00 29/04/2011 23:44
Tutto molto interessante.
Premesso che non ho fatto nessuno studio personale sull'argomento ne' esperimento.
Ma il mio dubbio è che di certo le ossa del pollo vivo non andranno mai a contatto con l'aceto... e poi siccome lo stomaco dei volatili digerisce anche le pietre, chissà se un pò di aceto "molto diluito in acqua" provoca più danni che benefici. Ammettiamo che il fegato "forse" ne potrà risentire, credo che l'esposizione a parassiti interni che malauguratamente dovessero invadere le interiora del caro vecchio pollo, possano creare più danni dell'aceto, infatti sappiamo che spesso e malvolentieri tali parassiti portano anche alla morte.
Forse, potremmo obiettare che già di persè l'acido citrico contenuto nello stomaco è più che sufficiente, e quello acetico a nulla potrebbe servire.
Credo, che il beneficio dell'uso dell'aceto non sia da ricercare all'interno dell'animale, ma... nell'abbeveratoio.
Creando un ambiente acido e poco consono allo sviluppo di batteri, protozoi e coccidi che INEVITABILEMNTE vanno a finire nei beverini, vuoi per le feci che -chissà perchè- tra tanti posti sembra che li vadano a fare apposta nell'acqua, o quelle feci che attaccate sotto alle zampine poi finiscono li.
Senza contare i residui di cibo che quando bevono riversano nell'acqua rendendola putrida.
L'acidita dell'acqua evita il proliferare di alghe, batteri ecc... non a caso i cibi si conservano anche sott'aceto.

NB: Non prendere questo mio post come una sentenza, (sarei un presuntuoso) ma solo come un possibile spunto di riflessione e di pacifica discussione.
Mi farebbe piacere che i miei dubbi venissero chiariti.
[Modificato da |=Lupaccio=| 29/04/2011 23:46]