L'ALLEVAMENTO E' PASSIONE, LA SELEZIONE E' ARTE, solo la conoscenza e l'esperienza fanno i veri campioni
 
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Che tipo di manifestazione preferite

Ultimo Aggiornamento: 28/02/2007 22:38
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23/02/2007 12:12
 
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Ciao, vorrei sentire da tutti voi quale, fra i vari tipi di esposizione che una associazione può organizzare, vi sembra più utile per chi espone, i visitatori e soprattutto per migliorare la qualità generale dell'avicoltura hobbystica e per avvicinare alla nostra passione più persone possibile.
Naturalmente io ho una mia idea che esporrò dopo aver visto le vostre. Direi che attualmente le possibilità sono tre: a) Mostre a giudizio, con 'cartellino giudizio' per ogni soggetto esposto nelle varie categorie riconosciute, e un catalogo ben fatto dove il visitatore può vedere quali animali sono in vendita e chi è l'espositore. b) Mostre miste: a giudizio (vedi sopra)abbinate a mostre mercato dove ogni allevatore espone avicoli non giudicati che può inserire di continuo durante la manifestazione nelle gabbie. c) Rassegne senza giudizio con tutti gli animali in vendita.
Proviamo a fare questo piccolo sondaggio fra i frequentatori del forum, il risultato potrebbe essere utile anche per l'organizzazione delle prossime manifestazioni :-)
Un cordiale saluto Marco
23/02/2007 14:04
 
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Per me le mostre organizzate dalle associazioni è meglio siano a giudizio, anche se richiedono un maggior impegno da parte dei giudici, perché stimolano l’allevatore, anche se non sempre, a migliorare il proprio allevamento dal punto di vista della purezza del soggetto. L’allevatore serio difficilmente porterà a mostre con giudizio soggetti non puri o con gravi difetti, questo aumenterà anche la qualità dei soggetti avicoli allevati in generale perché ogni singolo acquirente comprerà un soggetto puro.
Anche per chi si avvicina a questo hobby per la prima volta è meglio vedere ambienti ben organizzati e al quale viene dato un certo valore agli animali che vedere dei mercati dove spesso gli animali sono considerati solo merce, aumenterebbe il rispetto per questo hobby, che molti tendono a non avere, e per gli animali. C'è anche da dire che non tutte le mostre a giudizio sono organizzate bene e con soggetti buoni.Come non tutti i mercati sono scarsi ma buone occasioni di scambio.
Come ho già detto il punto non è campionati o non, mercati o non ma è l'allevatore.
Semmai in una mostra con giudizio tendendo a portare il miglior soggetto o la miglior coppia, difficilmente si ha poi la disponibilità a cederla e chi la vorrebbe acquistare non ha poi la possibilità di farlo, sarebbe utile portare in una stessa razza e colorazione più soggetti..in ogni mostra con giudizio ci dovrebbe essere la possibilità di acquistare la maggioranza dei soggetti esposti.
Con un cartellino di giudizio gli allevatori sanno dove lavorare per migliorare le razze e chi intende comprare ha una maggior coscienza di ciò che sta acquistando dal punto di vista soprattutto della qualità oltre che della denominazione e colorazione esatta.Gli allevatori meno esperti acquisirebbero l’esatte denominazioni delle razze e delle colorazioni e l’uso di termini tecnici.
In un semplice mercato la maggior parte delle volte manca tutto questo, si vende l’esemplare e basta.
Nelle mostre miste non è carino vedere la distinzione fra animali in giudizio spesso di buona qualità e ai quali viene dato un certo valore con animali scarsi dal punto di vista della qualità e tenuti tanto per tenerli, come se chi li acquistasse facesse un favore all’allevatore.Questo crea una confusione per chi intende avvicinarsi per la prima volta a questo hobby, creando 2 tipi di allevatori.In ogni mostra dovrebbe esserci un unico allevatore..quello che da molto valore a ciò che alleva per fare si che gli venga dato anche dagli altri, ciò è più frequente nelle mostre con giudizio.

