14 aprile 2013 assembloea generale soci FIAV

Preg.mo Giovanni,
non capisco proprio cosa Tu abbia, e con Te non so altri, contro AERAv.
Hai esordito questa discussione attaccando questa Associazione e dando del bugiardo al suo Presidente.
Ora finisci definendola dissidente e priva di iniziative.
Ma stiamo parlando della stessa Associazione????
Ma hai motivo di credere che AERAv in questi anni non ha mai proposto, mai avuto iniziative, copiate anche da ALA.... mai esposto in modo corretto e formale il proprio pensiero.... Ma credi davvero in questo???
No perchè se Tu rappresenti ALA e se Tu pensi tutto questo... beh il luogo dove parlarne è all'assemblea federale. Meglio se presente il Tuo Presidente il quale può parlare per la associazione ALA.
Diversamente, credimi, AERAv ha poca da aggiungere a tutto quello che ha già detto e scritto in questi anni e che è stato puntualmente snobbato e deriso dai Presidenti delle varie Associazioni, compresa la Tua.
Giustamente se la maggioranza decide cose diverse è giusto che si vada in altre direzioni. MA LA MAGGIORANZA COSA DECIDE???? PER DELEGA DI CHE... DELEGA A VOTARE UN UNICA LISTA???? Decidere, dove ciò accade, significa parlare e convergere in un pensiero comune. Guarda che all'ultima assemblea le Associazioni hanno, deciso ciò che era già stato deciso. E se leggi il verbale e la lettera accompagnatoria e il bilancio preventivo ecc... è piuttosto evidente.
Pur critica verso l'assopimento delle Associazioni, per nulla protese verso la collaborazione e una spinta federale, ma intente a curare il proprio interesse di parte, AERAv non ha mai fatto mancare la propria correttezza e rispetto per FIAV.
FIAV è fondamentale per lo sviluppo dell'Avicoltura nazionale.
Non servono, invece, le ipocrisie dei singoli che minano l'interesse comune.
Il 14 aprile era indifferente essere presente e votare il già discusso e approvato in altra sede.
Se eri presente, poi, AERAv ha ricevuto anche lusinghieri apprezzamenti per le proposte fatte anni or sono e rivelatesi oggi giuste.
Non essere presenti è stata una scelta mossa dallo scoraggiamento e dallo sfiancamento prodotto dalla mancanza di idee e di partecipazione VIVA delle Associazioni e dall'indifferenza che questo genera nei vari direttivi FIAV. Anche l'ultimo non ha saputo cogliere il rumore dell'assenza di tante Associazioni importanti e di tutte quelle lontane che continuano a non avere voce. Ma forse è pretendere troppo che si ragioni in senso partecipativo e attivo.
I grandi progetti del direttivo NON POSSONO ESSERE DEL DIRETTIVO FEDERALE, quasi come di un organismo a sè stante. Se ci sono dei progetti questi devono uscire dalle Associazioni, insieme.