Il tema toccato in questa discussione è molto spinoso, e meriterebbe l'attenzione di molte più persone secondo me, per cui è bene che siano venute fuori certe cose.
La regolamentazione è spesso molto controversa, superficiale, e differenziata nelle regioni e comuni, tanto più che le realtà locali fanno davvero la differenza, purtroppo trovare strutture davvero idonee per quanto riguarda distanze da proprietà confinanti, progettazioni edilizie, materiali utilizzati per la costruzione,...e altri aspetti...passerebbe davvero la voglia di allevare, e quanti poi seguono davvero norme in modo rigoroso? Alle volte sono astratte e teoriche, stabilite forse senza conoscere concretamente l'allevamento animale, soprattutto amatoriale, perchè le regolamentazioni per gli allevamenti da reddito sono molto più indicative e chiare.
L'obbiettivo quindi di fondo dovrebbe essere la tutela della salute pubblica, con il rispetto delle normative di igiene...ma ripeto spesso viene solo considerato un numero di capi o la distanza. fondo cementato...ma l'igiene è molto di più...
Visionando perciò diverse strutture, in vari luoghi d'Italia, direi che ben poche sono "a norma", nel momento in cui ebbi problemi più acuti con il nostro vicinato mi presi la briga di visionare molti pollai e piccole "stalle" della zona e ripeto non ebbi sorprese nel constatare quello che già conoscevo....bisogna solo sperare di avere confinanti ragionevoli e tolleranti, che magari abbiano anche loro degli animali...
G.
[Modificato da wildfowl 17/05/2011 21:56]