[Modificato da Rachele1 26/02/2007 14.22]

23/02/2007 15:17
 
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[SM=g27985] ..io penso che le mostre devono essere a giudizio, è giusto che non esista un catalogo dove poter risalire all'allevatore ( per esperienza in altri settori si sente spesso dire che vince quell'animale perchè il giudice sa da quale ceppo viene).
Trovo giusto esporre il giudizio dell'animale in modo che chi compra sappia cosa prende...ma esiste anche un altra realtà che è quella di tutti quegli animali (il maggior numero)che se pur allevati in purezza presentano magari dei piccoli difetti,e magari espositori più esperti scartano , ma sono sempre e comunque animali che possono incrementare questo hobby e destinati a mio parere a persone che si vogliono avvicinare al mondo avicolo a costi più contenuti.
un idea sarebbe fare una mostra/ mercato senza però ghettizzare quegli animali che non partecipano alla mostra e soprattutto anche chi esporre per vendere questi soggetti il livello di performance dell' animale deve rimanere alto ( e comunque animali anellati).
Potrei aggiungere che solo chi esporre soggetti alla mostra con giudizio abbia anche la possibilità di esporre gli animali in una vetrina dedicata alla vendita dei "meno perfetti" per evitare che qualche furbo si infiltri fra gli allevatori ma con il solo interesse alla vendita, questo a mio avviso darebbe la possibilità a che alleva seriamente di allegggerirsi di quegli animali che gli rimnagono a casa nelle gabbie e magari essere costretti a metterli in pentola con vero dispiacere.
... questo è ciò che penso!!!
24/02/2007 21:14
 
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Dico la mia
Per me, personalmente, preferisco le mostre con giudizio, pero' mi pare che la cosa vada pensata bene perche' la realta' italiana, come mi scriveva Omero in privato giorni fa, e' piu' Reggio Emilia che Jesolo.
Mi spiego.
Prima di tutto dichiaro fuori gioco chi alleva qualsiasi cosa per vendere e basta. Credo che non meriti troppa attenzione da parte delle associazioni di amatori, quindi non me ne preoccuperei piu' di tanto. Hanno i loro mercati e le loro piazze tradizionali e se ne fregano allegramente di quel che pensiamo noi, che semmai serviamo loro da riserva di caccia. Non hanno bisogno di pareri ma piuttosto di fare affari, non sprechiamo tempo e risorse per compiacerli.
Per quanto riguarda noi amatoriali, chiaro che in un mondo ideale ci presenteremmo tutti in giudizio con animali perfetti e strepitosi e saremmo coperti di coppe e coccardine, ma invece si incontrano tanti problemi, piccoli e grandi, dalle schiene delle femmine spennacchiate, ai doppi dentelli nella cresta, a qualche penna con disegno incerto, a qualche zampa femminile con accenno di sperone etc, etc. e allora ci si frena e non si va in mostra per paura di fare figuracce.
Invece chi alleva con l'idea di migliorare/selezionare magari potrebbe portare in mostra, oltre al top dei propri sforzi, anche una quantita' di animali con difetti, sapendo che possono servire a chi accetta di doverci lavorare su.
Rinunciare a tutto questo mi pare follia, perche' con la penuria di animali che c'e' se uno vuole allevare polli di razza prima di trovarli ha da fare....
Allora mi dico: fermo restando lo stato di salute degli animali, che deve essere ineccepibile e lo stato di presentazione (pulizia, assenza di parassiti) facendo qualche mostra in piu' e accettando serenamente anche animali con qualche difetto si darebbe la possibilita' a piu' persone di entrare in contatto con questo mondo, di ricevere indicazioni dai giudici, di fare, come appassionati, degli acquisti 'guidati'.
Si badi bene che non sto auspicando un abbassamento del livello di qualita' e nemmeno un 'lassismo' di giudizio, ma solo credo che sarebbe opportuno, per allargare la base di concorrenti, di presentare, senza tentativi di raggiro, anche animali un po' piu' 'da mercato'che 'da concorso', nella speranza che questo piano piano porti la seconda categoria a prendere il sopravvento sulla prima.
Oltre a questo, secondo me si dovrebbero ammettere solo animali presentati da soci di associazioni FIAV, anche non inanellati, ma il giudizio dovrebbe essere riservato ai soli animali con anello.
Attenzione.
Punto secondo me importantissimo, che condivido in pieno con Omero (ne abbiamo discusso un po', come dicevo) e' che l'anello DEVE tenere traccia dell'appassionato che ha allevato l'animale.
Non c'e' assolutamente bisogno che il giudice sappia chi e' l'allevatore PRIMA del giudizio, ma e' altrettanto importante che l'acquirente ed il pubblico in generale invece lo sappia, e quindi ben venga il registro degli allevatori ed il catalogo con tanto di nome e cognome.
In piu', non va bene che il commerciante di turno faccia la spesa dall'appassionato a cui ha fornito gli anelli e poi faccia sfoggio di un lavoro che non e' suo.
Quante volte abbiamo letto su queste pagine che succede piu'spesso di quel che si pensa?
Con l'anello registrato, il problema non si pone.
Via, ho scritto anche troppo.
Facciamoci sentire, ragazzi. Ha ragione Banny, non possiamo perdere un'occasione simile.
25/02/2007 07:32
 
