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problema raffreddore nei conigli

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2010 19:53
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20/02/2010 15:41
 
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ciao a tutti chiedo aiuto a tutti voi in particolare ad Egidio come poter risolvere il problema ho i conigli che continuano a starnutire chi poco e chi tanto, non hanno scolo biancastro ma il naso leggermente umido e qualcuno sopprattutto i giganti delle fiandre un po di umidità intorno agl'occhi come se lacrimassero. Pensate che sia pastorellosi? Io ho provveduto a tener pulito più di prima l'ambiente uso del trucciolo di faggio come lettiera nelle gabbie ed ho cominciato con del baytrill una cusa antibiotica. questo è tutto quello che ho fatto vorrei sapere da voi se c'è qualcosa d'altro da fare. Premetto le feci sono normali ed li alimento con mangime pellettato e ogni 2 giorni del fieno in quantità modeste [SM=g7361]
20/02/2010 16:32
 
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La pasturellosi è una brutta bestia perchè tanti conigli risultano portatori sani e possono non manifestare mai la malattia quindi è a volte difficile capire se c'è in allevamento o no.In questi portatori sani i sintomi vengono scatenati da qualcosa di ambientale ma legato piu' a salti repentini di temperatura,di umidita',sovraffollamento ecc piu' che alla pulizia che comunque deve essere ineccepibile. Andrebbero intanto subito isolati perchè se la passano sia per contatto che per via aerea che attraerso beverini o mangiatoie infette.So che oltre all'antibiotico generale si usano pomate antibiotiche oftalmiche.Aspettiamo comunque Fedele che ti illuminera' maggiormente.
Saluti
Guido
20/02/2010 16:43
 
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Grazie Guido comunque ci sono delle altre indicazioni che possono farmi pensare alla pastorella oltre avere umidità intorno al mnaso? Ieri sono stato a montichiari per la fiera cunicola ed anche li non ti dico quanti starnuti e sui cartellini veniva segnato dal giudice la dicitura "naso bagnato" non penso che abbiano avuto la pasturellosi Non capisco più niente......sono preoccupato
20/02/2010 21:57
 
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ciao ragazzi...le sindromi respiratorie nei conigli sono molto diffuse ed possono avere eziologie molto diverse...la cosa più difficile è riuscire a fare una diagnosi esatta (solo presso strutture specializzate)...l'argomento è molto vasto ne possiamo discutere anche a tappe....per ora partiamo dalla base: controllare attentamente le condizioni ambientali in cui vivono gli animali evitando eccessivi/scarsi movimenti di aria, umidità relativa entro valori 50-65%, evitare eccessiva presenza di polveri e/o di ammoniaca(esalazioni delle urine, NON RIMUOVERE FREQUENTEMENTE LE DEIEZIONI soprattutto evitare l'uso di acqua meglio disporre uno strato di calce e di segatura a trucioli), attuare la quarantena dei soggetti provenienti dall'esterno evitare l'accesso ad estranei, curare l'igiene delle gabbie (con l'uso di cannello-bruciatore e spazzolature con una certa frequenza) e del personale addetto(perchè veicolo delle infezioni), curare il sistema di abbeveramento evitando l'uso di abbeveratoi che permettono l'esposizione dell'acqua agli agenti esterni (soprattutto secrezioni degli animali infetti).
[Modificato da Egidio12 21/02/2010 14:54]
20/02/2010 22:17
 
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Sintomi della Pasteurella: La P. è presente normalmente nelle cavità nasali del coniglio; il germe si moltiplica determinando un processo infiammatorio locale: corizza sierosa e poi purulenta...esso si instaura quando si presentano alterazioni dei fattori microclimatici o di un abbassamento delle difese immunitarie. Dalle cavità nasali, può diffondere in molti altri distretti dell'organismo: polmoni (polmoniti), cuore (endocarditi), cute (ascessi sottocutanei), intestino (enteriti), apparato genitale (metriti)...oltre che orecchie, cervello e congiuntiva...(se vuoi chiarimenti cerca di individuare il o i distretti che pensi possano interessarti cercando di fare prima un'attenta valutazione delle lesioni anatomo-patologiche più evidenti).
20/02/2010 22:47
 
