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topi - come sterminarli?

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2011 22:23
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08/01/2011 19:22
 
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Gatti.
Nessuno pensa a questa opzione ma, se piacciono e se ne ha la possibilità, credo sia in assoluto la strada più efficace e meno rischiosa.
I miei numeri - circa 40 capi attualmente - non possono fare testo giacché sarebbero improponibili quasi ovunque oltre che assai costosi.
Tuttavia, secondo la mia personale esperienza, due o tre esemplari tenuti costantemente nel pollaio (nutriti una sola volta al giorno senza esagerare finché dura la presenza dei "sorci"), sono più che sufficienti ad allontanare qualsiasi colonia nel giro di due o tre mesi.
Da privilegiare nella scelta dei cuccioli da impiegare all'uopo (prenderli a circa 4 o 5 mesi di età non prima), quelli di origine campagnola che hanno avuto modo di seguire ed apprendere tecniche di caccia dalle madri.
I veleni per ratti sono appositamente concepiti in modo da fare effetto a notevole distanza di tempo dall'ingestione e ciò perché il topo - che é animale assai intelligente - non riesca a ricollegare i malori e la morte al cibo ingerito.
Nelle colonie naturali di ratti , come organizzazione sociale, a mangiare per primi sono sempre i più vecchi, quindi gli adulti ed infine i piccoli; ne deriva che se il veleno facesse effetto subito, la maggior parte dei soggetti eviterebbe di consumare l'alimento.
La polvere di gesso mescolata alla farina di castagne dopo le prime morti non verrà più consumata se non a distanza di un ragionevole lasso di tempo (ed appunto ultimorizzonte ne fa uso sporadico).
Per lo stesso motivo, laddove ci sono colonie di ratti, colla e trappole, dopo 3 o 4 soggetti presi, non funzionanno più.
Il "sorcio" difatti rimane incollato o dentro alla trappola abbastanza tempo perché i suoi "familiari" lo vedano e "colleghino"; da quel momento in poi, potrete mettere come esca anche il miglior parmigiano: preferiranno girare alla larga.
Mito da sfatare quello che il comune veleno per topi non nuoccia ad altri animali, in particolare cani e gatti.
Ho avuto la disgrazia di perdere diversi gatti e due cani pastori belgi per emorragie interne causate da veleno per topi (usavano giocare con le carcasse dei topi morti che trovavano e a volte ne mengiavano pezzetti); Il contadino del terreno vicino usava veleno a piene mani nei suoi pollai poi si sbarazzava delle carcasse gettandole nella concimaia.
Anche smaltendo i cadaveri dei topi altrimenti non si é sicuri: dato l'effetto posticipato nel tempo del veleno, il topo ha tutto il tempo di allontanarsi indisturbato dal luogo dell'assunzione prima di sentirsi male e morire.. e dunque anche il tempo di fare da preda - perché rallentato o sofferente - a qualche micio (di solito i più piccoli che cercano prede facili) o a qualche ignaro rapace.
[Modificato da pushok-mc 08/01/2011 19:27]
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