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Come lavorano i selezionatori di una razza

Ultimo Aggiornamento: 05/06/2009 10:38
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29/04/2009 09:57
 
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Per chi fosse agli inizi della selezione di una razza vi spiego cosa fanno generalmente i selezionatori:

1° non rinsanguano i propri ceppi ogni anno ma lavorano in consanguineità più o meno marcata (padre-figlio o fratello-sorella)

questo perchè hanno lo scopo di fissare caratteri di pregio e eliminare caratteri di difetto, è impensabile scombinare ogni anno il lavoro fatto con ceppi di cui non si conoscono pregi e difetti.I selezionatori per tagliare la consanguineità formano al momento dell'acquisto dei primi riproduttori 2 o più linee della stessa varietà su cui lavorano parallelamente e che incrociano al momento opportuno, generalmente dopo 2-3 anni di lavoro se il ceppo di partenza non è già discretamente consanguineo.In questo modo hanno il tempo di migliorare i caratteri delle varie linee, di farli sposare con il gusto personale e di sapere, quindi, cosa andranno ad introdurre nella linea da rinsanguare.Introducono talvolta linee anche di altri allevatori ma esclusivamente se li conoscono e se hanno noto il loro lavoro selettivo, rimarrà, però, comunque quel minimo imprinting del loro gusto personale.

2° quando ogni anno riproducono non si tolgono mai dei vecchi riproduttori per 2 semplici motivi, il primo è che il più bel maschio o femmina dei nuovi nati potrebbe venire cmq meno bello del genitore, l'altro motivo è perchè in un futuro potrebbe servire per tagliare la consanguineità..infatti accoppiando padre con figli la consanguineità risulta meno marcata rispetto ad accoppiare fratello-sorella
[Modificato da Rachele1 29/04/2009 10:14]
29/04/2009 10:54
 
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Scusa Rachele!
Qui nessuno mette in dubbio la tua preparazione e la tua abilità di allevatrice ma non capisco come si può far sposare il gusto personale e di sapere con la selzione di una razza che a mio avviso dovrebbe fare riferimento il più fedelmente possibile ad uno standard. Allevare seguendo il propio gusto personale poterebbe inevitabilmente ad avere tipi diversi di ogni razza e colorazione e non avrebbero senso nemmeno le mostre che sempre secondo il mio modesto parere hanno come scopo principale quello di dare a tutti gli allevatori un indirizzo comune e un obbiettivo finale da perseguire.
29/04/2009 12:28
 
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Re:
(Nunzio44), 29/04/2009 10.54:

Scusa Rachele!
Qui nessuno mette in dubbio la tua preparazione e la tua abilità di allevatrice ma non capisco come si può far sposare il gusto personale e di sapere con la selzione di una razza che a mio avviso dovrebbe fare riferimento il più fedelmente possibile ad uno standard. Allevare seguendo il propio gusto personale poterebbe inevitabilmente ad avere tipi diversi di ogni razza e colorazione e non avrebbero senso nemmeno le mostre che sempre secondo il mio modesto parere hanno come scopo principale quello di dare a tutti gli allevatori un indirizzo comune e un obbiettivo finale da perseguire.



Se ti leggi la storia di tutte le razze capisci che o si è selezionati per la produzione o per il gusto personale, non capisco perchè se si è fatto in passato non lo si possa fare anche ora.

Tutt'altro discorso per razze già selezionate per le quali si deve partecipare a mostre a giudizio, esse vanno selezionate secondo canoni comuni, lo standard, per avere una scala di giudizio uniformata.





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29/04/2009 13:11
 
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Re: Re:
dicos0, 29/04/2009 12.28:



Se ti leggi la storia di tutte le razze capisci che o si è selezionati per la produzione o per il gusto personale, non capisco perchè se si è fatto in passato non lo si possa fare anche ora.

