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Che siano i ratti?

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2012 12:03
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Prima che qualcuno si inalberi: (fonte wikipedia)

Minchia è un termine adoperato frequentemente nella lingua siciliana, nei dialetti calabresi e nel dialetto salentino per indicare il pene, passato poi ad essere espressione di esclamazione, di disprezzo, di apprezzamento o di stupore.

La parola ha prodotto anche altri termini derivati come minchiata (per indicare sciocchezza) o minchione, per indicare una persona sciocca (cioè quella che, nei dialetti più settentrionali, viene chiamata coglione).

Etimologia

La derivazione è dal latino mencla, formula volgare di mentula, che indicava appunto l'organo sessuale maschile (la radice ment-, indo-europeo *men-, indicava una sporgenza, vedi parole come "mento" o "monte"). Altri fanno derivare la radice da mingere che significa urinare. Secondo altre fonti la parola deriva dal nome del dio dell'amore egizio Min che veniva raffigurato negli alto e bassorilievi con un grosso organo sessuale.

Utilizzo nella musica

Frank Zappa ha pubblicato una canzone dal titolo Tengo 'na Minchia Tanta, con testo in italiano di Massimo Bassoli (con inflessioni tra il siciliano ed il napoletano), all'interno dell'album Uncle Meat nella ristampa in CD del 1987 nonché parte dell'omonimo film del 1987.

Il termine è stato adoperato nella canzone Signor Tenente di Giorgio Faletti presentata al Festival di Sanremo del 1994 per sottolineare la difficile vita di alcuni reparti dei corpi di polizia. L'intercalare del ritornello Minchia signor tenente era utilizzata come espressione "forte" molto comune all'interno di questi corpi armati per la grande presenza di rappresentanti originari dell'Italia del Sud.

Utilizzo nella letteratura

In letteratura il termine viene spesso utilizzato soprattutto nell'ambito della comicità, più che altro per la caratterizzazione del linguaggio di personaggi di origine siciliana. Ad esempio, ne "I Malavoglia" di Giovanni Verga, padron 'Ntoni viene giudicato "minchione" dalla comunità perché incapace di fare i suoi affari.

Più recentemente Luciana Littizzetto ha pubblicato un libro dal titolo Minchia Sabbry! (editore Zelig) che prende spunto da uno dei personaggi che interpreta durante i suoi spettacoli di cabaret.

Un derivato da questo termine, minchiate, è gioco di carte, una sorta di gioco dei tarocchi, descritto con molti dettagli da Lorenzo Lippi nel suo Malmantile racquistato (Firenze 1664).

L'autore trapanese Giacomo Pilati ha pubblicato nel 2004, per Mursia, il libro Minchia di Re, relativo ad una vicenda svoltasi nell'isola di Favignana alla fine del 1800. In siciliano "Minchia di Re" è un altro modo per chiamare la "Donzella", coloratissimo pesciolino ermafrodita.

Esempio:

www.youtube.com/watch?v=Fw_q8-d88hc&feature=related

Ecco terminata la disamina della parola minchia.

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