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Ciò detto, vorrei darti delle semplici indicazioni (anche qui il discorso sarebbe molto lungo) sui trattamenti teoricamente validi(tenuto conto che spesso alla pasteurella si associano altri germi patogeni ed alcuni virus)...quello di elezione è l'uso di Antibiotici intramuscolari in associazione quali: Streptomicina + colicistina; per via orale Spiramicina e/o Sulfamidici (spesso alternandoli a cicli)...è ovvio che dovresti rivolgerti ad un veterinario...esistono in commercio dei mangimi pretrattati che prevedono un trattamento preventivo abbastanza lungo...
"La mia esperienza": seguire le indicazioni base di cui sopra, isolare i soggetti particolarmente infetti,se necessario abbatterli(ricordando che sono sempre in agguato soggetti portatori sani), evitare qualsiasi tipo di stress agli animali, far si che nella dieta vi sia un adeguato apporto di fibra (x welby:meglio somministrare un po' di fieno quotidianamente e non ogni 2 giorni per adeguare l'apporto di fibra ed evitare lo "stress alimentare") e acqua pulita, prestare attenzione ai soggetti giovani alla prima muta 60-70 giorni (periodo in cui diminuiscono le difese immunitarie), controllare attentamente l'introduzione di nuovi soggetti - devono essere in perfetta salute)...Io ho sempre disdegnato l'uso di farmaci preferendo una dura selezione (spesso con l'abbattimento dei capi infetti acquistati incautamente senza prima visionarli - perchè provenienti da allevamenti distanti centinaia di Km)....Mi rendo conto che l'argomento è molto complesso e le mie indicazioni possono essere limitate, ti invito a chiedermi chiarimenti e maggiori delucidazioni per qual si voglia dubbio o precisazione......Fedele
[Modificato da Egidio12 21/02/2010 13:49]
20/02/2010 22:57
 
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Il Gigante di Fiandra è un animale meno rustico e più sensibile alle patologie...necessita di un vero e proprio contatto diretto con l'allevatore quotidianamente con particolare cura dell'ambiente e dell'alimentazione...
[Modificato da Egidio12 24/02/2010 19:55]
21/02/2010 12:28
 
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Cominciamo con un punto alla volta perchè mi hai bombardato di nozioni ed informazioni che ho qualche problema a recepire. l'alimentazione che uso è del pellet il fieno mi è stato consigliato di non darlo in modo eccessivo insieme al pellet perchè crea problemi intestimali soprattutto se nel fieno è presente tanta erba medica. Quindi ho comperato del fieno " povero di erba medica" e lo somministro un giorno si ed uno no.Quindi dovrei apportare delle modifiche all'alimentazione e somministrarli fieno tutti i giorni? la quantità di pellet da somministrare giornalmente quant'è? questo è il primo quesito attendo risposta in meritoimmagino che per i giganti le quantità siano diverse
21/02/2010 13:06
 
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Non so cosa ti rispondera' Fedele e sono interessato anche io a quelloche dira'.Posso dirti che il fieno è una di quelle cose che non mancano mai ai miei conigli,non ho mai sentito che gli possa fare male, e in particolare per patologie proprio come la Pasturella si consiglia una altissimo tasso di fibre nell'alimentazione e addirittura molte verdure fresche(io non le do mai).E' vero anche che se hanno un'alimentazione ci vuole tempo per cambiarla,almeno 3 settimane gradualmente).Per la quantita' siamo piuttosto fortunati perchè i conigli solitamente sono autoregolanti nell'alimentazione quindi anche se hanno sempre la mangiatoia piena raramente eccedono salvo particolari casi.
Saluti
Guido
21/02/2010 14:42
 