Tutt'altro discorso per razze già selezionate per le quali si deve partecipare a mostre a giudizio, esse vanno selezionate secondo canoni comuni, lo standard, per avere una scala di giudizio uniformata.







Saresti cosi gentile da farmi un elenco delle razze che devono essere allevate seguendo il proprio gusto personale?
29/04/2009 14:54
 
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Ovviamente parlo di selezionatori intelligenti che nn stravolgono le caratteristiche della razza e che si attengono allo standard..ogni selezionatore lavora e deve lavorare con un gusto personale sposato con lo standard..nn è un caso che molti allevatori preferiscano ceppi di uno piuttosto che di un'altro nonostante entrambi raggiungano buoni punteggi in una mostra a giudizio..ci sono quelle differenze di selezione più o meno lievi che ringraziamo esistano..nn vedo il motivo per cui molti preferiscano andare in germania, in olanda, piuttosto che in belgio a prendere certe razze.

Se andiamo indietro nel tempo non penso le razze siano rimaste uguali eppure lo standard è rimasto lo stesso.. c'è stata da parte dei selezionatori una esaltazione di alcuni caratteri che hanno migliorato l'estetica, non parlo di stravolgimenti ma di spinte, a volte giuste, a volte meno ma forse sono più quelle giuste.

Se volete un esempio pratico ve lo dico: la moroseta è richiesta con le piume solo sul tarso e dito esterno (accettata qualche piuma sul dito centrale) e nn devono essere troppo abbondanti..a me piacciono ben calzate e sui ceppi tedeschi ce ne sono alcune che nascono addirittura con 2 pelucchi sul tarso esterno..io porto il tarso, dito esterno e talvolta dito centrale ad essere ben piumati e credo sia meglio se chi le compra quando le riproduce abbia una piuma in più che una zampa completamente scalzata come avviene in alcuni ceppi..questo intendo per gusto personale
Un'altro esempio la moroseta è sempre esistita senza barba, perchè alcuni selezionatori l'hanno creata con barba?E li ringrazio perchè altrimenti oggi nn l'avrei allevata!
[Modificato da Rachele1 29/04/2009 14:59]
29/04/2009 15:12
 
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Io sul gusto personale nella selezione continuo a dissentire e mi chiedo: Se anche i giudici giudicassero sendo i propri gusti?
29/04/2009 15:23
 
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Il giudice si deve attenere allo standard come il selezionatore ciò nn toglie che ci siano giudici con metri di giudizio leggermente diversi su alcune cose, per questo è importante il confronto selezionatore-giudice..ci sono alcuni giudizi dove contano relativamente ad esempio le creste delle moroseta, alcuni dove contano maggiormente..parlo in generale, anche all'estero

La mia domanda è se la moroseta deve essere sullo scalzato perchè quando vengono i principianti o i selezionatori nn gli piacciono con poche piume?A un certo punto ci sarà un motivo se si tende ad esaltare qualcosa..i tempi cambiano e con questi il senso comune che è quello che poi spesso arriva a fare aggiornare uno standard, non credo piacciano poi tanto le moroseta cinesi di una volta, questo nn significa aver cambiato una razza ma averla migliorata, è diverso..potrei fare riferimento anche alla padovana, se dobbiamo tornare indietro non è più accettabile quel ciuffo e con questo in una visione più ampia tutte quelle razze e colorazioni di selezione diversa dalla originale
[Modificato da Rachele1 29/04/2009 16:28]
29/04/2009 18:00
 
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...esiste un altro vantaggio, a mio modo di vedere, nel mantenere nelle selezioni dei singoli allevatori differenze dovute al gusto dell'allevatore stesso: e cioè il fatto che si ampia, sottilmente ma significativamente, la variabilità genetica della razza stessa.
è tramite anche il lavoro del singolo allevatore che si arriva ad avere delle nuove varietà di una data razza o di razze differenti: vedi rhode island e new hampshire, polverara e crèvecour, ecc...
insomma io non deminizzerei la selezione secondo un proprio gusto personale ABBINATA ad una selezione secondo standard: rappresenta una risorsa. certo trovo corretto che al momento di una cessione l'allevatore indichi all'acquirente proprio le differenze o particolari vie intraprese nella propria selezione.

