00 28/07/2011 14:11
Re:
Crestillo, 27/07/2011 14.45:

Io penso e ritengo che lo standard vada interpretato come un quaderno di lavoro. Su questo quaderno sono annotate tutte le caratteristiche estetiche ricercate .
Quando si seleziona si segue la razza tramite il pedigree cercando di fare abbinamenti compatibili con una comprensibile limitazione della consanguineità troppo stretta.

In allevamento fra i riproduttori che si possiede esistono comprensibilmente animali belli o meno belli secondo lo standard che vengono mantenuti per i più svariati motivi.
fertilità
frugalità
resistenza ai patogeni
forma
struttura scheletrica
tipo di cresta
Ecc.
Dall'abbinamento e dal sapiente uso di questi riproduttori fidati si producono diversi soggetti di cui i più meritevoli morfologicamente vengono sottoposti ad un giudizio morfologico per avere un parere esterno al proprio.
Finito questo consulto è chiaro che ogni singola stirpe pur essendo morfologicamente molto affine presenta alcuni caratteri leggermente diversi dovuti al gusto personale dell'allevatore .
Modifiche minime e che non compromettono il rispetto dei fondamentali caratteri di cui lo standard fa cenno.
Un conto è avere una cresta ed un bargiglio leggermente abbondante e grossolano rispetto allo standard , diverso è deviare ed uscire dalla tipologia prescritta da questo ( es . se la razza deve avere cresta a rosa allevarlo con la cresta semplice esula dall'allevare la razza prescelta . Stesso dicasi per altre caratteristiche essenziali etniche come il colore delle zampe, colore della pelle, colore delle uova , ecc.)

Dire che si alleva secondo lo standard non presuppone affatto che tutto sia uniforme e indistinguibile.
Lo standard rappresenta solo un modello ideale a cui si aspira e che per forza di cose abbraccia un vasto numero di animali che si collocano secondo gli estremi della media di popolazione.

Fuori da questa campana si collocano i soggetti che differiscono in modo troppo spiccato e che sono destinati o ad essere scartati o a creare nuove stirpi e nuove sottorazze fino a giungere a nuove razze, se la fantasia e la costanza selettiva degli allevatori non si arrenderà ma procederà nel tempo.
[SM=x1650010]
Questa oltre ad essere l'idea di standard che condivido è la metodica universalmente addottata nel mondo selettivo degli animali domestici.

Trovate questi concetti in qualsiasi libro di zootecnica e miglioramento genetico animale.




Io vedo la questione sotto un’ottica più complessa.
Quando scrivo “purezza” do per scontato che si accoppiano soggetti che abbiano come minimo le caratteristiche principali della razza; per cui se una razza deve avere i tarsi gialli tutti i riproduttori devono avere i tarsi gialli e così per la cresta che se deve essere a rosa vale la stessa cosa dei tarsi.

Il problema è quando si acquistano soggetti o uova da terzi. Le notizie che puoi ricevere dalla maggior parte degli allevatori sono molto sommarie, al limite ti dicono che i riproduttori li hanno avuti da un amico oppure che vengono dalla Germania ma non ti dicono come hanno allevato, la consanguineità dei soggetti etc.….

Ci si rende conto poi della eventuale debolezza del ceppo (per esempio sviluppo di malattie con facilità, difficoltà dei soggetti a reagire alle varie terapie antibiotiche, morte senza motivo dei pulcini etc…) o della loro troppa consanguineità (troppe uova chiare, troppi pulcini morti nell’uovo prematuramente etc..).

Allora si decide di introdurre nuovo sangue e ti rivolgi ad un altro allevatore e anche qui vale tutto il discorso di prima e magari poi i problemi sono raddoppiati e non è escluso che le origini dei due ceppi siano le stesse e quindi più che introdurre sangue nuovo accoppi fratelli con altri fratelli…..

A me non sembra una questione da poco…..

Aggiungo una considerazione ulteriore: se io dovessi scegliere tra due galli per tirar fuori il mio riproduttore futuro e debbo scegliere tra un gallo che rispecchi maggiormente lo standard rispetto ad un secondo gallo meno in standard ma se il primo purtroppo ha avuto più problemi di salute del secondo che invece è cresciuto sano e forte, io senza se e senza ma scelgo il secondo.
In seconda valutazione poi se i difetti sono troppo evidenti da compromettermi una riproduzione secondo standard, allora cerco un altro gallo in altra direzione!!

Ecco perché ho scritto “..pretendere il pedigree...”
Considerate che si può arrivare anche a spendere fino a qualche centinaio di euro per costituire o spesso tentare di costituire un gruppo di riproduttori…..
Renato