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quindi se non ho capito male posso tranquillamente darle da mangiare contemporaneamente fieno e pellet senza problemi. alla mattina quando vado a darle da mangiare le mangiatoie o ciottole sono quasi sempre vuote dovrei forse aumentare la quantità per ogni singolo animale?
Visto che ci siamo abbastanza chiariti sull'alimentazione aspettando sempre Fedele per il suo punto di vista, passiamo ad un'altro aspetto la lettiera..... dunque i conigli da "ingrasso Ibridi " sono situati su gabbie da ingrasso su celle da 25x36 con mangiatoia frontale e griglia per il fieno l'acqua le viene data pramite abbeveratoi posti in alto. Mentre quelli di razza sono posti in gabbie di legno le misure dipende dalla razza come lettiera sto usando del trucciolo di faggio anche se costa una fucilata. le manfiatoie sono delle ciotole in plastica che più delle volte quando sono semi vuote fanno volare in aria e l'acua le viene data dall'alto tramite abbeveratoi. Dimenticavo di dire che i conigli d'ingrasso sono su fondi in plastica che disinfetto 1 volta ogni 2 mesi . Aspetto ulteriori aiuti da Guido e da Fedele o da tutti voi che volete dire la vostra. Marco
21/02/2010 23:54
 
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Ciao Welby, giusto come ti ha già detto Gui, i c. si autoregolamentano il quantitativo di alimento...
la razione di pellet per un G. di F. dovrebbe aggirarsi tra 170/210 g.; ma più che il peso bisogna fare molta attenzione alla qualità. Un buon p. deve essere formato da alimenti di qualità elevata, e, se utilizzato come unico alimento deve essere "bilanciato" (soprattutto con un giusto apporto di proteine e fibra grezza). All'epoca in cui allevavo i G. di F. ne usavo uno non del tutto bilanciato in quanto integravo la dieta con vari tipi di fieno (sulla, lupinella, veccia, erba medica e altri); inoltre, somministravo spesso delle carote di cui i miei animali ne erano ghiotti, essi le assumevano direttamente dalle mie mani e per me era un'ottima occasione per rafforzare il nostro rapporto. Se vuoi utilizzare solo p. scegline uno ben bilanciato, meglio sarebbe farsi consigliare da chi abitualmente alleva i G. di F.. Per quanto riguarda le mangiatoie, cerca di reperire quelle in materiale plastico bordate di metallo o semplicemente di metallo (perchè di facile pulizia e disinfezione) disponili un pò alte e ben fissate.

P.s.quelle da me utilizzate si intravedono nella discussione sui miei neozelanda....
[Modificato da Egidio12 24/02/2010 20:01]
22/02/2010 00:12
 
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da Fedele per Welby, per quanto riguarda le gabbie da ingrasso, non sono da me gradite sprattutto se hanno il fondo di plastica e devono contenere dei meticci di talia medio-grande. Per gli animali lo spazio è vitale ed a noi che li alleviamo ci permette di fruire del piacere di ammirarli nella loro vitalità.
22/02/2010 10:00
 
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Grazie dei consigli datiquindi: 1 ciottole in acciaio o metallo tipo quelle per i cani vanno bene? prossimamente ti descrivo il contenuto del pellet da me usato così mi darai un consiglio. per quanto riguarda le gabbie pensi che se io dovessi modificare quelle in ferro e di 2 farne una cioè 50x36 vada meglio? il fatto che sotto ci sia la plastica non dovrebbe essere meglio? soprattutto se gli animali rimangono per un tempo lungo prima sul ferro avevo sempre ulcere podaliche negli animali più pesanti. Tu cosa usi? Dimenticavo di dirti che i miei giganti sono in gabbie in legno 100x80x55H per la femmina il nido è di 40x80x55H mentre per i california e per i fulvi e nuova zelanda 70x60x55h sempre in legno. Dimmi un po se i truccioli di faggio possono andar bene come lettiera o se conviene qualcos'altro grazie ancora per la tua disponibilità. Marco
22/02/2010 23:12
 
