella Lomellina invece il riferimento a quella razza sconosciuta è indirizzato appunto ad un oca che presenta le caratteristiche sopra descritte. Inoltre, a detta degli allevatori della zona, l'oca di Lomellina era al quanto conosciuta. Ma chi si è dato alle ricerche sul campo non ha avuto nessun riscontro positivo.

Caratteristiche morfologiche
Taglia: media
Peso medio:
- maschio 6-8 kg
- femmina 5-7 kg

Il piumaggio è bianco, fittamente macchiettato e variegato in grigio. Zampe e tarsi sono giallo-arancio.
29/09/2010 19:33
 
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Bravissimo Alessio!!! Davvero una iniziativa geniale! Dovessi incontrarne una seppure vivo in Piemonte, non esiterò a segnalartelo!!!
Speriamo di poterla recuperare e stilare uno standard!!
http://allevamentoocadiembden.over-blog.it/pages/allevamento-5113781.html
30/09/2010 11:08
 
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Quanto riporti MSime è quanto nella realtà si sà su questa oca.
Aggiungerei che intorno al 1995 ( purtroppo l'anno preciso non lo ricordo ma comunque antecedente di alcuni anni al 2000) la vera e prima segnalazione di questa oca venne da una puntata di Linea Verde in cui si parlava in modo diffuso dell'allevamento di oche in Lomellina . In quell'occasione oltre a parlare di Salame d'oca e di prosciutto d'oca si parlò in modo diffuso dell'oca di Lomellina attraverso la voce degli allevatori locali che, animali alla mano, ne descrivevano caratteristiche morfologiche e pregi.


In seguito durante un viaggio a Mede nel retro di un osteria specializzata in oche ed anatre vidi in un " pollaio fangoso" un intero gruppo di oche di cui fotografai i soggetti ( vedi foto) .
Li la riproduzione avveniva affidando le uova d'oca ad anatre mute e tutti i soggetti erano uniformi e maculati nel tipo del soggetto ritratto in foto.

In seguito non mi fu più possibile vedere oche simili .
Mi feci in questo senso un idea precisa che esposi nella mia tesi e che è quanto hai riportato tratto dal pollaiodelre.
Nei giorni scorsi intervistato sull'argomento ho ribadito le mie osservazioni . Sembra però che nelle intenzioni di alcuni volenterosi ed appassionati avicoltori vi sia il desiderio di uniformare sotto uno standard selettivo questi animali e visto che ci troviamo di fronte a caratteristiche morfologiche non ancora comprese in alcuna razza standard penso possa valerne la pena.
Ci sono da chiarire molti dubbi non ultimo il fatto se nel sangue di queste oche sia presente in percentuale una quota di sangue cignoide o meno ,infatti questa livrea potrebbe e dico potrebbe perchè non la conosco, essere frutto di geni in eterozigosi e quindi non fissabile per selezione.
Ovviamente tutte ipotesi visto che non ho mai allevato animali simili ne tantomeno riprodotti.
So però che l'apporto del sangue cignoide diluito nel Anser anser genera colori inaspettatti il grigio subisce diluizioni ed ho avuto incroci di cignoidi con tinte paragonabili a grigio perla sbiadito .
vedi O. combattente di S.

Vedremo !!
Ribadisco che ad oggi l'oca di Lomellina non è una realtà consolidata ma potrebbe esserlo se qualche allevatore si impegnerà .
Ad oggi non è possibile esprimersi . Si parte da poche notizie ( al proposito se qualcuno bravo a consultare le banche dati dei filmati rai reperisse la puntata di linea verde li si che potremmo avere degli spunti in più).

Capisco anche chi giustamente potrebbe dire ( facciamo fatica a vedere in mostra le tre razze con standard FIAV cosa ci andiamo a complicare la vita con una quarta razza!)
A queste persone do in parte ragione ma mi rendo anche conto che l'avicoltura è per molti espressione della fantasia della natura e delle sue forme .
E' giusto quindi avere avicoltori conservatori e fissi su razze e colorazioni tradizionalmente accettate ( livorno collo oro e bianca per fare un esempio) ma non bisogna allo stesso tempo perdere l'entusiasmo di altri avicoltori che se ben indirizzati e seguiti possono senza dubbio arricchire e migliorare il nostro patrimonio avicolo nazionale.

