00 26/01/2013 01:13
Re:
emanuele-70, 24/01/2013 22:14:

forse e' il caso di pensare di piu' in modo avicolo e meno politico, altrimenti di strada se ne fara' ben poca,e' un pianto vedere una nazionale italiana con 1369 animali, in un paese cosi' grande che conta piu' abitanti di altri paesi, come olanda, belgio, svizzera, austria ,eppure i numeri dicono il contrario, sembra che l'italia conti la meta' di abitanti di questi paesi visto il flusso di espositori e visitatori, e' il caso di cambiare forse qualcosa, credo che il dialogo e la ragionevolezza possano aiutare il cambiamento sempre che tra le parti non si ponga un muro a prescindere
ciao emanuele



Il punto è come già altri hanno fatto notare in questa discussione che il mondo avicolo amatoriale italiano e' più sconosciuto di quanto si pensa,e questo è mio avviso una colpa di fiav! Vi portò un esempio io con alcuni amici appassionati (si parla di almeno una decina di anni fa) siamo sempre andati a Reggio Emilia a vedere mostre e mercatini vari li abbiamo "conosciuto" aerav che a mio avviso ha il merito nn di far vendere gli animali ai suoi soci ,ma di fare manifestazioni e di farsi conoscere per questo è numerosa e fa dei numeri nelle sociali,è strano secondo me che dei ragazzi che si avvicinano a questo mondo conoscano prima un'associazione che la federazione di cui questa fa parte.