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Emanuela
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Io vi parlo da persona che si è avvicinata a questo hobby da meno di un anno e che ha visto quattro fiere in tutto, quindi direi che faccio parte di quel campione di "persone che si vogliono avvicinare a questo hobby" che più volte è saltato fuori dai vostri discorsi...
E' assolutamente necessario che i soggetti siano a giudizio perchè uno sprovveduto come me non può giudicare bene soggetti per cui vale la pena di acquistare e spesso purtroppo non ci si fida delle parole degli allevatori. Il risultato è che si vorrebbe comprare ma si torna a mani vuote.
Però è vero anche tutto quello che avete scritto fino ad ora e quindi io farei così: una parte di soggetti (i migliori) a giudizio con tanto di gara, catalogo (assolutamente indispensabile anche perchè non è detto che un soggetto a giudizio e particolarmente bello che magari non è stato venduto per scelta, non sia in vendita più avanti in quanto ormai vecchiotto per le gare... io ad esempio lo comprerei!), ecc... e per i soci FIAV la possibilità di portare soggetti non proprio perfetti dal punto di vista dello standard, ma comunque sani e tenuti bene, a cui venga comunque appeso una sorta di giudizio sul soggetto, ma fuori concorso, giusto per tutelare il consumatore e far capire all'allevatore che difetti ha quel soggetto e su cosa bisogna lavorare. Il fatto che si sappia che quei soggetti non sono puri o perfetti dovrebbe far si che l'allevatore non si vergogni di portarli ad una gara, e dare la possibilità a chi come me è all'inizio, da una parte, di non spendere un capitale e dall'altra di fare un allevamento serio e consapevole...
25/02/2007 18:16
 
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cook
[Non Registrato]
pratica e teoria
caro Max
Non è facile dare una risposta completa sarebbe un discorso lungo………….
Su molti punti concordo con Paolo.
Certo, d’impulso tutti saremmo portati a dire che la forma migliore è quella classica, a volte noiosa, ma, con un bel catalogo, e giudizi chiari, che ci consentano di capire come orientare la selezione.
Ma nessuno ha pensato a quanto lavoro ci sia da fare per organizzare queste mostre ?con tutto quello che c’è da fare, gli organizzatori si trovano, a dover anche gestire la vendita di un sacco di animali, anche 500 o 600 !! Con un conseguente enorme lavoro di segreteria.
E in ogni associazione a “tirare il carro” sono sempre i soliti volenterosi, che passano tutto il tempo della mostra a compilare ricevute, e far conti, per gli altri, senza neppure godersi la manifestazione……………Questo non mi pare giusto.

