Credo che in questo caso si possa usare Vir, nel senso che il concetto è uomo ma nel senso di uomo di virtù (che ha la radice di vir appunto). Il termine Vir in latino è usato per uomo in senso positivo, cioè uomo eroe, padre di famiglia, coraggioso, marito corretto, uomo virtuoso e virile. D'altrà parte era una società profondamente maschilista e quindi era inevitabile che virtù e vir andassero a braccetto. Mi viene se mai il dubbio che nella frase riportata si possa miscelare nella giusta sequenza Vir e Homo per ottenere e sottolineare l'effetto di uomo virtuoso al posto di uomo normale o poco virtuoso. Chiedo a un mio amico latinista e ti faccio sapere. Il mio latino è arrugginito da tempo purtroppo, dal latino all'italiano ancora ce la faccio ma viceversa ormai è troppo.
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Animula vagula blandula,
Hospes comesque corporis
Qua nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles, dabis iocos...
(Publius Aelius Traianus Hadrianus)