differenze

Sì, penso che su questo punto si sia tutti d'accordo.
Credo di aver sempre fatto capire, nei miei articoli, che quello che io intendo per avicoltura è il mantenimento delle caratteristiche fenotipiche e genotipiche di tutte le razze. Più facile è mantenere le prime, meno le seconde. Spesso per creare soggetti con fenotipo diverso - ad esempio una nuova colorazione - immancabilmente si viene ad alterare il genotipo. Si raggiungerà lo scopo prefisso, ma alcune caratteristiche importanti saranno perse per sempre.
Purtroppo, troppo spesso, allevatori preferiscono caratteristiche fenotipiche diverse anche da quelle richieste dallo standard di razza, questi cambiamenti a volte vengono assecondati dai giudici e si arriva ad avere, per la stessa razza, caratteristiche morfologiche diverse, addirittura fra le diverse colorazioni.
Capisco assecondare l'evoluzione, ma quella derivata da cause naturali e non da una forzata selezione.
Con questo sistema convergerebbero gli scopi di tutti quelli che lavorano per il bene dell'avicoltura.
Nel mio lavoro di giudice, pur valutando sulla base dello standard ufficiale,cerco sempre di premiare quelle caratteristiche naturali che ritengo maggiormente importanti per una determinata razza e, come presidente del CTS, di farle accettare e mantenere, ovviamente nei limiti che mi sono concessi.
Fabri