Questo è quanto mi sento di dire e spero che su questo pur nel modo diverso di vedere l'avicoltura ci si possa riconoscere in molti.
Ciao Alessio
30/09/2010 14:18
 
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Mi riconosco in quello che dici Allessio e devo dire che mi hai anticipato per quanto riguarda le analogie della diluizione del grigio nell'oca combattente di Steinbacher e quelle dell'oca di Lomellina.

www.agraria.org/oche/combattentedisteinbacher.htm

Vi puo' essere stato un'influsso di cignoide, cosi' come nella Steinbacher, anche nell'oca di Lomellina?
Vedo che anche la Steinbacher mantiene un'ottima costolatura.

30/09/2010 15:35
 
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Al riguardo ho diversi dubbi di cui vorrei parlare con gli allevatori domenica.
In particolare vi sottopongo una foto tratta da internet che evidenziaanimali di origine ibrida fra cignoide ed oca comune.
Questo soggetto seppure simile porta nella parte frontale della testa un attaccatura al becco molto particolare e squadrata che tradisce l'influsso cignoide.
Si deve dire comunque che con passaggi seriali la componente cignoide può essere resa via via meno evidente se si incrocia con oca comune o accentuata e resa più evidente se si incrocia con cignoide.
Il prof. Ghigi studiò in modo approfondito la trasmissione della protuberanza frontale della cignoide in purezza e in incrocio constatando che la progenie generata mantiene fecondità pur proveniendo da ibridazione in senso stretto del termine.
ecco la foto:
( da notare la simultanea presenza di costolatura e protuberanza frontale. Interessante anche la banda bianca presente nel petto del soggetto bruno, il collo spesso e corto che evidenzia l'incrocio)
[Modificato da Crestillo 30/09/2010 15:43]
30/09/2010 22:51
 
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Argomento molto interessante, appena ho visto la prima foto ho subito pensato ad un incrocio di oca grigia con cignoide bianca in quanto si nota un accenno di protuberanza frontale,come anche la forma del becco e il portamento diciamo eretto. Infatti poi leggendo i vari testi hanno confermato il mio pensiero.
Sarebbe interessante sperimentare direttamente l' incrocio per capire meglio come funziona la "diluizione" del grigio (se di questo si tratta) e la distribuzione del disegno.
Visto che si è parlato anche di steinbach vorrei chiedere se qualcuno ha avuto modo di verificare con la riproduzione come si comporta la colorazione Blu chiara, ovvero se si comporta come un blu o se si tratta di una "diluizione" del grigio dovuta magari al "Bianco" della cignoide?.
[Modificato da MSime 30/09/2010 22:52]
30/09/2010 23:00
 
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A dimenticavo se ce ne fosse la possibilità mi piacerebbe leggere gli studi di Ghigi sull' incrocio cignoide x comune.
Grazie
30/09/2010 23:17
 
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Ho dato un occhiata al sito di LineaVerde e ho trovato questa puntata che potrebbe essere quella evidenziata da Crestillo. Purtroppo o per il mio pc o per la pagina del sito che non si apre, non sono riuscito a vedere ne il video ne la fotogallery...provate voi...

www.lineaverde.rai.it/RaiDue/category/0,1067207,306-7079,...
[Modificato da MSime 30/09/2010 23:19]
01/10/2010 09:04
 
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Tutte cose molto interessanti.
Bisogna però dire che la cignoide bianca era molto rara in Italia.
Addirittura non la si classificava neanche come cignoide.
So che i primi animali diffusi in Italia entrarono in Piemonte via Francia ( li è nota come oca del Siam).
Li vidi per la prima volta a Castellazzo Bormida e Alessandria oltre 20 anni fa.
Ghigi operò incroci esclusivamente su cignoidi grigio brune classiche per le varie prove.
Per chi è interessato un estratto di questi studi che visionai anni fa in biblioteca di dipartimento nel testo completo illustrato da foto dei crani delle oche( che purtroppo non posseggo ne posso più consultare) é inserito nel testo Trattato di avicoltura di Alessandro Ghigi che consiglio caldamente visto che è un testo molto completo ( dovrebbe essere presente in molte biblioteche).
[Modificato da Crestillo 01/10/2010 12:28]
01/10/2010 12:19
 
