Re:
horoz, 26/11/2008 16.47:
Ciao Daniele Santoni, davvero non voglio fare provocazioni. nel primo post, tu dici: ////"uno splendido esempio di come deve essere costruito un tipico rappresentante della razza"////. nel secondo post invece: ////"L'unico metro di giudizio sempre seguito da tutti gli allevatori nipponici è il risultato sportivo: se un gallo vince in combattimento allora è giusto, altrimenti non è uno Shamo... non si interessano alla posizione della coda, al colore, alla forma della cresta, ecc, poichè sono parametri estetici di secondo piano,"////. Francamente le due affermazioni si contraddicono, o non ho capito il senso? Fermo restando che trovo i tuoi interventi competenti e interessanti, si può dire che quel modello piace a te?
Ciao, quando mi riferisco alla costruzione dei galli intendo, in termini zootecnici, alla loro conformazione esteriore necessaria per poter svolgere un determinato lavoro: quindi, tutti gli animali allevati per uno stesso scopo, sono COSTRUITI in maniera uniforme, poichè per poter riuscire a svolgerlo devono NECESSARIAMENTE avere quelle caratteristiche... Lo Shamo, come tutti i galli di tipo combattente, ha delle caratteristiche fisiche forgiate da secoli di utilizzo finalizzato al risultato sportivo, come la rigidità del piumaggio, la resistenza della sua pelle, la lunghezza del collo e delle zampe, la potenza del dorso, la forma delle scaglie sulle zampe, ecc. Poi esistono tutta una serie di altre particolarità come, ad esempio, il colore del piumaggio, degli occhi, dei tarsi e del becco, o la forma della cresta, ecc, che rientrano in quello che noi consideriamo estetica... questi ultimi particolari sono di secondaria importanza, poichè non incidono minimamente sulle performance degli animali.
Saluti
P.S. per quanto riguarda il mio modello ideale di Shamo potrei dire che si avvicina molto a questo, sempre partendo dal presupposto che il carattere debba essere quello tipico della razza, altrimenti il gallo non varrebbe nulla da un punto di vista riproduttivo: