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Lo Shamo: cosa lo rende tipico?

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2010 14:01
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07/04/2010 17:34
 
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Ciao Emanuele, cerchiamo di fare chiarezza su un discorso che spesso viene affrontato con molto impeto ma poca riflessione.

L'introduzione di sangue estraneo nello Shamo non può essere superficialmente spiegato con la necessità di una parte degli allevatori di produrre dei galli da lavoro.

La realtà è molto più complessa e la riassumerei in tre fasi distinte e volute da categorie diverse di selezionatori:

A) Chi ha introdotto sangue estraneo per aumentare le capacità marziali della razza, caso che in un gallo già molto specializzato come lo Shamo è abbastanza rara.

B) Chi ha introdotto sangue estraneo per necessità data la scarsità del materiale genetico disponibile in Europa, specialmente negli anni compresi tra il 1970 ed 1980. I tagli effettuati sono serviti non tanto a migliorare la qualità di combattimento degli Shamo puri ma, più precisamente, a migliorare la loro fertilità, la longevità e la resistenza alle malattie, caratteristiche influenzate negativamente da l'eccessivo in-breeding (consanguineità stretta) dei pochi riproduttori presenti negli allevamenti in quegli anni (specialmente se mal praticato).

C) Per ultimo ci sono stati quegli allevatori che, interessati solamente ad esporre un gallo in esposizione e vincere un titolo di campionato, hanno meticciato lo Shamo con animali diversi per aumentare alcuni tratti morfologici graditi ai giudici ed agli spettatori delle manifestazioni avicole. Questo è avvenuto soprattutto in Germania utilizzando da un lato degli Aseel di taglia idonea per aumentare l'ossatura, i diametri e la potenza della testa e dall'altra anche il Malese da esposizione (avvenimento grave date le pessime doti caratteriali di questa razza da carne) sempre per la sua taglia e la testa imponente.

Molti "Shamo" Tedesci di quegli anni infatti erano neri picchiettati come gli Aseel...

Quindi il problema attuale della purezza dei nostri Shamo parte da molto lontano e si intreccia con necessità e intenti diversi nell'allevamento della razza!

Ora il colore.

La mia preferenza per il nero o il frumento nasce da una semplice constatazione, e cioè che nelle vecchie stampe Giapponesi sono sempre raffigurati galli Shamo di questi colori... molto ma molto raramente di altri!

Questo perchè il colore nero ed il frumento sono dei colori "ancestrali" che producono animali particolarmente robusti e dotati per il lavoro.

Quindi, amando le tradizioni e la storia legata allo Shamo Giapponese prediliggo questi preferendoli a tutti gli altri presenti nella razza.

Chiudo ricordando che lo Standard va interpretato e "vissuto" in modo da non arrecare danno alla variabilità genetica di una razza pura, sempre però mantenedosi al suo interno. Il portamento della coda e la cresta a tre carene non sono infatti una prerogativa dello Shamo ma di tante altre razze ben più antiche della nostra. Quindi vanno interpretate con intelligenza e non viste come unico scopo della selezione.

Benedizioni
[Modificato da Daniele Santoni 07/04/2010 19:29]


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