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Da Fedele x Welby, ho sempre preferito allevare i G.diF. in parchetti a terra 130x250 con lettiera mista: trucioli di legno (che reperivo nelle falegnamerie) paglia di avena e residui di fieno. Spesso costruivo delle gabbie sia di legno che di metallo 100x160x80 nella parte interna con un pavimento in legno diviso in due zone: una con listelli di quecia 5x3 posti a 13 mm di distanza e con gli spigoli in alto smussati e l'atra da tavole larghe con sopra la lettiera; nella prima parte sistemavo abbeveratoio e mangiatoia. Il nido 35x55x40 lo disponevo dal lato con lettiera. Di queste gabbie è rimasto un unico esemplare che attualmente uso come pollaietto. Per i G. cm 80h forse era un po' sprecato, come può esserlo 55h per i california e per i fulvi; molto, comunque, può dipendere dal luogo dove vengono tenute se all'aperto o in ricovero chiuso. La lettiera di faggio può andare bene, ma forse conviene investire in altro. Comprendo benissimo tutte le tue ansie, non preoccuparti, procedi tranquillo con la tua dedizione avrai modo di fare belle esperienze; se ne hai la possibilità cerca di frequentare qualche allevatore esperto che oltre ai buoni consigli farà crescere la tua passione.
[Modificato da Egidio12 23/02/2010 09:27]
23/02/2010 16:45
 
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Grazie del tuo chiarimento aspetto ora una riflessione sul tipo di mangine adoperato per l'allevamento di tutti i miei riproduttori: 17% proteine,17.5% fibre,2.5% grassi,9.5%ceneri. Ingredienti: farina di erba medica,farina di soia, orzo,cruschello di frumento,farina di girasole,carbonato di calcio,fosfato bicalcico e cloruro di sodio. Oltre al pellet somministro del fieno. Appena posso posto le foto dei miei riproduttori. Marco
23/02/2010 17:35
 
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Ciao Marco non sono piu' intervenuto perchè la discussione si è sviluppata principalmente sui giganti di fiandra che io non ho mai allevato e Fedele è molto piu' competente di me.Giusto perchè non pensassi che sono un maleducato a non rispondere.
Per i miei conigli (Neozelandesi,California e fulvi di borgogna)l'alimentazione è sempre stata:33% grano,33% orzo,33% pellettato di qualita' con formulazione Pg 16.5%, Gg 4%, Fg 15%, Cg 7.5%, poi fieno a volonta' sempre.
In pieno inverno col freddo capita che aggiunga poco mais ,ma solo in inverno e perchè qui in montagna fa molto freddo.
Saluti
Guido
23/02/2010 22:50
 
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Fedele x i soci del foum : W., M., G.,....non ho notizie sulla riproduzione dei vostri c.,spero sia tutto OK... Tenetemi informato.
24/02/2010 12:04
 
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Ciao Guido vedo con piacere che siamo coetanei anche se compare per errore l'eta di 16 anni ma non so come cambiarla quindi mi do per minore. ti ringrazio dei consigli quindi come alimento per i miei conigli dovrebbe andar bene. ah dimenticavo sto cominciando lentamente a somministrare più fieno anche ai miei poi ti sapro dire per il momento lo divorano. ciao Marco
24/02/2010 18:35
 
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Ciao Marco è sempre un piacere per me parlar di conigli e scambiare esperienze,si impara sempre.Anche i miei hanno sempre privilegiato il fieno.Oltretutto li impegna a lungo e li distrae.Anche il fatto che non si annoino è importante per animali che vivono in ambienti ristretti.Io ho sempre dato questa alimentazione per anni e devo dire che problemi ne ho avuti pochi e,visto che ne macello parecchi,la carne è anche molto gradita.L'unica cosa che dico a chi tiene i conigli e non vuole dare solo mangimi industriali è di fare attenzione al mais che scalda troppo e soprattutto non devono assolutamente mangiarlo i piccoli pena gravi problemi.Dipende poi dove vengono allevati e in che zona.Io li ho in montagna a 1000 metri e li' in inverno è freddo davvero.
Saluti
Guido
[Modificato da GUI63 24/02/2010 18:37]
24/02/2010 22:19
 
