00 08/12/2010 18:20
ciao Stefano, ho fatto in tempo a vedere il post prima che lo cancellassi. la persona l'avevi citata con le iniziali, e sì, penso proprio che sia la stessa persona che scrive nel nostro forum, anche se il titolo accademico non dovrebbe essere - credo prof. ma dott. ;-)!
venendo al tuo dubbio, se lo ricordo bene...l'autore dell'articolo fece lunghi ed approfonditi studi su riviste, libri e quant'altro; se ci fosse stata un'altra razza citata in letteratura, l'avrebbe individuata. Esistevano invece ceppi locali senza nome di polli di tipo mediterraneo, come quelli illustrati nelle pagine della gloriosa Rivista di Avicultura del Ghigi. Inoltre l'analisi del territorio può ancora riservare delle sorprese, come ceppi locali evolutisi di recente e mai comparsi in letteratura perchè destinati solo ai mercati avicoli rionali (vedi le "Emiliane" di cui si parla in alcuni post, o altri ceppi locali in cui mi sto imbattendo ancor oggi nelle campagne venete) ed altri che invece erano custoditi fin troppo gelosamente da poche famiglie di contadini e che potrebbero esser vecchie di secoli (vedi la "cornuta di caltanissetta" di peppe tasso). Insomma, esistono ancora moltissime chance, sia di reperire biodiversità sia di ricostituirla seguendo i vecchi programmi genetici di selezione.
Andrea
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