Non mi inoltro nello specifico caso non avendo riscontri diretti.
Dobbiamo però sempre considerare che nonostante i nostri animali siano allevati, e più o meno opportunamente seguiti, esiste sempre una selezione della specie.
Spesso in una covata, nidiata, cucciolata alcuni soggetti sono meno reattivi, quindi la stessa madre alle volte ne trascura alcuni prediligendo altri, addirittura arriva a privarli quasi dell'alimento, schiacciarli (ad es. nel caso delle nidiate di suino le scrofe spesso schiacciano alcuni individui, spesso mentre il suinetto emette vocalizzi di lamento la madre non si sposta, se non intervennisse l'allevatore per la gestione del tutto ci sarebbero diverse altre perdite).
Tutto ciò non fa di queste madri degli individui cattivi o imbranati nel senso morale, non c'è un'intenzionalità giudicabile come azione volta al male.
E' facile esprimere giudizi connotati antropomorficamente.
Voglio dire, in sintesi, che bisogna sempre considerare la questione della vita di un animale su almeno due fronti: la specie, con i suoi sistemi di adattamento nel corso dell'evoluzione e l'azione della selezione operata dall'uomo, con la creazione di razze, ceppi e sistemi d'allevamento, non del tutto vicini all'etologia dell'animale.
Esiste poi l'esperienza:per cui una chioccia alle prime armi, potrebbere incorrere più frequentemente in simili situazioni, alle volte capita con soggetti di peso elevato oppure con individui piuttosto nervosi.
G.
[Modificato da wildfowl 19/04/2010 22:29]