STU-PEN-DI!
Caro omonimo, hai degli animali bellissimi.
Complimenti e complimenti.
Mi fa molto piacere che il gallo sia italiano e vorrei approfittare per esprimere il mio parere in tema di estero, anche se la sezione del forum e' tutta sbagliata, sicche' se Rachele mi rimprovera, ha perfettamente ragione.
Dunque: io sono d'accordo con Marco (MSime) che quando possibile e' il caso di usare la denominazione italiana, sia per le razze che per le colorazioni, anche se poi di fatto io stesso a volte uso entrambe. In ogni modo, almeno non limitarsi a quella estera SEMPRE aiuta a capirsi e ad entrare nel gergo, diciamo cosi'.
Poi, piu' in generale, non possiamo non riconoscere che all'estero, soprattutto in Germania, per quei fortunati che ci possono andare con comodo (inviiiiiidiaaaa), c'e' una qualita' di animali e una organizzazione migliore, ma attenzione:
1. non e' sempre cosi', c'e' anche una bella pletora di 'sòle', alla romana, di fregature da prendere a caro prezzo... la discussione sulle uova per internet dovrebbe averci insegnato qualcosa, no?
2. lo standard estero non sempre e' uguale a quello italiano. Questo problema cadra' con lo standard europeo, ma i giudici sono uomini, non ce lo dimentichiamo, e una certa 'tendenza' nel giudizio sara' dura a morire, quindi occhio che lo spirito critico dell'acquirente non puo' abdicare a nessuno.
3. per ultimo, ma non certo come ultimo, c'e' da dire che riconoscere altrove qualità superiore NON PUO' e NON DEVE generare sudditanza, ma va usato come una provvidenziale base di partenza per acquisire materiale e conoscenza IN PROPRIO. Questo e' lo scopo da perseguire! Che senso avrebbe allevare 'alla carlona' sapendo che tanto poi i riproduttori si possono sempre andare a ripescare all'estero? Ma piuttosto ringraziamo Dio che c'e' questa possibilita', approfittiamone per cominciare il lavoro, se non si trova piu' vicino, e poi attrezziamoci per essere autonomi, e magari domani un amico tedesco potra' pensare "Acci, ho fatto un casino, meno male che c'e' Paolo.59 che un gallo emiliano me lo procura".
Se dico questo e' perche', senza offesa per nessuno, vedo che c'e' tanta 'voglia di estero' e penso che sia cosa positiva, se presa a piccole dosi; in dosi massicce, uccide.
Considerate che allevando Marans e facendo quel po' di selezione, i problemi sono tanti perche' la razza e' pasticciata e la necessita' di mantenere l'uovo rende la 'ripulitura' piuttosto lenta, oltretutto per sapere com'e' l'uovo bisogna aspettare l'anno dopo.
Ora, io mi muovo molto poco, ma potendo uno va in Francia due o tre volte all'anno, si approvvigiona e amen. La tentazione è forte, ma... e' allevare questo?
Forse che si, forse che no... a me non basta, preferisco provare da me.