Aggiungo un'altra cosa. l'unico allevatore che ho incontrato che è stato in grado di conservare un ceppo avicolo per oltre 50 anni lavorava sempre tenendo ad oltranza i propri migliori riproduttori: animali di 5, 10 e anche 15 anni non erano rari. Il grande vantaggio offerto da questo metodo è che si può così avere una generazione parentale pronta ad accoppiarsi con una F5, ad esempio, dando così prole che, se si è seguito un buon piano di riproduzione, risulterà inincrociata solo in minima parte. chiaramente stiamo parlando di selezione a pedigree, di inbreeding e linebreeding. L'altra opzione, invece, quella della selezione massale, rappresenta un buon sistema per chi vuole semplicemente mantenere vitale una popolazione o un ceppo di avicoli senza perdere le caratteristiche produttive di base. ovviamente in questo caso difficilmente si ottengono miglioramenti significativi rapidamente, ma il gruppo di riproduttori risulta certamente più vitale e più a lungo di tanti finemente selezionati.
ciao!
Andrea
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29/04/2009 19:54
 
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Sono molto d'accordo e poi come si dice il mondo è bello perchè è vario e grazie ai gusti personali ho potuto valutare fra più tipologie e quindi scegliere quella che più mi piaceva, selezione tedesca (massa più più pesante della media), selezione olandese (massa particolarmente piccola per la nana, troppo pesante per la grande), selezione americana (forma particolarmente rotondeggiante)..questo indica che nn c'è solo il gusto personale del singolo allevatore ma c'è n'è uno comune ed è proprio questo che aggiorna e modifica lo standard nel tempo..perchè ad esempio nn hanno mantenuto in germania la nostra livorno originale?Evidentemente il gusto di tanti allevatori è stato in quella direzione e noi l'abbiamo pure riconosciuta la livorno di selezione tedesca.
[Modificato da Rachele1 29/04/2009 19:59]
30/04/2009 11:41
 
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X RACHELE
Quoto al 100x100 quando dici che il mondo è bello perchè è vario ma a mio avviso se tu hai avuto la possibilità di scegliere tra selezione tedesca,selezione olandese o selezione americana non stà a confermare che è stata condotta un selezione seguendo i gusti personali dei vari allevatori ma bensì linee diverse di selezione dovute a standard diversi o alle loro diverse interpretazioni.
Se così non fosse tu avresti dovuto scegliere tra la selezione dell'allevatore Tizio dell'allevatore Caio o dell'allevatore Sembronio. Per la livorno vale sempre lo stesso discorso visto che anche il quel caso non è stato il gusto personale dei singoli allevatori ma una linea selettiva condivisa e perseguita da tutti gli allevatori tedeschi. Non posso nemmeno ignorare che nei soggetti provenienti da allevatori diversi si notino delle differenze dovute al fatto che tutti tendiamo a essere influenzati dai nostri gusti personali anche nella selezione ma fra dire che questo accade (e che anche queste piccole diversità possono essere utili alla razza che alleviamo) e sostenere che debbano esserci c'è una gran bella differenza.
X Andrea
Nemmeno io demonizzo la selezione secondo il proprio gusto personale anche perchè sono coscente che è sempre esistita, esiste ed esisterà sempre ma lo vedo come un aspetto della selezione che pultroppo o per fortuna esiste ma che non è certo da considerare un obiettivo da perseguire volutamente visto riusciamo a metterci del nostro anche lì dove non vorremmo metterlo.
Per quanto riguarda i diversi metodi di serlezione non posso che confermare quello che hai detto anche se io al momento sto allevando in maniera massiva che come metodo trovo poco selettivo e troppo dispersivo ma purtroppo i soggetti che ho al momento non sono di particolare preggio e non trovo conveniente far partire da loro una selezione a pedigree. Spero di cominciare quel tipo di selezione il prossimo anno scegliendo tra i nuovi nati o acquistando dei soggetti con i quali valga la pena cominciare.
Aggiungo che sicuramente anche io metterò del mio nei miei soggetti ma spero di farlo il meno possibile.
30/04/2009 12:41
 
