(Nur), 01/04/2012 09.23:
Save, li ho chiamati commercianti perchè siamo in un forum e voglio mantenere i termini con i quali mi esprimo in maniera "equilibrata" sperando che attraverso le foto e i post degli altri utenti, chi legge riesca a capire che di commercianti non si tratta.
Se uno spazio costa così caro, fatemi capire come si può sperare di vendere animali in quello stato. Il connubio animale malmesso+prezzo caro, invoglia l'acquisto a chi? La mancanza di acqua che ho notato anche io con conseguente sofferenza degli animali, fa gioco a chi?
Lo scorso anno, ho acquistato a 15 euro l'una due chioccette ibride, ci ho messo 45 minuti per sceglierle in quella gabbia sovraffollata. In quei 45 minuti vedevo gente che bene o male acquistava 'sti polletti. Quest'anno il tipo vendeva a VENTI euro l'una o 30 la coppia. Sai che non ho visto una sola vendita tutto il tempo che sono stata li'? Ma come si permettono di offrire a venti euro una francesina ibrida che coverà pure ma è un fringuelletto il cui giusto prezzo è non più di 10 euro.
Allora non capisco. Paghi 800 euro per uno spazio e mostri animali inacquistabili al 90% e prezzi così cari? Infatti alle ore 15 del sabato le gabbie erano ancora sovraffolate e gli animali sempre peggio. I visitatori ignoranti o acculturati non acquistano a queste condizioni.
Volevo acquistare una nanetta color lavanda, mi piaceva moltissimo nonostante il piumaggio sporco. Aveva la rogna alle zampe e mentre valutavo cosa fare è arrivato un tipo e ha detto che voleva quella. Ho detto al tipo "guardi che ha la rogna alle zampe" e lui " ah allora aspetti ne prendo un'altra" intanto gliel'avevano turata fuori dalla gabbia tenendola per le zampe a testa in giù mentre dicevano che si' c'era un po' di rogna ma bastava una puntura di ivermectina e che loro avevano ottime bestiole. Il tipo che ovviamente di rogna alle zampe era ignorante, si è premurato di chiedere uno sconto della gallinella mica di informarsi come curarla.
Se c'è qualcosa che si può fare per denunciare lo stato di maltrattamento di quegli animali, aderisco in prima persona.
Per quanto mi riguarda, se devo andare a Bastia per gli avicoli, questo è stato di certo l'ultimo anno.
Però Susanna ad essere troppo gentili con alcuni, si rischia poi di offendere i pochi COMMERCIANTI con un minimo di cura per gli animali e attenzione per le loro caratteristiche che pure potevano essere presenti. Tra gli espositori ce ne era uno di piccioni, ravennate, che é presente ogni anno e che aveva davvero dei begli animali, curati, ben tenuti, puliti (penso che chi si interessa di questi animali lo conoscerà). Anni fa portava anche qualche coppia o trio di Sebright, sempre ben presentate ed accudite.
L'altro espositore te l'ho indicato ieri e si trovava davanti allo stand FIEM: gli animali che aveva non erano brutti..per fare un esempio le padovane camoscio orlo bianco che presentava, tali erano sia come fenotipo sia come materiale genetico di base fruibile per una eventuale e non troppo difficile selezione..certo, magari non si trattava di animali da presentare ad una esposizione, però se comperavi, pagavi per qualche cosa e se non altro - almeno quando sono arrivati - non erano esemplari malmessi e malati. Sia lui che lei (con il pancione) erano cortesi, rispondevano con gentilezza alle domande..
Poi c'era lo stand di un tal commerciante di Gatteo il cui allevamento fu completamente "terminato" due o tre anni or sono dalla ASL di competenza grazie alla scellerata normativa sanitaria emanata sull'onda emotiva dell'allarme influenza aviaria e mai più modificata..Aveva poco di avicoli ed esponeva - come da un po' accade - anche tartarughe di varia tipologia: anche lì gli animali non erano mal tenuti..riguardo a loro, si tratta di due fratelli: lui é una persona che, se debbo essere sincera, non mi piace troppo ma lei, la sorella, é persona veramente apprezzabile e soprattutto gentile e corretta.
Riguardo agli altri, é notorio come essi raccattino scarti in tutta europa da portare giù da noi.. o ancora più giù, alla fiera che si terrà prossimamente a Foggia.
Da notare che quegli stessi signori sono spesso presenti alle manifestazioni di scambio AERAV di Reggio Emilia, solo che lì non se lo sognano nemmeno di presentarsi con gli animali che hanno portato - invece - ad Agriumbria e che porteranno prossimamente alle altre fiere più a sud.
Sotto questo profilo, io penso che le associazioni come quella di Marco, molto possono fare per promuovere un po' di consapevolezza.
http://ilsognodellabarbuta.it/