00 03/07/2011 16:51
Tante volte per istinto ho raccolto un animale, generalmente uccelli. In poco tempo ho imparato che i passeri implumi caduti dal nido vanno lasciati dove sono, è l'unica possibilità di salvezza che hanno in quanto a volte i genitori li recuperano.
Una volta ho raccolto una giovane rondine, commettendo un atto di ignoranza: credevo di far bene invece quella era una rondine ai primi voli che restava nei pressi del nido mentre veniva ancora nutrita dai genitori. Era prossima all'autonomia che avrebbe acquisito seguendo gli adulti nel procacciarsi il cibo e i giovani come lei. Ho fatto una fatica incredibile per nutrirla, ricordo che mi dicevo che non potevo lasciar morire un essere sano e bello come quello. Ci è voluta determinazione e dedizione. Ce l'ho fatta. Le ho anche insegnato a mangiare da sola, poi l'ho lasciata libera.

Un'altra volta -periodo di caccia- una fagiana si è ritrovata in un mio recinto. L'ho tenuta da novembre a giugno, aveva anche iniziato a fare le uova, percepivo in lei una gran voglia di libertà. L'ho liberata presso un'oasi sul Tevere. Il suo volo ad arco di 250 metri da una sponda all'altra del fiume, è uno dei ricordi di libertà più belli che ho.

Oggi, prima di raccogliere un animale ci penso su, mi chiedo se faccio bene, se lo conosco, se so come accudirlo e reintrodurlo in natura. Preferibilmente lascio che ognuno segua il proprio destino..


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Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera
(S.Quasimodo)