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ciao Nunzio, anch'io al momento, per recuperare un vecchio ceppo avicolo di cui sono entrato in possesso, sto effettuando un mix tra selezione massale e linebreeding. certo io non ho ambizioni di fare mostre, per ora, ma solo di mantenere un'ampia variabilità genetica riducendo al minimo i "difetti" riconosciuti per questa razza.
ciò non vol dire però, a mio avviso, che si debba cercare di considerare come unico obbiettivo l'attinenza allo standard. mi spiego meglio: buona parte delle colorazioni delle varie razze conosciute non sono nate spontaneamente: sono frutto invece di incroci e selezioni dettate dal desiderio - personalissimo - di avere animali con determinate caratteristiche NON ANCORA contemplate dagli standard. Tra tanti esempi mi vengono in mente l'italiener dorata, la cocincina nana sparviero, le più recenti colorazioni della sebright, l'intera razza serama, ecc... Tutti questi animali hanno smesso di essere selezioni dettate dal gusto personale nel momento in cui è stato proposto per loro uno standard, e da quel momento sono state considerare razze o varietà riconosciute ed in standard. poi, alla fin fine, che qualcuno desideri seguire alla lettera lo standard o che voglia invece staccarsene in qualche punto... a veder bene, lo fa sempre per desiderio personale. ecco, io la penso così... ciao!
Andrea
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30/04/2009 13:56
 
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Ciao Nunzio, è normale che ogni allevatore degno del suo nome produca dei soggetti in Standard, ma che differiscono dalla media della popolazione per alcuni tratti psico-fisici. Si chiama CREAZIONE DI UNA LINEA DI SANGUE, ed è alla base del miglioramento genetico.

X Rachele: come hai scritto, senza il mantenimento dei riproduttori anziani è difficile allevare rimanendo all'interno di una linea di sangue per lungo tempo... i riproduttori anziani sono sempre i migliori!!!!

x Andrea: quel tuo amico allevatore la sa lunga!!!!

saluti



30/04/2009 15:02
 
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X Andrea
Non capisco se tu mi dai inconsapevolmene raggione o se continuo a scrivere senza riuscire a rendere comprensibile quello che sostanzialmente sostengo. Provo ad essere più chiaro. Innanzitutto cominciamo col sottolineare la distinzione che io faccio tra il selezionare una razza che come tale è riconosciuta e ha un suo standard e selezionare soggetti seguendo il proprio gusto personale.
Per le razze riconosciute e per le quali esiste uno standard io sostengo che sia giusto attenersi ad esso e ottenere o quanto meno perseguire il disegno del soggetto ideale in esso descritto.
Per la selezione dettata dai propri gusti il discorso cambia radicalmente. Nessuno si sognerebbe di demonizzare chi si cimenta nel tentativo di selezionare una razza o una colorazione ma dal momento in cui per questa esiste uno standard bisognerebbe seguirlo (senpre secondo il mio modo di vedere) come del resto a dir tuo è stato fatto per la serama,per l'italianer dorata, per la cocincina nana sparviero ecc...
Spero di essere riuscito ad esprimermi sufficientemente bene da rendere comprensibile il mio punto di vista anche se per me l'italiano e solo la seconda lingua e tento di scrivere traducendo dalla mia lingua madre( il catanese dei quartieri).
30/04/2009 15:26
 