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Vi posto la foto antecedente di pochi anni il 1970 in cui compare almeno un oca col fenotipo Lomellina ( qui non si vede nessun carattere imputabile a cignoide).
Se notate oltre al soggetto in primo piano un altro soggetto sembra bianco a spalle grige.
da notare anche la difformità delle dimensioni e forma delle oche grige fotografate ( probabili Padovane).
01/10/2010 14:48
 
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Effettivamente anche in questa fotografia (bellissima testimonianza) risalta similitudine dell'oca di Lomellina rispetto alla specie Anser anser.
Bisognerebbe capire se in antichità vi sia stata in qualche modo un'immissione di sangue cignoide in Lomellina, anche se personalmente, ritengo sia improbabile ancorche' possibile.
01/10/2010 21:44
 
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foto dal testo di toschi... è vero, non ci avevo fatto caso al soggetto in prima linea..
http://allevamentoocadiembden.over-blog.it/pages/allevamento-5113781.html
04/10/2010 12:23
 
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Avete notato che sul retro si notano animali decisamente piccoli .
Di forma e dimensioni Anser anser.
In alcuni casi animali di passo feriti potevano essere curati e andavano a meticciarsi con le oche domestiche.
Ho provato vari incroci tra domestiche e selvatiche sia sottospecie nominale che rubrirostris.
Si ottengono animali molto vitali e prolifici specie se si usa maschio selvatico su femmine domestiche.
Molto probabilmente questo era un mezzo di rinsanguo usato in passato.


Per la nostra ricerca si potrebbe anche interpellare il Consorzio del salame d'oca di Mortara che conosce i siti di produzione e gli allevatori.

www.sagradelsalamedoca.it/
[Modificato da Crestillo 04/10/2010 12:26]
04/10/2010 14:30
 
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Straordinario come da antiche immagini si possano ricavare dati e informazioni importantissime per una ricerca sulle razze. Ovviamente questo nasce da un occhio veramente attento!
Provvederemo a contattare il consorzio.
Grazie di tutto.
A presto.
Emanuele.
05/10/2010 16:01
 
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Concordo con Emanuele . A proposito Paxel citando il Toschi mi ha fatto venire in mente molte domande .
1 In questo piccolo manualetto in appendice vengono proposte molte ricette con carne d'oca .
Si parla diffusamente di Lomellina e di salame di Mortara ma ignoro se il Toschi( autore del testo) fosse di quelle parti. Me lo chiedo perchè facevo delle supposizioni su dove fossero state scattate le foto che illustrano il manualetto?
2 immagino che Paxel non ti sia sfuggita l'immagine che ritrae le tue agognate Embden ebbene io personalmente su quella foto ho seri dubbi di attribuzione A per il taglio dell'occhio che non è quello classico da Embden B per un ciuffo che si vede e che mi fa supporre che il Toschi abbia in mancanza di foto adeguata inserito una foto dell'oca bianca diffusa nelle nostre campagne ossia la Romagnola.
Che ne dite di queste mie supposizioni .
Naturalmente non vuole essere una critica al Toschi ma una semplice precisazione che vale anche a mio parere per le oche pezzate ritratte come Normanne che presentano testa troppo grigia e priva di screziatura.
Naturalmente il bianco e nero non aiuta ma immagino che questi imput stimolino l'ocologo che c'è in voi!!!
A presto Alessio

[Modificato da Crestillo 05/10/2010 16:01]
16/10/2010 14:48
 
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Re:
Crestillo, 05/10/2010 16.01:

