00 10/05/2010 21:15
Ritornerei all'origine della discussione...
La pica, comportamento aberrante ritenuto come il cannibalismo, plumofagia, tra i vizi, come è già stato precisato da cliveclive riguarda l'ingestione di oggetti non di uso alimentare, coinvolge molte specie animali, e non ha da quello che ho appreso nel mio percorso di studio ed esperienze, attinenza diretta con il cannibalismo.
La plumofagia, intesa come il beccaggio ed asportatazione delle penne/piume può degenerare invece in cannibalismo, ovvero l'asportazione di cute, sottocute, muscolatura, sino all'eviscerazione e morte del malcapitato.
La pulofagia può essere perciò considerata come la fase iniziale del cannibalismo.
Sono fenomeni molto connessi, anche se come racconta GioCT, alle volte non sono immediati i segnali di precedente plumofagia:da quello che ho osservato anch'io, tali fenomeni possono vericarsi in continuità rapidissima, per cui in breve si arriva all'aggressione che porta a morte senza che ci si accorga di nulla.
I testi di avicoltura non riconoscono delle cause ben distinguibili, ma vari fattori possono incidere contemporaneamente:

- alimentazione (associata a carenzein particolare di alcuni amminoacidi, oligoelementi). Spesso un cambiamento repentino nella dieta può indurre una ricerca di alimenti proteici(le penne piume, in particolare sono costituite da cheratina);

-illuminazione intensa;

-temperatura eccessiva;

-sovraffollamento;

-sitemi di allevamento;

-tipo di volatile;

-infestioni da ectoparassiti (come concause).

Va segnalato che le razze leggere sono più predisposte.
Esiste poi un periodo critico di comparsa di tali manifestazioni che va dalla terza a sesta settimana, poi dalla dodicesima fino al momento dell'ovodeposizione (testo di patologie aviare).

G.
[Modificato da wildfowl 10/05/2010 21:25]