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COCINCINA..passione per le razze avicole
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RAZZE AVICOLE STRANIERE
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MauryMarche
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11/12/2007
15:02
tutti i tuoi punti sono giusti, però nel numero 2 vorrei precisare ke non solo le uova troppo piccole sono da scartare, ma anke quelle troppo grandi... x il resto
ciao ciao
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Andrea Mangoni
Post: 2.068
Registrato il: 13/07/2007
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11/12/2007
17:47
ciao Alex, tutti punti molto validi. Nel caso di razze avicole di cui si stia tentando la ricostituzione, mi permetto però un'osservazione sul punto 1: sono d'accordo di riprodurre i soggetti dai due anni in su, lo sono meno sull'idea di eliminare totalmente dalla riproduzione esemplari oltre i 5 anni. a fronte di una ridotta fertilità, accoppiandoli con esemplari giovani si può comunque ottenere prole sana e soprattutto geneticamente abbastanza differenziata.
per capirci.... se io allevo i miei animali a pedigree, e decido di seguirne bene la genealogia, potrei far passare 5-6 generazioni (mi risulta che dopo 5-6 generazioni gli animali non si considerino più imparentati), conservando la generazione parentale (che magari non userò più in incroci con la propria prole stretta) per poi riaccoppiarla con i pronipoti e riottenere una generazione sì numericamente poco significativa, ma geneticamente di certo vitale. credo che sia questo anche questo il segreto dei vecchi allevatori che sono riusciti a conservare in purezza alcune razze per tanti decenni: il fatto di mantenere riproduttivi gli animali fino alla loro morte naturale consentiva loro di avere la possibilità, per assurdo, di avere una nuova prima generazione (per quanto sparuta)anche a 15 anni dall'acquisizione dei primi riproduttori.
ciao!
.
[
Modificato da Andrea Mangoni 11/12/2007 17:48
]
Andrea
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Andrea Mangoni
Post: 2.068
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11/12/2007
23:29
ciao Alex, si, hai certo ragione: se si hanno molte razze non si possono correre rischi...
io parlavo forse un pò "egoisticamente": penso difatti di dedicarmi alla riproduzione di un'unica razza, per cui il rischio non lo dovrei correre....
ciao!
.
Andrea
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Luckychecco
Post: 2.173
Registrato il: 30/11/2006
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12/12/2007
11:55
il dilemma dell'allevatore
Ciao,
concordo con voi sul tutti i punti, ma riguardo al 5° (il rinsanguamento) farei un approfondimento: secondo me l'inserimento di nuovo sangue deve essere fatto con molta prudenza e solo nel caso in cui il livello di consanguineita' sia davvero alto! Come dicevate voi un buon allevatore che cura la selezione deve avere sempre a disposizione diversi ceppi (o linee di sangue) con le quali in anni di lavoro riesce ad ottenere una certa omogeneita' di caratteri; questo perchè? perchè se dopo tanto lavoro la % di consanguineita' cresce e non abbiamo selezionato diversi ceppi con parentele lontane, ed inseriamo un nuovo riproduttore, le generazioni future non presenteranno piu' caratteri omogenei e dovremmo rifare tutto da capo!
E da qui' il dilemma dell'allevatore: ho un amico che alleva livornesi, se le vedete sono tutte uguali, presentano caratteri omogenei ed è veramente difficile distinguere un esemplare dall'altro;queste sono frutto di una selezione decennale, che pero' ha creato una situazione al limite della consanguineita'! ora che fare? lui puo' continuare ad allevare imparentando ancora il ceppo (ma tutto ha un limite) oppure inserire un nuovo riproduttore con il rischio che scombini il tutto ?
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Andrea Mangoni
Post: 2.068
Registrato il: 13/07/2007
Città: VENEZIA
Età: 49
Sesso: Maschile
Utente Veteran
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12/12/2007
12:07
...credo che molto dipenda dallo SCOPO per cui vengono allevati questi animali....
...se le livornesi del tuo amico sono solo da esposizione, forse potrebbe continuare a lavorare solo col suo ceppo, magari con l'aiuto di un buon programma di accoppiamenti.
se lo scopo è quello invece di mantenere alta la fecondità e la robustezza del ceppo, l'immissione di sangue nuovo non dovrebbe costituire un grosso problema, anzi!
credo che alla fin fine la NON immissione di elementi esterni finisca col portare inevitabilmente la perdita del proprio ceppo, per diminuita fertilità e salute degli animali.
in più in molti ceppi in cui l'imbreeding si fa sentire calano le dimensioni dei soggetti... cosa non esattamente auspicabile.
Andrea
contatto skype: andrea.mangoni
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|uba|
Post: 636
Registrato il: 03/02/2007
Città: CORI
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23/12/2007
18:40
Re:
Al punto 4 dici di non formare mai coppie di fratelli, ma questo vale anche per i mezzi fratelli (stesso padre diverse madri)? E cosa sono le linee esempio?
uba
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