Per me le manifestazioni, ideali sono quelle, con una parte di animali a giudizio e una dedicata al libero scambio,.
In questo modo ci sono, i giudizi, il catalogo e la manifestazione è “formativa”e gratificante per pubblico e allevatori.
Ma al contempo, si sgrava la segreteria, del grosso lavoro di cessione degli animali.
Chi ha animali in esubero, ha la possibilità di cederli direttamente, e chi compra può anche vedere in faccia chi li ha allevati, e magari ricevere qualche suggerimento, e perché no fare amicizia, .
Il motore delle mostre sono la passione verso gli animali, e la voglia di conoscerli meglio, anche scambiandosi le reciproche esperienze.

A mio parere pur che, fatte nel rispetto degli animali e dei visitatori, ben vengano tutte le manifestazioni, a giudizio e non.
Anche le semplici rassegne a vendere, semplice e informali !
danno la possibilità di trovare con facilità, gli animali che si cercano o che ( inevitabilmente), si devono cedere perché in soprannumero, direttamente tra allevatori ITALIANI. Non tutti possono andare all’ estero.
In Italia , l’ alternativa sono i commercianti………

Mi lasciano di stucco, quelli che prima, snobbano,le manifestazioni non a giudizio, e poi corrono a Straubing !!!!! e in fine colmo dei colmi !!......... si accalcano in rete, per comprare uova dalla GERMANIA, di cui non hanno neppure visto i riproduttori !!!!!!!!!!
(non me ne vogliano per carità, ………….)
p.s.
Paolo, volendo mi pare che già ora dal n° dell’anello si può rintracciare l’allevatore

cook
25/02/2007 20:42
 
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Omero
[Non Registrato]
Per rispondere alla domanda dico “Mostre a giudizio”, senza giudizio non c’è competizione. Ma per fare migliorare la qualità generale dell’avicoltura hobbistica credo non basti. In merito se ne parlava con Paolo una settimana addietro, devo dire che tutto sommato si suonasse la stessa musica anche se con diversa sensibilità, o per meglio dire facciamo la stessa diagnosi ma non condividiamo in tutto la terapia. Le mie idee che non pretendo siano la base concettuale per un programma di riforme, ne sono tanto ingenuo da credere che non ve ne siano di migliori, si articolano in sei punti. – Iscrizione – Formazione – Qualificazione – Gare – Mercato – Risorse economiche.

Iscrizione - Assegnare a ogni associato un numero di matricola o codice.

Formazione – Metterle a disposizione il materiale didattico necessario alla sua formazione come allevatore “in purezza” di razze da destinare al circuito sportivo – Metterle a disposizione i libri degli standard aggiornandoli tempestivamente a mezzo di schede a strappo da inserire nella rivista “AvicolturaAvicoltura” – Unitamente alla rivista AvicolturaAvicoltura dovrebbero essere pubblicate delle dispense dove si insegni in modo semplice e chiaro i vari metodi di selezione, Outbreeding, Losebreeding, Linebreeding, ecc, ecc, in sostanza tutto quanto uno deve conoscere per rendersi conto di cosa sta facendo e nello stesso tempo acquisire le capacità di selezionare i propri animali in, prima scelta, seconda scelta e scarto, evitando così gli svarioni del fai da te.
Come ora, le spese sarebbero a carico dell’associato.

Qualificazione – Dividere gli allevatori in tre categorie – Prima – Seconda – Terza – Per il passaggio da una categoria all’altra dovranno essere superati dei parametri stabiliti dalla Federazione; tenuto conto della qualità degli animali presentati in un lasso di tempo. In questo modo gli allevatori ottengano maggiore prestigio e anche un buon ritorno economico.