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Ciao, ragazzi....il pellet usato da W. mi sembra ben bilanciato a differenza di quello usato da G. che è un pò scarso soprattutto di fibra. I pellet di cui parliamo si utilizzano principalmente per l'allevamento di c. da carne, nulla toglie che possano andare bene per qualsiasi altra razza. Mi pareva d'aver già detto in una precedente discussione che 30-40 anni fa di pellet, almeno dalle mie parti, non se ne usava ed i nostri c. crescevano vigorosi; anche se le rese di produzione erano un pò più basse. Il fieno era l'alimento principe al quale si associavano granaglie ed anche alimento verde. Ora i tempi sono cambiati ed il mercato può offrire una vasta gamma di prodotti sempre più mirati; ma non ci perdiamo in chiacchiere, cerchiamo di agire per come meglio crediamo e di costruirci il nostro allevamento. Il fieno se di buona qualità e ben conservato diamolo quotidianamente ed i c. ne saranno felici, non sto qui a spiegarvi perchè. Ho piacere che altri lo possano utilizzare. Io, purtroppo, da un pò di anni ho dovuto rinunciare a somministrarlo....
[Modificato da Egidio12 24/02/2010 22:50]
25/02/2010 00:19
 
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25/02/2010 10:03
 
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Per Fedele ti do notizie sulla riproduzione dopo che ho portato le "tue" modifiche ai nidi e messo in pratica i tuoi saggi consigli: Ibrido x gigante nati 7 1 morto dopo 1 mese per dissenteria ed 1 a 50 gg sempre per dissenteria.Ibrido x gigante 8 nati e 8 svezzati primo parto a distanza di i mesi sempre con gigante 10 nati. Nuova zelanda x california 9 nati 1 morto durante parto tutti svezzati. Ibrido primipara 7 nati 1 morto durante parto 2 morti 2 gg dopo parto 4 svezzati. ibrido x ibrido 6 nati 1 morto durante parto 5 svezzati. nuova zelanda x california 8 nati.Questo è tutto penso che dopo le tue indicazioni le cose sono migliorate anche se il periodo ora più difficile è l'allontanamento dalla mamma e l'alimentazione giusta da somministrare. Chiedo a tutti voi consigli per far si che le mortalita durante lo svezzamento possano diminuire e pensate che dovrò selezionare eventualmente quelle femmine più prolifere e usare eventualmente i figli di queste per avere nuove femmine? Grazie a tutti. Marco ah dimenticavo per Fedele dimmi come sto andando desidero un tuo parere tengo a precisare a parte 1 femmina ibrido le altre sono tutte primipare.
25/02/2010 12:34
 
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Ciao Fedele perfette le tue considerazioni sui pellet.Prima ne usavo uno completo anch'io ed era piu' equilibrato con ua fibra al 17,5% che è circa la quota giusta ma non andava bene per me che avevo fieno, che è nostro e produciamo in abbondanza, come alimento principale quindi diverse fibre lunghe.Per questo ho scelto un complementare.Approfitterei per suggerire di mantenere bassa la percentuale di fibre nello svezzamento dei coniglietti e abituarli gradualmente al fieno perchè,non attuando ancora la cecotrofia spesso portano problemi.Se controllate i mangimi industriali da svezzamento precoce noterete che non a caso la percentuale di fibre è estremamente bassa.
saluti.
Guido
25/02/2010 17:02
 
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Ciao Guido quindi mi consigli di non esagerare con il fieno se il pellet che gli do ha una percentuale di fibre cosi alta? quando posso somministrare fieno ai piccoli?
25/02/2010 17:28
 