Concordo con Emanuele . A proposito Paxel citando il Toschi mi ha fatto venire in mente molte domande .
1 In questo piccolo manualetto in appendice vengono proposte molte ricette con carne d'oca .
Si parla diffusamente di Lomellina e di salame di Mortara ma ignoro se il Toschi( autore del testo) fosse di quelle parti. Me lo chiedo perchè facevo delle supposizioni su dove fossero state scattate le foto che illustrano il manualetto?
2 immagino che Paxel non ti sia sfuggita l'immagine che ritrae le tue agognate Embden ebbene io personalmente su quella foto ho seri dubbi di attribuzione A per il taglio dell'occhio che non è quello classico da Embden B per un ciuffo che si vede e che mi fa supporre che il Toschi abbia in mancanza di foto adeguata inserito una foto dell'oca bianca diffusa nelle nostre campagne ossia la Romagnola.
Che ne dite di queste mie supposizioni .
Naturalmente non vuole essere una critica al Toschi ma una semplice precisazione che vale anche a mio parere per le oche pezzate ritratte come Normanne che presentano testa troppo grigia e priva di screziatura.
Naturalmente il bianco e nero non aiuta ma immagino che questi imput stimolino l'ocologo che c'è in voi!!!
A presto Alessio



Sai Alessio, quando vidi questa immagine per la prima volta, non potevo certoesrpimere giudizi perchè allora ero decisamente sprovveduto. Col tempo, anche se ignoravo le reali dimensioni e gli aspetti somatici della Embden, mi venne il dubbio che le oche raffigurate nella foto, potessero essere delle Embden! Rilessi più volte la descrizione che il Toschi fa di questa mastodontica razza e mi resi conto di quante discrepanze vi erano coi soggetti mostrati nella foto. Il collo lungo non c'è, ma soprattutto le dimensioni che, seppure in foto, si evince quanto in verità siano alqunto modeste. E non ultimo, comehai sottolineato tu, il ciuffo!!!
Certo, ci sono i due maschi sul reto che sembrano grandi, ma le discrepanze con la Embden tedesca sono infinite, potrebbero essere di tiplogia inglese,ma anche in questo caso sono comunque differenti.
La femmina in primo piano è decisamente piccola, e si evince che è un soggetto giovanissimo...
Insomma, concordo con te nel ritenere le oche della foto di altra razza; certamente non sono Embden!
Per le oche di Normandia vale lo stesso discorso: il Toschi non potè reperire delle immagini di soggetti di tale razza e ha inserito foto di altre oche. Dov'è il maschio bianco? Non si può nemmeno considerarle oche di Pomerania per via di un disegno non conforme allo standard di questa razza.
Sai, vicino al mio paese ci sono delle oche veramente graziose, di taglia decisamente piccola, dalla livrea bianca, una di queste, una femmina, ha un meraviglioso ciuffo, ben sviluppato, sulla testa!
Il resto del gruppo non mi sembra sia di appartenenza ad una qualche razza; la Romagnola per esempio, tuttavia questa femmina, ha una testa, un collo e nell' insieme, una conformazione diversa, rispetto agli altri soggetti. In tutto e per tutto alla Romagnola ciuffata!
Mi auguro caro Alessio che si possa dare il via ad una selezione seria e meticolosa dell' oca della Lomellina!!!


[Modificato da paxel 16/10/2010 14:53]
http://allevamentoocadiembden.over-blog.it/pages/allevamento-5113781.html
16/10/2010 15:14
 
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Re: Re:
paxel, 16/10/2010 14.48:


Sai Alessio, quando vidi questa immagine per la prima volta, non potevo certoesrpimere giudizi perchè allora ero decisamente sprovveduto. Col tempo, anche se ignoravo le reali dimensioni e gli aspetti somatici della Embden, mi venne il dubbio che le oche raffigurate nella foto, potessero essere delle Embden! Rilessi più volte la descrizione che il Toschi fa di questa mastodontica razza e mi resi conto di quante discrepanze vi erano coi soggetti mostrati nella foto. Il collo lungo non c'è, ma soprattutto le dimensioni che, seppure in foto, si evince quanto in verità siano alqunto modeste. E non ultimo, comehai sottolineato tu, il ciuffo!!!
Certo, ci sono i due maschi sul reto che sembrano grandi, ma le discrepanze con la Embden tedesca sono infinite, potrebbero essere di tiplogia inglese,ma anche in questo caso sono comunque differenti.
La femmina in primo piano è decisamente piccola, e si evince che è un soggetto giovanissimo...
Insomma, concordo con te nel ritenere le oche della foto di altra razza; certamente non sono Embden!
Per le oche di Normandia vale lo stesso discorso: il Toschi non potè reperire delle immagini di soggetti di tale razza e ha inserito foto di altre oche. Dov'è il maschio bianco? Non si può nemmeno considerarle oche di Pomerania per via di un disegno non conforme allo standard di questa razza.
Sai, vicino al mio paese ci sono delle oche veramente graziose, di taglia decisamente piccola, dalla livrea bianca, una di queste, una femmina, ha un meraviglioso ciuffo, ben sviluppato, sulla testa!
Il resto del gruppo non mi sembra sia di appartenenza ad una qualche razza; la Romagnola per esempio, tuttavia questa femmina, ha una testa, un collo e nell' insieme, una conformazione diversa, rispetto agli altri soggetti. In tutto e per tutto alla Romagnola ciuffata!
Mi auguro caro Alessio che si possa dare il via ad una selezione seria e meticolosa dell' oca della Lomellina!!!