Gare – Ogni allevatore può presentare quanti animali desidera divisi a suo giudizio in prima scelta,(E,D,MB) e seconda scelta, (B,S) Il giudizio provvederà a promuovere o declassare gli animali. Organizzare la separazione non dovrebbe essere costoso né complicato.

Mercato – Scarti - l’allevatore s’impegna a metterli sul mercato privi di anello.
Seconda scelta – l’allevatore li può mettere in vendita al prezzo di mercato determinato dalla domanda e offerta.
Prima scelta – considerato i costi di produzione per questi animali li metterei all’asta partendo da un prezzo base determinato dal comitato organizzativo.
Nell’organizzare la mostra si dovrà tener conto del tempo necessario per l’asta.

Risorse economiche – Questi sono cavoli amari. Organizzare una mostra costa assai e non è facile trovare dei finanziatori. Per poter aumentare le manifestazioni necessariamente occorre un contributo da parte della Federazione oppure di qualche ente pubblico. Per la verità non sono informato se oggi esista qualcosa del genere. Quando mi sono trovato in mezzo non ne ho sentito mai parlare

Vi ho detto come la penso, ora ditemi come la pensate voi.


26/02/2007 07:59
 
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Ciao,leggendo i vostri commenti mi sembra di capire che nn ci sono nel complesso grosse divergenze di idee.Con qualche sfumatura,ma la direzione nella quale la maggior parte di voi mi sembra indirizzata è quella della mostra con giudizio e poi un libero mercato dove i soggetti con piccole imperfezioni si possono vendere(nn quelli da pentola).Per nn essere ripetitivo direi che condivido in pieno il pensiero di cook.
Riguardo all'anello ho un amico che dopo aver comprato gli anelli li incide con il proprio nome,l'idea nn mi dispiace,diventa un pollo d'autore,il riconoscimento è immediato anche se volendo si può risalire dal numero all'allevatore.Capisco che per chi ne compra molti potrebbe essere un lavorone,però è anche un mezzo di pubblicità.
Da tenere in considerazione. [SM=g27988]
Vi saluto,gente!!!
26/02/2007 13:02
 
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Sime
[Non Registrato]
Io sono dell' idea per le mostre miste (non per da attuare nei campionati italiani comunque che devono rimanere solo a giudizio) a patto che gli spazi siano DIVISI fisicamente . Mi è capitato di passare a novembre a Reggio Emilia e non capivo bene quale fossero gli animali a giudizio e quelli del mercato...soprattutto della zona delle oche,anatre,ecc nei recinti degli animali a giudizio ce ne erano tutt' altri...questo genera confusione...Altra cosa che ho notato nelle manifestazioni è il non rispetto dei regolamentri mostra..se nel regolamento mostra vi è la regola di non sgabbiare gli animali venduti prima di una determinata ora di un determinato giorno...io visitatore e possibile acquirente che vado a visitare la mostra e mi organizzo per visitarla in base al regolamento pubblicato non posso trovarmi davanti una miriade di gabbie vuote...questo vuol dire che ce ne freghiamo della didattica e si pensa solo ai soldi...sono dell' idea che per gli animali a giudizio la vendita debba avvenire tramite asta...cosi innanzitutto si concentrerebbe il lavoro della segreteria in un tempo limitato e non di tutta la manifestazione e soprattutto si darebbe l' opportunità di acquistare l' animale che interessa anche a chi arriva per ultimo e non il primo o ancorpeggio ancor prima che venga ingabbiato...
26/02/2007 21:36
 