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Guarda Marco io in realta' non so se sbaglio o faccio bene.So solo che abbiamo tanto fieno di ottima qualita' e molto appetito dai conigli quindi sprecarlo e dare solo del mangime completo per qunto equilibrato mi pareva un peccato da qui la mia scelta di un mangime complementare con un tasso di fibre un po' piu' basso.I fieno comincio a somministrarlo dopo i 30-35 giorni quando levo la madre anche se qualche filo riescono a peluccarlo anche prima nella gabbia della madre nonostante lo metta alto di proposito solo per la mamma.
Ciao
Guido
25/02/2010 19:29
 
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Guido volevo chiederti se durante il primo periodo la'alimentazione che dai ai coniglietti presumo sia diversa come composizione puoi dirmi cosa dai ai piccoli e fino a quando cioè prima di passare al pellet che hai descritto prima. penso di sbagliare proprio in questa fase poerche non so fino a quando somministrarle il pellet da latte e quando passare al pellet d'allevamento. Fedele se ci sei dimmi pure come la pensi sono curioso. Marco
25/02/2010 22:07
 
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Ciao Marco, mi compiaccio dei tuoi primi risultati, non demordere. Risultati migliori li avrai anche con gli stessi riproduttori già al 3°-4° parto (nei quali le fattrici saranno diventate più mature e brave)....cerca di regolare bene l'interparto, mi pare di aver già dato qualche indicazione in precedenza (non anticiparli/ritardarli eccessivamente)... Per evitare parte dei problemi di dissenteria da stress prova a lasciare la nidiata nella gabbia dove sono nati almeno fino a 45/50 gg...La dissenteria purtroppo è strettamente legata oltre che all'ambiente, soprattutto alla "qualità" del mangime. Non basta l'etichetta per valutare la qualità di un pellet perchè sappiamo tutti che oltre alle quantità cosa più importante per un pellet sono la scelta delle materie prime, la funzionalità delle attrezzature e le modalità di compostaggio...scegli fra le ditte più rinomate e maggiormente specializzate nel settore....forse qualche indicazione potrei anche dartela ma tieni conto che non sono più aggiornato come un tempo quando li conoscevo quasi tutti.....come ben sai ho più volte scritto di non essere d'accordo nell'utilizzo del pellet da latte che in qualche caso può essere causa di dissenteria soprattutto nella fase di passaggio ad un alimento diverso......
25/02/2010 22:17
 
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Fammi sapere se il nido lo prepari con i trucioli o cos'altro??? Io preferisco di gran lunga i trucioli che puoi notare sempre nella mia precedente discussione sui neozelanda..... la scelta dei futuri riproduttori ricadrà sulle nidiate più numerose e preferibilmente dal terzo parto....se comunque vuoi aumentare il num dei riproduttori puoi farlo anche prima, l'importante è tenere sempre tutto sotto controllo e non avvilirsi per qualche insuccesso....se si dovessero presentare nidiate numerose (oltre 8-9) cerca di eliminare i soggetti più deboli già alla nascita per non inficiare i risultati successivi......
26/02/2010 09:47
 
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Ciao Fedele si il nido lo sto preparando come mi hai consigliato e vedo che le mie coniglie gradiscono molto.per quanto riguarda il pellet usato è di una delle case più presenti nel mercato e sponsor di diverse mostre e competizioni cunicole nazionali. Non so se posso dire il nome dell'azienda e quindi mi astengo.Ho fatto riaccoppiare le coniglie dopo 35 gg dal parto ed ho diviso i piccoli dalla mamma spostandoli e mettendoli tutti a sieme dopo 55 gg dalla nascita fammi sapere se il tempo intercorso per lo svezzamento è corretto.Cosa posso dare ai coniglietti appena nati come primo alimento in alternativa al pellet da late che forse qualche problema lo crea? grazie Marco
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