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Nunzio nn parlo di selezionare una razza a casaccio seguendo solo il proprio gusto personale..ma di selezionare una razza attenendosi ad uno standard sposato con il gusto personale..sono 2 cose che devono andare parallele.Te le immagini tutte le moroseta del mondo identiche come le scatolette dei pelati cirio?C'è chi da più importanza alla forma, chi alle creste e così via, o chi fa delle leggere variazioni in modo intelligente ovvero migliorative e non distruttive.Questo è un bene, io ad esempio sono fissata con la cresta corretta (questo è un carattere richiesto da standard) ma non ci vedo niente di male se oltre a questo voglio dei tarsi ben impiumati (carattere a mio parere migliorativo in una varietà come quella con barba dove tipicamente il piumaggio deve essere più abbondante in generale e quindi secondo me anche sui tarsi).
Le selezioni come l'olandese, l'americana, piuttosto che la tedesca è vero che riguardano non un singolo gusto ma un gusto di massa ma la massa è composta dai singoli selezionatori..se un giorno in italia ci saranno 100 selezionatori di moroseta che per la bellezza della razza vorranno l'impiumatura fino al dito centrale, inevitabilemente lo standard si dovrà adeguare.Cioè non si può rifiutare il gusto di una massa, vedi la germania che ha voluto l'Italiener senza mantenere l'originale livorno.Dell'Italiener in Italia nn esisteva uno standard eppure abbiamo riconosciuto il gusto di una massa di allevatori stranieri di una razza nostra
30/04/2009 15:52
 
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Ho aperto un nuovo topic sulla cartella "genetica dei caratteri" riguardo "Inbreeding e Linebreeding", spero possa essere d'aiuto a tutti voi.
[Modificato da Luckychecco 30/04/2009 15:55]
30/04/2009 16:11
 
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X Daniele
Che un allevatore debba avere come obbiettivo primario quello di produrre soggetti in standard è precisamente ciò che sto cercando di dire.
Che sostanzialmente ogni allevatore seleziona nel modo che ritiene più giusto dando più peso a determinate caratteristiche psico-fisiche e un pò meno ad altre creando così più o meno consapevolmente diverse linee di sangue è normale, è da sempre stato così e lo ritengo un grosso vantaggio per gli allevatori e per gli animali.
Anche la nascita delle diverse linee di sangue però deve sempre e comunque muoversi nelle righe dello standard ed andare a valorizzare ed esaltare determinate caratteristiche già nel bagaglio della razza allevata .
Dicendo questo non ritengo di avere un modo eretico di vedere le cose.
30/04/2009 16:11
 
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ciao Nunzio, probabilmente invece sono io che non mi spiego bene.
esisteva la cocincina nana nera e aveva il suo standard. Per passione e per seguire i propri... gusti estetici, un allevatore ha immesso il carattere della barratura. le prime cocincine nane barrate NON erano animali che seguivano lo standard di allora, che NON prevedeva questa colorazione. sono nate semplicemente dalla volontà di qualcuno di vedersi in pollaio delle cocincina nane barrate. In seguito ne è stato richiesto il riconoscimento e solo dopo di esso è esistito uno standard indicativo per questa colorazione. Se, come dici, ci si fosse attenuti allo standard preesistente, nessuno avrebbe dovuto selezionare le cocincina barrate. o le brahama nane. o l'italiener dorata. quello che voglio dire è che le colorazioni, le varietà e le razze per cui, anno dopo anno, vediamo richiesto il riconoscimento, non sono quasi mai frutto del lavoro di gruppi di allevatori, nè tantomeno di norma nascono per caso, ma quasi sempre derivano dallo spirito di iniziativa del singolo allevatore che che partendo dal proprio gusto personale e dai propri soggetti, oltre che da uno standard preesistente, li modifica al punto da ottenere qualcosa che non esisteva prima. spero di essermi spiegato meglio. ciao!
[Modificato da Andrea Mangoni 30/04/2009 16:16]
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30/04/2009 16:24
 