Credimi Paxel che ci stiamo provando!
La lomellina è grande ma sono sicuro che esemplari simili vengano ancora allevati. E' solo questione di tempo!
Intanto ci terremmo che tu fornissi, in merito, consulenze circa la selezione da seguire.
Ringraziandoti.
Ti saluto cordialmente.
Emanuele.
17/10/2010 10:57
 
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Re: Re: Re:
oche1, 16/10/2010 15.14:




Credimi Paxel che ci stiamo provando!
La lomellina è grande ma sono sicuro che esemplari simili vengano ancora allevati. E' solo questione di tempo!
Intanto ci terremmo che tu fornissi, in merito, consulenze circa la selezione da seguire.
Ringraziandoti.
Ti saluto cordialmente.
Emanuele.


Caro Emanuele, non sono assolutamente un esperto in merito alla genetica pertanto non posso spingermi oltre nel fornire suggerimenti tecnici in virtù di una accurata selezione...
Posso però suggerire di attenerci agli esemplari mostrati in foto seppure con una (maculazione) più regolare ( aspetto non semplice da ottenere). So che il piumaggio scuro predomina su quello candido e che è molto facile ottenere esemplari scuri in una coppia di oche dove un esemplare è grigio e l'altro bianco! Ma in questo Alessio ne sa decisamente più di me a potrà confermare o smentire quanto da me sostenuto.
Tornando ad argomentazioni meno tecniche, sarei propenso che tale razza venga selezionata in dimensioni; sarebbe magnifico possedere nel nostro patrimonio avicolo un oca di dimensioni giganti alla stregua della Embden e della Tolosa!
Con la differenza in quanto al piumaggio maculato che non esiste in nessuna altra razza!
Quindi partirei col selezionare soggetti di notevole taglia associata ovviamente al piumaggio macchiettato di blu; doppio sacco ventrale; aspetto che io adoro nelle oche ( non mi sono mai piaciuti i ventri privi di fanoni o con un unico sacco).
Non so, io azzerderei un incrocio tra oca della Lomellina ( macchiato chiaramente) con oca di Embden. Con la speranza che vengano fuori esemplari dalla colorazione ereditata dalsoggetto della Lomellina e le dimensioni provenienti dai geni di Embden (eterozigosi).
L' ereditabilità in quanto al peso corporeo è elevata!
Sembra che saranno poi gli eredi di seconda generazione che dovranno essere selezionati in relazione alla tipologia di piumaggio perchè pare che questi andranno poi a ereditare entrambi gli aspetti dei loro nonni!
Ma qui ora credo di essermi spinto oltre... Il campo è di Alessio e lui dirà la sua.
[Modificato da paxel 17/10/2010 11:24]
http://allevamentoocadiembden.over-blog.it/pages/allevamento-5113781.html
17/10/2010 11:44
 
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Al riguardo avrei una domanda e, vista la mia poca esperienza, devo premettere che si tratta solo di curiosità:
quale sarebbe l'intento? ricostituire una razza estinta con altre somiglianti e lavorare sulla progenie selezionando i caratteri desiderati, recuperare le(improbabili?)superstiti, oppure l'uno e l'altro?
17/10/2010 18:51
 
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Re: Re: Re: Re:
paxel, 17/10/2010 10.57:


