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Uccidere la volpe non è reato

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2009 15:57
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02/10/2009 11:42
 
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Recente sentenza della Suprema Corte
Al fine di dare giusto risalto ad una sentenza che interessa molti degli allevatori ecco in breve il contenuto (già postato in un'altra discussione):

Chi agisce per difendere i propri beni può violare anche il periodo di chiusura della caccia
Si può sempre uccidere la volpe per difendere il pollame
(Cassazione 25526/2009)
Non commette reato il proprietario di un pollaio che durante il periodo di chiusura della caccia abbatte con il fucile una volpe introdottasi nella sua proprietà per difendere gli animali ed i propri familiari da un grave pericolo alla loro incolumità. Lo ha stabilito la Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione annullando senza rinvio una sentenza del Tribunale di Pordenone che aveva condannato il proprietario di un pollaio che aveva sparato ad una volpe in periodo di chiusura della caccia. L’animale simbolo dell'astuzia si era infatti introdotto nella proprietà dell’imputato facendo razzia di polli ed addirittura aggredendo la moglie del proprietario. Per questo l’imputato aveva imbracciato il fucile e non aveva esitato ad abbattere l’animale. Il Tribunale di Pordenone non aveva avuto pietà: non si può invocare la legittima difesa in questo caso, aveva statuito, perché la regola non vale per la difesa di beni patrimoniali. Contro la sentenza l’imputato aveva proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che era stato costretto al gesto omicida per tutelare i suoi polli ma anche per difendere i familiari dall’aggressione dell’animale. La Suprema Corte gli ha dato ragione. I giudici del Tribunale avrebbero infatti dovuto considerare che l’imputato era stato costretto ad abbattere l’animale per tutelare non solo i propri beni, ma anche per salvaguardare l’incolumità delle persone facenti parte del suo nucleo familiare. Da qui l’applicabilità al caso in questione della legittima difesa, prevista dall’articolo52 del codice penale, e dello stato di necessità, previsto dall’art.54. Infatti, è corretto invocare la legittima difesa quando si tratti di difendere non solo i beni di proprietà ma anche le persone care da un pericolo imminente (l’aggressione della volpe). Ed è oltremodo corretto invocare lo stato di necessità, in quanto, come più volte ribadito dalla giurisprudenza di legittimità, “nel concetto di “necessità”, escludente la configurabilità del reato, è compreso non solo lo stato di necessità, quale assunto dall’articolo 54 del codice penale, ma anche ogni altra situazione che induca alla uccisione o al danneggiamento dell’animale per evitare un pericolo imminente o per impedire l’aggravamento di un danno giuridicamente apprezzabile alla persona propria o altrui o ai beni, quando tale danno l’agente ritenga altrimenti inevitabile”. Per questi motivi l’imputato deve essere assolto dall’accusa attribuitagli, perché “il fatto non costituisce reato”, essendo l’imputato stato costretto a sparare all’animale per difendere un proprio diritto patrimoniale nonché l’incolumità dei familiari con lui conviventi. La sentenza ha in buona sostanza esteso le cause di esclusione della responsabilità penale ai reati commessi nei confronti degli animali: così come è punibile penalmente chi uccide senza motivo un animale, non commette reato chi è costretto all’azione criminosa per tutelare interessi superiori, quali certamente devono considerarsi la difesa del proprio patrimonio e, ancor più, quella dei propri cari.(01 luglio 2009)
Suprema Corte di Cassazione, Sezione Terza Penale, sentenza n. 25526/2009
[Modificato da Fattoriacl 02/10/2009 12:12]

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02/10/2009 11:45
 
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Questo il testo per esteso della decisione:

