00 03/12/2008 19:47
No no. La questione è un'altra. Scusate. Faccio un esempio: ad un certo momento, una razza di cani diventa di moda. Ovviamente si apre un mercato; gli allevatori che hanno speso tempo, capacità e denaro nel selezionare quella razza, ottenendo soggetti di qualità; e per qualità s'intende carattere, morfogia, assenza di malattie genetiche come "la dispalsia dell'anca" oppure forme penose di enognatismo e prognatismo, e per oera mi fermo aggiungendo solo un numero impressionante di gastrointeriti e fin'anche il cimurro che si credeva debellato; ebbene quegli allevatori, vedono premiata la loro costanza e capacità, con premi ma anche con denaro. In questo solco si insinuano quei pseudo allevatori, ma anch privati che hanno dei buoni soggetti; ch però presentano un grave difetto: spesso hanno linee di sangue talmente differenti che la progenie risulta assolutamente estranea a quanto prevedono gli standard. Ciò nonostante vengono immessi sul mercato a prezzi concorrenziali, col risultato che dicevo prima.
Mi ripeto: questo fenomeno si è verificato più volte, almeno per quanto riguarda il Pastore Tedesco. Sono occorsi decenni per riportare la selezione di quegli animali a livelli d'eccellenza.
Se poi la cosa che da fastidio è il termine "denaro", vabbè... allora non ho capito io. [SM=g7345]
[Modificato da horoz 03/12/2008 19:55]