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...per Daniele: sì, il mio amico la sa lunga... ha almeno 65 anni di quella che si chiama "pratica". E' una specie di "patrimonio avicolo vivente", di quel tipo che oramai non si trova più, purtroppo, in giro.
[Modificato da Andrea Mangoni 30/04/2009 16:24]
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30/04/2009 17:02
 
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Re:
Andrea Mangoni, 30/04/2009 16.11:

ciao Nunzio, probabilmente invece sono io che non mi spiego bene.
esisteva la cocincina nana nera e aveva il suo standard. Per passione e per seguire i propri... gusti estetici, un allevatore ha immesso il carattere della barratura. le prime cocincine nane barrate NON erano animali che seguivano lo standard di allora, che NON prevedeva questa colorazione. sono nate semplicemente dalla volontà di qualcuno di vedersi in pollaio delle cocincina nane barrate. In seguito ne è stato richiesto il riconoscimento e solo dopo di esso è esistito uno standard indicativo per questa colorazione. Se, come dici, ci si fosse attenuti allo standard preesistente, nessuno avrebbe dovuto selezionare le cocincina barrate. o le brahama nane. o l'italiener dorata. quello che voglio dire è che le colorazioni, le varietà e le razze per cui, anno dopo anno, vediamo richiesto il riconoscimento, non sono quasi mai frutto del lavoro di gruppi di allevatori, nè tantomeno di norma nascono per caso, ma quasi sempre derivano dallo spirito di iniziativa del singolo allevatore che che partendo dal proprio gusto personale e dai propri soggetti, oltre che da uno standard preesistente, li modifica al punto da ottenere qualcosa che non esisteva prima. spero di essermi spiegato meglio. ciao!



NOOOOOOOOO!!!!!!! [SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364] MI SENTO INCOMPRESO ED INFELICE!!
30/04/2009 17:12
 
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Re:
Rachele1, 30/04/2009 15.26:

Nunzio nn parlo di selezionare una razza a casaccio seguendo solo il proprio gusto personale..ma di selezionare una razza attenendosi ad uno standard sposato con il gusto personale..sono 2 cose che devono andare parallele.Te le immagini tutte le moroseta del mondo identiche come le scatolette dei pelati cirio?C'è chi da più importanza alla forma, chi alle creste e così via, o chi fa delle leggere variazioni in modo intelligente ovvero migliorative e non distruttive.Questo è un bene, io ad esempio sono fissata con la cresta corretta (questo è un carattere richiesto da standard) ma non ci vedo niente di male se oltre a questo voglio dei tarsi ben impiumati (carattere a mio parere migliorativo in una varietà come quella con barba dove tipicamente il piumaggio deve essere più abbondante in generale e quindi secondo me anche sui tarsi).
Le selezioni come l'olandese, l'americana, piuttosto che la tedesca è vero che riguardano non un singolo gusto ma un gusto di massa ma la massa è composta dai singoli selezionatori..se un giorno in italia ci saranno 100 selezionatori di moroseta che per la bellezza della razza vorranno l'impiumatura fino al dito centrale, inevitabilemente lo standard si dovrà adeguare.Cioè non si può rifiutare il gusto di una massa, vedi la germania che ha voluto l'Italiener senza mantenere l'originale livorno.Dell'Italiener in Italia nn esisteva uno standard eppure abbiamo riconosciuto il gusto di una massa di allevatori stranieri di una razza nostra



Dal tuo primo post si capiva ( o forse solo io ho capito) che tu ritenessi giusto che ogni singolo allevatore potesse allevare facendo sposare insieme il propio gusto personale con il sapere e nulla era stato detto a riguardo di una linea selettiva condivisa da più allevatori e sostenuta dagli organi preposti.
30/04/2009 19:38
 
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...sono io che mi sento incompreso e infelice, se non riesco a farmi capire!!
Andrea
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07/05/2009 16:43
 