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
SEZIONE TERZA PENALE
SENTENZA
Svolgimento del processo
Il Tribunale di Pordenone, con sentenza del 21/5/08, ha dichiarato S. G. colpevole del reato di cui all’art. 30, lett. a), L. 157/92 [1], per avere esercitato la caccia alla volpe, abbattendone un esemplare, in periodo di divieto generale, intercorrente tra la data di chiusura e di apertura di cui all’art. 18 della medesima legge. Lo ha condannato alla pena di euro 620,00 di ammenda, pena integralmente condonata; ha ordinato la confisca dei bossoli in sequestro e la loro distruzione, nonché la restituzione del fucile all’imputato.
Propone ricorso per cassazione la difesa del S. , con i seguenti motivi: - il Tribunale ha errato nel ritenere la insussistenza della causa di giustificazione ex art. 54 o ex art. 52
c.p., che scriminasse il reato contestato e ciò in dipendenza di una non esatta valutazione delle emergenze istruttorie, che se correttamente lette, avrebbero permesso di ritenere che la condotta posta in essere dall’imputato fosse necessitata. Peraltro sussistono nella specie gli elementi per l’applicabilità della legittima difesa.
Motivi della decisione
Il ricorso è fondato e merita accoglimento.
Il Tribunale di Pordenone ha ritenuto che la condotta posta in essere dal prevenuto concretizzasse il reato di cui all’art. 30, lett. a), L. 157/92, escludendo che le risultanze probatorie potessero permettere al S. di vedersi riconosciuta la sussistenza della esimente ex art. 52 o 54 c.p.. Il giudice del merito ha rilevato che il requisito dell’offesa ingiusta, nella ipotesi prevista dall’art. 52 c.p., in tema di difesa legittima, postula una azione umana responsabile e giammai un fatto irresponsabile quale è il danno arrecato dagli animali, introdottisi nel fondo altrui; quanto allo stato di necessità, ha evidenziato che il danno grave alla persona, richiesto dall’art. 54 c.p., non è solo quello alla vita, ma anche quello alla integrità fisica e quello minacciato a beni attinenti alla personalità, ma non può mai estendersi ad un evento temuto di natura patrimoniale, ovvero riguardante il mondo animale o vegetale, poiché solo il pericolo grave per la persona giustifica, secondo la scelta legislativa, in linea con quella costituzionale, l’illecito penale.
Orbene si osserva che la argomentazione motivazionale, svolta dal decidente e posta a supporto della impugnata decisione, si rivela viziata, in quanto le emergenze processuali hanno permesso di rilevare che la volpe si era altre volte introdotta nel pollaio in proprietà al prevenuto, facendo razzia di polli e galline, nonché aggredendo la moglie dello stesso.
Ciò avrebbe dovuto determinare il decidente nella convinzione che l’imputato era stato costretto ad abbattere l’animale per tutelare non solo i propri beni, ma anche per salvaguardare la incolumità delle persone facenti parte del suo nucleo familiare.
Questa Corte ha avuto modo di affermare, in analoga fattispecie, che nel concetto di "necessità", escludente la configurabilità del reato, è compreso non solo lo stato di necessità, quale assunto dall’art. 54 c.p., ma anche ogni altra situazione che induca alla uccisione o al danneggiamento dell’animale per evitare un pericolo imminente o per impedire l’aggravamento di un danno giuridicamente apprezzabile alla persona propria o altrui o ai beni, quando tale danno l’agente ritenga altrimenti inevitabile.
In applicazione di tale principio il giudice di legittimità ha ritenuto corretta la decisione del giudice di merito che aveva escluso la sussistenza di reato nella ipotesi di uccisione di un cane, pastore tedesco, che introdottosi in un pollaio, aveva mangiato gli animali ivi rinchiusi e quindi aggredito il loro proprietario, accorso per allontanarlo (Cass. 18/2/98, n. 1963; Cass. 14/3/06, n. 8820).
Questo Collegio ritiene che, nella specie, il S. andava assolto dalla imputazione ascrittagli, perché il fatto non costituisce reato, sussistendo la esimente di cui all’art. 52. co. 1, c.p., essendo stato costretto a sparare sull’animale, per difendere un proprio diritto patrimoniale, nonché la incolumità delle persone con lui conviventi.
P.Q.M.
La Corte Suprema di Cassazione annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il fatto non costituisce reato.
DEPOSITATA IN CANCELLERIA IL 18 GIUGNO 2009

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02/10/2009 12:10
 
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grazie x l'informazione...
ma vale anche x le volpi a 2 zampe?! :) scherzo ovviamente!!!
02/10/2009 12:51
 
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Re:
Markolino85:), 02/10/2009 12.10:

grazie x l'informazione...
ma vale anche x le volpi a 2 zampe?! :) scherzo ovviamente!!!



Sarebbe l'ora ci dessero la possibilità di difenderci! Siamo circondati dalle forze dello pseudo ordine, dalla delinquenza organizzata e dai delinquenti disorganizzati.




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ma cosa dici... sono pur sempre persone...
02/10/2009 20:00
 
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è vero, ma molte di loro possono fare del male e non venire mai punite, mentre persone normalissime come noi al primo sgarro gli fanno pagare anche tutti quelli degli altri, quindi, se ci si difendesse da soli(e con cognizione, e non alla selvaggio west!)ci sarebbe più giustizia!

Logicamente si parla per utopia, e sono sicuro che sarebbe irrealizzabile!!!
02/10/2009 20:36
 
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Re: Re:
dicos0, 02/10/2009 12.51:



Sarebbe l'ora ci dessero la possibilità di difenderci! Siamo circondati dalle forze dello pseudo ordine, dalla delinquenza organizzata e dai delinquenti disorganizzati.
Luigino!!!!! il problema non sono le forze dell'ordine ma è a monte sono le leggi in primo luogo troppi benefici poi la troppo discrezionalità dei giudici ed infine l'affollamento delle carceri,vorrei vedere chiunque rischiare la vita per arrestare un delinquente e all'indomani vederselo passare davanti facendosi beffe di lui [SM=g7362] [SM=g7362] [SM=g7362] [SM=g7362]






Michele
02/10/2009 21:08
 
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grazie dell'informazione fattoriacl
02/10/2009 21:11
 
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Re: Re: Re:
miche45, 02/10/2009 20.36:








La mia è amarezza perchè, chi non vive nel casertano non può capire, qui ci sono posti di blocco ad ogni angolo di strada, ma l'esercito e la polizia non ferma mai il camorrista o lo spacciatore, anche se quello gli passa sotto il naso, a volte si salutano, mentre se passa una persona apparentemente perbene la fermano, gli fanno svuotare il cofano e alzare la ruota di scorta, gli perquisiscono la macchina, il tutto mentre un bamboccio che trema la tiene di mira con il mitra.