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Utente Senior
Non ho letto tutte le risposte x cui mi scuso subito se dovessi ripetere vostre parole...
Cmq...a mio avviso è importantissimo fare distinzioni di animali a giudizio e non a giudizio,nonostante abbia criticato,e abbia sentito molte critiche circa i valutatori sono comunque dell'idea che i giudizi devono essere IL PIU' SEVERI POSSIBILE e cercare di trovare sempre il pelo nell'uovo...cercando però di non SCORAGGIARE gli espositori,ma STIMOLARLI ad intensificare e migliorare la selezione...
Sarebbe utile e bello nelle vicinanze di ogni razza,mettere una stampa illustrativa,con foto a colori che indichi lo standard di razza,in modo tale che anche il visitatore possa raffrontare anche in maniera sbrigativa,quanto riportato e l'animale che si trova di fronte...
Poi,cartellini con qualche commento in più...(spesso striminziti),e,non sò se già è così valutatori specializzati x gruppi di razze...
Quest'ultimo punto lo vedo davvero importantissimo!!!
27/02/2007 09:08
 
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Ombretta
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Anche io sono d'accordo che ci devono essere mostre a giudizio (un po' come succede con i cani) sia per gli allevatori che per il principiante che può così capire quale è il soggetto più aderente allo standard, ma come alcuni propongono, ci deve anche essere la vendita di quei soggetti che pur non da esposizione, siano cmq caratteristici. La proposta della promozione in una classe superiore man mano che si raggiungono certi standard non mi sembra male... così chi è interessato può aspirare al massimo, chi invece aspira solo ad avere un polletto carino che razzola in giardino (come me!) si può accontentare anche di un soggetto meno perfetto. Io ho iniziato con i cani così (come tanti allevatori di oggi): il primo soggetto era abbastanza in tipo con la razza, poi, in seguito, mi è venuto il desiderio di cimentarmi nelle esposizioni e nell'allevamento e sono andata in cerca del soggetto più valido.. Penso che questo tipo di ragionamento si è verificato in quasi tutti quelli che hanno preso il loro primo cane senza cognizione e poi sono diventati, con gli anni! allevatori famosi.
27/02/2007 14:59
 
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Ciao a tutti innanzitutto!
L'argomento è molto interessante e di grande attualità, visto che voci di popolo dicono che forse quest'anno manco ci saranno i campionati italiani. Io dico che innanzitutto è un dovere di noi associazioni far si che questo non accada, e voi direte ma chi se lo prende l'impegno? E io Vi dico che ci dovremmo impegnare tutti. Prendiamo ad esempio la Germania, (tanto per cambiare), credo che il problema non sussista proprio, ci sono talmente tanti allevatori.... Poi è inutile dire che ci si accalca nella rete a comperare uova in Germania, e in Italia dove si trovano? Abbiamo purtroppo ancora una cultura molto arretrata di cosa significa allevare bene, e selezionare bene. A mio giudizio le mostre dovrebbero essere tutte con cartellino e giudizio e aggiungo pure che mi stanno bene i mercati ma organizzati dalla federazione, se è possibile, dove si vendono animali che hanno l'anello e che sono stati giudicati con un punteggio minimo da stabilire. Ci vogliono regole per far si che ci sia un miglioramento della qualità in Italia. I mercati come quello di Reggio sono poco utili al miglioramento della qualità degli animali, avete visto tutti lo stato in cui erano? Non si può andare a vendere a un mercato gli animali che non vuoi tenere perchè difettosi. Credo che finchè non si raggiunge un tipo di mentalità saremo sempre fanalino di coda. I giudizi sono troppo importanti, sia per migliorarsi per pura ambizione personale (che ci vuole) sia per imparare cose nuove. Io sono un'allevatore che può dire di non sapere quasi nulla, ma quel poco che so l'ho imparato leggendo e parlando con i nostri giudici.
27/02/2007 21:37
 
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sebright
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Sono perfettamente daccordo con tè!!! [SM=g27988]
28/02/2007 09:38
 
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Sime
[Non Registrato]
Perchè dici che i campionati italiani non si faranno?
28/02/2007 10:20
 