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Scusate se ritorno a questo post ma nn avevo risp..la linea selettiva può essere condivisa da 1 o da più allevatori, che siano pochi o tanti non cambia, il gusto personale (non sempre) ma alle volte si è un bene prezioso.
Se si può schematizzare ci sono 3 tipi di lavoro
Lavoro che rientra nello standard (ad esempio se un occhio è richiesto da marrone a nero, c'è chi lavora per un colore esclusivamente nero)

lavoro che differisce leggermente dallo standard (è il lavoro che non sconvolge le caratteristiche base della razza)

lavoro fuori standard (che permette la creazione di nuove razze e nuove colorazioni)

se tutto è fatto con costanza, con un progetto a monte, e al fine migliorativo o a livello estetico, o a livello attitudinale o ad altri livelli penso sia un bene prezioso che deve essere sempre presente nelle varie selezioni
08/05/2009 09:46
 
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Questa puntualizazione mi ci voleva.
Io sono pienamente d'accordo col primo punto.
( che considero un modo di allevare comunque in standard) .
Condivido anche il terzo punto che ritengo sia l'unico modo che abbiamo a disposizione per la creazione di nuove razze e colorazioni e dove ritengo giusto che si operi seguendo anche il proprio gusto personale (ma lo considero anche l'unico caso nel quale si può lasciare spazio ai propri gusti). Quello che continuo a non condividere è il secondo punto e lo ritengo un aspetto della selezione che purtroppo esiste ma che (dal mio punto di vista)non dovrebbe essere considerato un obiettivo da perseguire.
[Modificato da (Nunzio44) 08/05/2009 10:13]
08/05/2009 14:30
 
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Secondo me è favorevole anche il secondo punto e talvolta è proprio il lavoro del 2° punto (nel caso fosse condiviso da molti) ad aggiornare o modificare uno standard..ripeto l'esempio della moroseta con barba, aggiungere un ciuffo di piume sotto al becco ha raccolto consensi prima in pochi e poi in molti allevatori ed ha permesso la creazione della moroseta con barba..un'altro esempio sono i garretti d'avvoltoio dei brahma, da standard erano negati, finquando viste le difficoltà di molti allevatori a toglierli, lo standard ha deciso di tollerarli in minima parte.
Un lavoro che differisce leggeremente dallo standard senza sconvolgere le caratteristiche base non è detto sia peggiorativo all'estetica dell'animale e se venissee apprezzato da molti non avrebbe senso mantenersi su uno standard vecchio..i selezionatori lavorerebbero cmq in altra direzione..ci sono commissioni che decidono cosa cambiare, come cambiare, questo significa che le selezioni e gli standard sono in continua evoluzione e nn si può rimanere fermi a caratteri peggiorativi seppur originali..alla padovana gli hanno fatto negli anni un ciuffo più voluminoso rispetto all'originale e oggi per un discorso estetico è sicuramente migliore.
[Modificato da Rachele1 08/05/2009 14:37]
08/05/2009 14:48
 
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BEHHH !!!!!
Tutto sommato essere d'accordo su due punti su tre lo considero già un ottimo risultato.
Del resto alleviamo razze totalmente diverse. Tu nelle moroseta ricerchi ed apprezzi la bellezza mentre a me della siciliana mi affascina più la storia,la rusticità e la funzionalità. Mi sembrerebbe di profanare qualcosa modificando volutamente l'aspetto morfologico che storicamente appartiene alla razza che sto provando ad allevare.
08/05/2009 14:53
 
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Si ecco magari con le razze antiche e nn nuove dovrebbe esserci un po' più di rigidità però se un giorno decideranno di aumentare la mole della siciliana perchè nn dovrebbe andare bene..sono tutte ipotesi, poi ovviamente uno decide come crede o di rimanere fermo o di dare una selezione personale o ecc
08/05/2009 15:03
 
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Parlando della taglia della siciliana vai a toccare un tasto dolente. Nei vecchi testi è riportata ora una taglia ed ora un'altra, quindi non ci rimane altro da fare che cercare di seguire lo standard attuale.
08/05/2009 15:17
 