Se si sono arresi contro la delinquenza, la finissero di fare gli sbruffoni con la povera gente.


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04/10/2009 00:39
 
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Grazie mille della notizia, la terrò bene in evidenza....

X Dicoso, ho un amico che è originario di quelle parti, me ne ha parlato di quei posti di blocco....
04/10/2009 17:20
 
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era ora . . .

alberto


04/10/2009 18:03
 
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Re:
Marco e Daiana, 02/10/2009 20.00:

è vero, ma molte di loro possono fare del male e non venire mai punite, mentre persone normalissime come noi al primo sgarro gli fanno pagar



Se si tratta di sparare un colpo in aria per farli scappare è un conto, ma non si può uccidere per un pollo (o dieci, o cento), specialmente se appunto la tua presenza armata basta da sé a interrompere il crimine (salvo che non ti assalgano). Piuttosto metti filo spinato a volontà se vuoi toglierti la soddisfazione di fargli del male.

Comunque per quanto rigurda la sentenza dite che l'accento sul "fuori del periodo di caccia" implica che vale solo per chi ha il porto venatorio o per tutti? La conclusione sull legittima difesa da l'idea che valga per tutti, ma vi sono arrivati solo perché la volpe ha assalito la moglie. Se non ci sono le basi per provare la pericolosità dell'animale per persone che si fa? Il testo della sentenza lascia uno spiraglio ma fidarsi non è il massimo.

Suggerirei anche di tener conto delle distanze venatorie di sicurezza se valutate l'oppurtunità di sparare a una volpe a casa vostra (150 metri sparando verso case), utilizzando pallini. Con i pallettoni andrei più cauto.


[Modificato da banter 04/10/2009 18:09]
04/10/2009 19:05
 
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Che tristezza.. scatenerò un putiferio... ma la volpe non è un animale? Perchè ucciderlo se la natura è questa? Io non ho ucciso il mio cane o la cornacchia che mi hanno ucciso tanti pulcini.... la prossima volta farò un rifugio più sicuro,la colpa è mia che non li ho protetti abbastanza... che colpa ne ha la volpe se fà quello per cui è nata?
[Modificato da gianni11 04/10/2009 19:12]
Betta
05/10/2009 00:20
 
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Mettete delle oche qualsiasi nel pollaio e le volpi non oseranno attaccare. Io non ho mai avuto attacchi di volpe e soprattutto ho sempre avuto oche. Provate. Funziona!
05/10/2009 08:22
 
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Re:
oche1, 05/10/2009 0.20:

Mettete delle oche qualsiasi nel pollaio e le volpi non oseranno attaccare. Io non ho mai avuto attacchi di volpe e soprattutto ho sempre avuto oche. Provate. Funziona!




non ne sarei così convinto!!! avevamo nella voliera assieme a 4 oche una decina di ovaiole con due anatre...abbiamo salvato solo un'anatra, oltre alle oche!!! dopo il primo attacco abbiamo rinforzato la rete esterna di plastica(che veniva morsicata!)con della rete metallica romboidale (morbida per poter assecondare le curve della voliera), ma è riuscita lo stesso a entrare tra un giro di rete e l'altro aprendosi un varco!!! Abbiamo risolto il problema col filo elettrico attorno a tutta la voliera!!
[Modificato da Marco e Daiana 05/10/2009 08:34]
05/10/2009 14:29
 
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Avete delle oche troppo buone!
Provate con le oche selvatiche "Anser anser"e mi direte.
05/10/2009 15:39
 
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Re:
gianni11, 04/10/2009 19.05:

Che tristezza.. scatenerò un putiferio... ma la volpe non è un animale? Perchè ucciderlo se la natura è questa? Io non ho ucciso il mio cane o la cornacchia che mi hanno ucciso tanti pulcini.... la prossima volta farò un rifugio più sicuro,la colpa è mia che non li ho protetti abbastanza... che colpa ne ha la volpe se fà quello per cui è nata?


.................
è quello che dico anche io vedi la discussione sulla faina...o donnola che fosse.. ! [SM=g7347]


silvia
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05/10/2009 15:44
 
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Re:
oche1, 05/10/2009 14.29:

Avete delle oche troppo buone!
Provate con le oche selvatiche "Anser anser"e mi direte.


................................
quali sono???
quelle cignoidi ? [SM=g7361]


silvia
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05/10/2009 15:57
 
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No assolutamente,
le cignoidi sono buone guardiane, ma non aggressive quanto l'oca selvatica il cui nome scientifico ripeto e' Anser anser (vedi www.agraria.org alla sezione oche). Le oche selvatiche si riproducono anche in cattività e se le comprate guardate sempre che siano regolarmente inanellate.
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