00 04/03/2011 20:34
Ciao Alessio, mi era sfuggito...
Un copia e incolla dal forum tematico:

Le notizie storiche riguardo la colorazione finora in nostro possesso sono queste:

Tucci (?) - dorata con le sue gradazioni.
faelli (1923) - dorato (preferibile), bruno, pernice rosso, pernice giallo.
manuale di avicoltura (anni 40) - dorato, pernice rosso, pernice giallo.
clementi (riporta tucci) - dorato in varie gradazioni, giallo pernice, rosso pernice.
mazzon (circa 1930) - dorato (collare, dorso, copritrici giallo oro, remiganti e timoniere nere), con femmina più scura sul modello del pernice rosso.
giancarlo pozzi (1961) - gallo: testa rossa, collo, dorso e sella arancione, petto baio rossastro, coda nera, penne della cappa camoscio scuro pagliettato, remiganti primarie nere orlate di baio, secondarie baie marcate di nero. Femmina: camoscio dorato, penne della ali, dorso, petto con pagliettatura.
cortese (1969) - dorato rosso
cornoldi (1948) - rosso con remiganti e timoniere nere.
Mazzon (1890) - colorazione poco definita, da un lato simile alla leghorn bruna, dall'altro paragonata all'amburgo argentato nel gallo e con petto pagliettato nella femmina.
Schicchi (?) - dorata


Andrea Mangoni, che ha postato diversi antichi scritti, così ha commentato:

ecco, scrivo di seguito per evitare di "sporcare" il post riassuntivo che potrà poi essere aggiornato mano a mano.
credo che ci siano pochi dubbi sul fatto che in letteratura siano presenti diverse colorazioni, che comprendo apparentemente almeno la collo oro, la perniciata, i polli rossi (modello "vicino"). Potrebbero esser stati presenti anche dei pagliettati e dei pagliettati argento.
se più volte si è parlato di pernice rossa (immagino ragionevolmente assimilabile alla perniciata) azzardo che la pernice gialla sia la frumento.
Non vengono mai citate la colorazione bianca, la nera, non parliamo poi della blu.
cerchiamo altre fonti e vediamo se si riesce a chiarire qualche altro enigma!

Detto ciò, in tempi più recenti e coincidenti con il periodo del "recupero" della razza si presume per la minima popolazione rimasta e magari non proprio pura, che le cose possono aver preso chissà quale strada.