Caro Emanuele, non sono assolutamente un esperto in merito alla genetica pertanto non posso spingermi oltre nel fornire suggerimenti tecnici in virtù di una accurata selezione...
Posso però suggerire di attenerci agli esemplari mostrati in foto seppure con una (maculazione) più regolare ( aspetto non semplice da ottenere). So che il piumaggio scuro predomina su quello candido e che è molto facile ottenere esemplari scuri in una coppia di oche dove un esemplare è grigio e l'altro bianco! Ma in questo Alessio ne sa decisamente più di me a potrà confermare o smentire quanto da me sostenuto.
Tornando ad argomentazioni meno tecniche, sarei propenso che tale razza venga selezionata in dimensioni; sarebbe magnifico possedere nel nostro patrimonio avicolo un oca di dimensioni giganti alla stregua della Embden e della Tolosa!
Con la differenza in quanto al piumaggio maculato che non esiste in nessuna altra razza!
Quindi partirei col selezionare soggetti di notevole taglia associata ovviamente al piumaggio macchiettato di blu; doppio sacco ventrale; aspetto che io adoro nelle oche ( non mi sono mai piaciuti i ventri privi di fanoni o con un unico sacco).
Non so, io azzerderei un incrocio tra oca della Lomellina ( macchiato chiaramente) con oca di Embden. Con la speranza che vengano fuori esemplari dalla colorazione ereditata dalsoggetto della Lomellina e le dimensioni provenienti dai geni di Embden (eterozigosi).
L' ereditabilità in quanto al peso corporeo è elevata!
Sembra che saranno poi gli eredi di seconda generazione che dovranno essere selezionati in relazione alla tipologia di piumaggio perchè pare che questi andranno poi a ereditare entrambi gli aspetti dei loro nonni!
Ma qui ora credo di essermi spinto oltre... Il campo è di Alessio e lui dirà la sua.




Grazie Paxel,
l'idea non e' male ma preferiremmo attenerci al peso degli animali presenti in passato ovvero 4/ 5 kg.
Per Ostrya: si cerca, ovviamente, sempre di partire con animali presenti sul territorio altrimenti tutto non avrebbe senso, tuttavia, per il rinsanguamento vista la scarsità di esemplari e il conseguente rischio di consanguineità si utilizzano (non e' ancora deciso) razze antiche con le quali le Lomellina probabilmente hanno geni in comune es: oca pezzata veneta oppure oca romagnola etc.. Pero' io non sono un genetista e questa parte sarà supportata da tecnici che sanno argomentare molto meglio di me la questione.
07/12/2010 20:30
 
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Ragazzi io abito in Lomellina, mi piacerebbe provare a recuperare, insieme a voi, questa razza della mia zona. Proverò a sentire il comitato organizzatore della sagra del palmipede di Mortara per avere i recapiti degli allevatori che a settembre esponevano dei capi.
Alberto
07/12/2010 21:48
 
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Re:
Dosch, 07/12/2010 20.30:

Ragazzi io abito in Lomellina, mi piacerebbe provare a recuperare, insieme a voi, questa razza della mia zona. Proverò a sentire il comitato organizzatore della sagra del palmipede di Mortara per avere i recapiti degli allevatori che a settembre esponevano dei capi.
Alberto




Buona parte di questi allevatori li ho visitati io.
In questi gg ho trovato degli animali interessanti nei pressi di Lomello.
Continua anche tu la ricerca in terra di Lomellina e contatta gli allevatori 2 ricerche sono meglio di 1 sola ricerca.
Attenzione pero' perche' si trovano anche animali simil Lomellina ma di provenienza straniera.
L'importante e' chiedere sempre se gli animali sono li in loco da molte generazioni e non siano d'importazione.
Ciao.
Emanuele.
[Modificato da oche1 07/12/2010 21:54]
07/12/2010 22:29
 
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Ciao Emanuele, nel caso volessi girarmi i recapiti degli allevatori posso provare a contattarli. Come si possono distinguere animali di provenienza straniera da quelli autoctoni?
Alberto
07/12/2010 23:32
 
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Alla mostra del palmiede di settembre erano esposti alcuni esemplari di oca delle lomellina, non saprei valutare la qualità dei capi. Qualcuno li ha visti?
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