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I campionati italiani vengono organizzati da una qualsiasi associazione, per ora le voci di popolo dicono che nessuno si è fatto avanti per organizzare. E siccome è vero che dovrebbero svolgersi in novembre, ma siccome non sono cosa da niente, bisognerebbe cominciare a muoversi ora. Sicchè se entro breve tempo non si fa avanti nessuna associazione, poi non ci sarà più il tempo materiale per organizzare. E sarà un'altro passo indietro.
28/02/2007 10:42
 
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Sime
[Non Registrato]
Ma le voci di popolo chi sarebbero? Mi pare che doveva esserci in questi giorni l' assemblea generale con discussione anche in merito all' organizzazione dei campionati italiani...sempre che non mi sbagli...
28/02/2007 16:08
 
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Max Fiav
[Non Registrato]
I vostri interventi sono tutti molto interessanti, grazie per avermi fatto sapere come la pensate :-). Due mi sembrano i punti fondamentali: tutti siete favorevoli a mostre con giudizio (fortunatamente :-)); mentre, date alternative diverse per un eventuale formula che aiuti a procurarsi animali. Io ho sempre sostenuto che il sale della nostra attività deve essere la 'competizione a giudizio', il resto è tutto relativo e viene dopo. Si partecipa per gareggiare, eventualmente per vincere, per confrontarsi e confrontare la nostra fatica allevatoriale e per avere delle indicazioni dal giudice per meglio continuare la nostra selezione. Quindi l'ottimale è partecipare con la nostra produzione migliore, che in genere non si vende ma si riporta a casa e si utlizza per la riproduzione, allo stesso modo si devrebbe portare in mostra la nostra seconda scelta, quei soggetti che meritano una valutazione, che molto probabilmente presentano qualche difetto in più ma che possono essere tranquillamente venduti. Gli scarti di allevamento NON SI FANNO ENTRARE nel circuito federale, né con, né senza anello, né in mostra né in mercati. Gli scarti si mettono in pentola o si regalano alla contadina vicina di casa per incrementare il suo pollaio di bastardini. Forse è vero che in Italia non è facile procurarsi dei soggetti ma comunque, come molti di voi sapranno, in Germania non sono in vendità più del 10/15% degli animali esposti, in Olanda e Svizzera forse ancora meno, in Italia escluso al Campionato Italiano dove una parte degli animali (fortunatamente dico io!!) non sono in vendita, all'ultima edizione circa il 50%, nelle altre mostre nazionali e non , sono in vendita circa il 90% degli animali esposti. Infatti io ho sempre sostenuto che nel nostro Paese non si partecipa alle esposizioni per i motivi che ho elencato sopra ma quasi esclusivamente per vendere, e le percentuali che ho riportato ne sono la riprova. L'utilità dei mercati, tipo Avincontro di Reggio Emilia, sinceramente non la capisco. Già è difficile cominciare ad allevare scegliendo bei soggetti, figurarsi gli scarti degli scarti che si trovano a queste manifestazioni. Molti di voi sono agli inizi, a me sono state riportate solo ed esclusivamente delusioni da questi soggetti, e non ho mai ritrovato in mostra negli anni successivi dei soggetti validi che derivassero da animali presi in queste manifestazioni, non solo in Italia ma anche all'estero. In una mostra a giudizio almeno se uno compra un 'Insufficiente' sà cosa compra, liberissimo poi di acquistarlo, ma in questi mercati spesso crede di prendere soggetti decenti e invece...
Inoltre, mentre se uno compra un gruppetto di riproduttori in un mercato in Germania può sperare, anche se di qualità non eccelsa, che derivino da un ceppo buono e quindi con caratteri che anche se non si evidenziano troppo negli animali acquistati, si può sperare che alberghino nel patrimonio genetico e che quindi nella discendenza si ritrovi qualcosa di buono, in Italia ceppi ben fissati ce ne sono veramente pochi e quindi sperare in questo tipo di fortuna direi che è pura illusione. I miei animali, sono stati tutti acquistati all'estero, difficilmente direttamente in mostra ma direttamente dall'allevatore dopo attento e scrupoloso esame degli animali esposti negli anni nelle varie nazionali, dopo aver ben studiato i cataloghi, visto i predicati e premi conseguiti e soprattutto se il ceppo mi piaceva. Ho trovato sempre gente disponibilissima che mi ha ceduto degli ottimi soggetti o andando direttamente in allevamento oppure facendomeli portare fuori mostra e non ho mai speso le cifre esorbitanti richieste dai cataloghi stranieri. Stesso procedimento in genere ho utilizzato in Italia per i canarini Gloster che allevo da tanti anni. Gli ottimi risultati conseguiti sia in ornitologia, che con i cani o i cavalli o altro, molti di voi mi insegnano, non servono per vendere ai mercati, ma a farsi un buon nome, crearsi un buon ceppo, poi gli acquirenti ti telefonano a casa. Non vedo perchè questo non debba avvenire anche in avicoltura (cosa che già succede da sempre in Germania). Comunque capisco che non tutti possono andare ad acquistare all''estero e molti dei vostri suggerimenti per cercare di migliore il settore: 'mostra mercato' cercherò di valutarli al meglio, ne riparliamo presto e comunque me ne farò portavoce alle riunioni del Consiglio Direttivo federale anche se le mostre non le organizza la Federazione (escluso il Campionato Italiano dove di mercati non se ne parla!!) ma le varie Associazioni.
Finisco con alcune precisazioni : il giudice non sa di chi sono gli animali che giudica, il catalogo viene distribuito dopo; attraverso il numero di anello è possibile risalire all'allevatore; per il momento è vero: nessuna Associazione ha richiesto l'organizzazione del Campionato Italiano 2007, speriamo bene!!. Ora devo andare a lavorare, ci risentiamo presto per studiare insieme metodi per trovare alle mostre animali a buon prezzo e di buona qualità... beata innocenza!! eheheh Marco
28/02/2007 22:38
 
