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Origine del pollame

L'archéoptéryx

L’origine degli uccelli si attribuisce spesso all’archéopteryx , (Archaeopteryx lithographica), è un uccello fossile che visse nell’era Giurassica ( da – 205 a – 135 milioni di anni). Tutte le specie di fossili conosciuti di Archéopteryx, sei fino ad oggi, sono stati ritrovati nei giacimenti di scisti litografici (Giurassico superiore) di Solenhofen, in Baviera. L’archéopteryx, che aveva la dimensione di un piccione, sembra essere stato nell’evoluzione l’anello intermedio tra i rettili e gli uccelli. Si presentava in effetti come un essere composito, mezzo rettile e mezzo uccello. Dai suoi antenati rettili aveva conservato la dentatura e la coda, composta da una ventina di vertebre. Dei veri uccelli l’archéopteryx aveva già le piume, le ali, il cranio. E’ difficile dire se questa cretura fosse o meno capace di volare; si ritiene generalmente che essa potesse volare di albero in albero o effettuare degli atterraggi in volo planato. La frigilità del suo bacino non gli avrebbe permesso di sopportare lo choc di un vero atterraggio; inoltre esso era privo di carena. Tuttavia la scoperta, nel 1970 del quarto scheletro ha permesso di formulare un’altra ipotesi. Le ali dell’archéopteryx erano provviste di forti unghie, classicamente considerate come organi di scontro. Tuttavia l’esame delle unghie dell’ultimo scheletro ha dimostrato che queste non avrebbero potuto avere quel ruolo. Il dibattito resta dunque aperto tra coloro che propendono per un archéopteryx arboricolo e coloro che propendono piuttosto per un archéopteryx terrestre e corridore. Il suo cervello in ogni caso era più del rettile che dell’avicolo. L’ambiente nel quale viveva l’archéopteryx può essere ricostruito abbastanza fedelmente. Si trattava di una laguna prossima al mare frequentata da seppie, da gamberi, da dinosauri, da pterosauri. L’archéopteryx occupa una posizione primaria nell’evoluzione dei vertebrati perché realizza la giunzione tra rettili ed uccelli. I suoi antenati sono sicuramente gli pseudosuchiens, piccolo gruppo di rettili del triassico che anticipano gli uccelli per diversi aspetti della loro autonomia in particolare il portamento bipede e delle scaglie dall’aspetto di piume. Tuttavia le fasi che condussero dagli pseudochiens agli archéopteryx sono a tutt’oggi sconosciute. I paleontologi hanno provato a colmarli immaginando un ipotetico pre-uccello presso il quale le ali e le piume fossero a poco a poco apparse. In ogni caso l’archèopteryx appare come l’antenato di tutti gli altri uccelli. Nel Cretaceo quelli, come l’Hesperornis, con l’aspetto da tuffatori hanno ancora dei denti. Dalla fine dell’era secondaria dei tipi molto più moderni fanno la loro apparizione: da allora la struttura anatomica degli uccelli è fissata e non varierà ancora di molto. Un fatto curioso è da notare: un’attuale galliforme amazzonico, l’hoazin, presenta ancora durante la sua giovinezza, degli artigli alle ali, carattere che evoca gli archéopteryx
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