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Si questo per dire che se decideranno di fare una taglia più pesante, lo standard riporterà quella taglia e tu quindi immagino seguirai quella..se un giorno ci sarà la rivolta della siciliana e in tanti vorranno tornare a una taglia piccola con molta probabilità sarà rivisto lo standard e a quel punto che fai cambi anche tu?Quello che voglio dire è che ci vuole anche un certo spirito personale nelle cose, lo stesso che fa da diversivo nelle varie linee di selezione..c'è chi invece di seguire ora la decisione di questi ora la decisione di altri ha un propria preferenza forte..la propria idea nn è detto nn venga in futuro apprezzata..lavori sempre in standard, differisci leggermente in qualche carattere e fai si che altri preferiscano la tua linea invece che quella di altri
[Modificato da Rachele1 08/05/2009 15:23]
12/05/2009 00:49
 
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Traduco (all'incirca).
Mi dispiace, il mio italiano è troppo scadente per scrivere. Spero qualcuno (Tunde o Rachele) potrà tradurre, se questo è abbastanza interessante. Per migliorare certe caratteristiche nella razza che si alleva, avrai da buttare il "nuovo gene voluto" fuori dalla tua propria scorta. Quando lo fai, devi immaginare un piccolo calcolo.
Ad esempio, il tuo gallo riproduttore possiede il 100% dei geni e anche la femmina riprodutrice portata possiede il 100% dei geni. Quando li riproduci, i pulcini avranno il 50% dei geni del padre e il 50% dei geni della madre.
-Adesso il punto da guardare con molta attenzione è determinare quale dei nuovi nati ha i geni di cui avevi bisogno (che principalmente è stato il motivo di questo incrocio).

(Rachele, aiutami, non ce la faccio, è lungo. Una cosa è capire, un'altra tradurre...)
12/05/2009 01:47
 
Quota
HO PROVATO A TRADURRE CON IL TRADUTTORE AUTOMATICO, HO ANCHE SISTEMATO UN PO.....NON DICO COME TRADUCE COCK.....
Ora è il punto di guardare con molta attenzione i nuovi nati (di sesso opposto del tuo stockbreeder) per determinare quali geni si diventa il necessario (è stato il motivo per cui abbiamo fatto per la croce, in primo luogo).
-Ora è necessario adottare il linebreeding per portare la % del gene originale mancante di voi proprie scorte di nuovo fino + tenendo quella "nuova gene voluto" con esso.
-Il gallo di partenza(P) (100% originale geni) X sua figlia(F1) (50% dei geni originali padre) si tradurrà in pulcini con il 75% dei geni originali del padre che "ha voluto un nuovo gene" (per determinare devisu).
-il tuo gallo di partenza (100% originale geni) X suo nipote (75% dei geni originali padre) si tradurrà in pulcini del 87,5% dei padri originale + geni che "nuovo gene voluto" (a deteminate devisu).
Questo si fa per 6 genearations e la si diventa buono come copia esatta del padre originale (geni) + che "nuovo gene voluto".

Per essere molto più sicuro per evitare la degenerazione del "incroci", linebreeding ciò che è per il 50%, è possibile mettere fino a 2 simular linee (2 galli fratello di razza), allo stesso tempo, essere in grado, quando, dopo alcune generazioni qualsiasi degenerazione diventa visibile a passare in entrambe le linee simular senza fare un totale di introdurre nuovi geni strano.

Conclusione:
-Scegli un proprio gallo opportuno scegliere una strana gallina;
-Seleziona una figlia con (devisu) il "nuovo gene voluto";
-Avviare il (doppio) linebreeding line (s);
-Razza di conseguenza, per il 5 a 6 generazioni.
Vedrete dove è voluto venire.

Tutto questo è esattamente la stessa quando si avvia con un allevatore gallina.
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