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Marco,sono pienamente daccordo con quanto scrivi...
Lo spirito della mostra è quello di gareggiare e puntare SEMPRE alla vittoria...con questa grinta si ottengono i risultati.....
Son sicuro che se tutti la pensassero così,animali brutti ai campionati non ce ne sarebbero,in quanto io allevatore li vedo bene i miei animali,e se non li reputo vincenti evito di esporli...evitando così brutte figure e cattiva pubblicità...
Daccordissimo sul fatto di riportarsi a casa gli animali!!!Cavoli,espongo la prima scelta...i miei capi più belli...ovvio che poi li riporto a casa x la selezione!!!
Concordo sul fatto che molti portano a giudizio tanti capi appunto x vendere...ecco,questo non è lo spirito giusto x affrontare una GARA dove bisogna aspirare alla VITTORIA,e non a tornare a casa con gabbie vuote e borsello pieno [SM=g27988]
I miei animali sono andati in esposizioni diverse volte(delegati ad altri allevatori),mai in Italia sin'ora,ed ho sempre ottenuto ottimi piazzamenti...
Pur non essendomi mai fatto vedere quì in Italia ho molti contatti di clienti che ogni anno con la stessa puntualità mi chiamano x comprare i miei animali...
Ebbene,vengono da mè,se li guardano,li scelgono,e poi tornano a casa...vi assicuro che è molto gratificante avere clienti che si fanno "vasche" apposta da Austria,Germania,Svizzera,ecc...x comprare 4 galline...mi soddisfa davvero molto!!!
Fiere e mercati???Mah...rimango scettico...o meglio,se voglio comprare un animale con gli attributi lo vado a scegliere di persona a casa dell'allevatore!!!Ho sempre fatto così x Avicoli,Cani,Pesci e Rettili,continuerò a farlo!!! [SM=g27988]
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