L'ALLEVAMENTO E' PASSIONE, LA SELEZIONE E' ARTE, solo la conoscenza e l'esperienza fanno i veri campioni
 
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Ultimo Aggiornamento: 18/02/2008 18:32
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16/02/2008 08:17
 
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L'ultimo numero di Avicoltura/Avicultura riporta un articolo a cura di F.Focardi, il nostro Fabri43, che mi ha fatto pensare.
Si parla dell'anatra di Sassonia, razza secondo me splendida e appassionante, che non allevo solo perche' non allevo anatidi per nulla, almeno per ora, e con cui quello spudorato a cottimo del Simeoni, Msime del forum, che ha un ceppo spettacolare, si porta a casa un sacco di premi (inviiiidiiiiaaaa) e viene anche a sventolarceli sotto il naso dall'ultima di copertina del bollettino AA (he,he! Bravo, Marco!).

Celia a parte, Fabrizio scrive in sostanza che per avere femmine con certe caratteristiche bisogna riprodurre con maschi con piumaggio di eclissi di un certo tipo, ma gli stessi maschi poi non saranno da presentare alle mostre perche' avranno in livrea da riproduzione delle caratteristiche poco corrette o meno belle di altri.
La stessa cosa mi pare di aver letto succeda o succedesse con le Wyandottes, non ricordo piu' a proposito di quale caratteristica, mi pare l'orlatura o magliatura delle piume.

Ora mi domando: ogni razza e' qualcosa di artificiale, ce lo siamo detti tante volte, si crea pianificando gli accoppiamenti, inseguendo delle caratteristiche precise, ma e' sensato accettare uno standard che fissa delle caratteristiche incompatibili nei due sessi? E' un po' come riconoscere il blu, ma non volerne sapere del nero e dello splash, quasi come avere in realta' due razze, una per i maschi e una per le femmine, ma scambiate in modo incrociato; dover avere l'una per generare l'altra, ma disconoscendo sistematicamente i padri quando si premiano i figli.

Non mi sono spiegato affatto bene, lo so, ma forse si e' intuito in mezzo al farfugliamento cosa intendo dire.

Oltretutto, in queste situazioni si devono allevare ceppi doppi e tutto diventa piu' complicato, ma il dubbio che ho non e' di natura pratica, quanto piuttosto di logica a priori.
Ma che stiamo a fare? E' una cosa sensata selezionare in direzioni che non convergono verso nulla? Perche' in questi casi, non si scappa, o si corregge una caratteristica e si danneggia l'altra o viceversa.
Non sarebbe meglio ammettere solo standards compatibili per i due sessi?
Secondo me, una volta accertata una situazione simile, semplicemente si dovrebbe correggere lo standard.

Mi dite che ne pensate?
16/02/2008 09:15
 
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Carissimo Paolo, hai toccato un nervo scoperto, ho già avuto in privato, da parte di allevatori, domande sul tipo della tua.
Ti sei comunque spiegato benissimo e da quello che ho scritto nell'articolo sul disegno orlato della Wyandotte sai già che più o meno la penso come te.
Posso dire che comunque da parte di diversi Paesi, ma anche da parte nostra, ci si sta orientando verso un riconoscimento di quelle caratteristiche che vengono, diciamo, naturalmente senza bisogno della "double mating" cioè dell'allevamento di due linee: una per avere maschi belli ed una per avere altrettanto belle femmine.
Va precisato che questo non riguarda la morfologia, ma solo le colorazioni ed i disegni.
Sarebbe molto lungo spiegare i casi in cui questo era o è consigliabile o sconsigliabile, vi consiglio pertanto leggere il mio articolo sul "Disegno Orlato nella Wyandotte" già presente in rete nel sito FIAV.
Comunque, caro Paolo, ecco un esempio di modifica allo standard avvenua per evitare quello che te dici:
Colorazioni Perniciate a Maglie: prima era richiesto nel gallo un petto assolutamente nero (difetto grave tracce di altro colore), questo purtroppo portava nella gallina un disegno a maglie confuso. Mentre se si usava come riproduttore un gallo con il petto macchiato di bruno o di argento (a seconda della colorazione)si potevano avere galline con un disegno netto e ben evidente. E' durata per molti anni poi, non mi ricordo l'anno, fu deciso di modificare lo standard: gallo con petto nero e con leggera orlatura bruna (o argento). Casi come questo ce ne sono altri, ma non li accomunerei con quello dell'Anatra di Sassonia. Non mi ricordo quello che ho scritto a proposito - l'ho scritto tanto tempo fa anche se pubblicato sull'ultimo numero - e non ho ora la possibilità di leggerlo, ma in quel caso si tratta di un consiglio che da un allevatore secondo la sua esperienza di allevamento, non per questo si può modificare uno standard, in quanto, non si considera difetto ciò che viene fuori da due soggetti con giusto disegno. Oltretutto, come ho scritto, non tutti sono d'accordo di tenere, per due anni, un alto numero di maschi (troppi maschi disturbano l'insieme del gruppo) in attesa della muta per vedere il piumaggio d'eclissi.
Comunque come ho sempre detto sono contrario al fatto di dover tenere più gruppi riproduttori per ottenere caratteristiche migliori nell'uno o nell'altro sesso, anche per ragioni di spazio e di spesa.
Ciao
Fabri
16/02/2008 10:21
 
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Ciao, Fabri.
Lo sai, non sono un tecnico, sono un arruffone. Non ho pretesa di discutere lo standard, figurati, e nemmeno di saper distinguere caso da caso. Nel caso di anatidi, poi, meno che mai. Per queste cose fortunatamente ci siete voi del CTS che sapete bene cosa fate e soprattutto sulla base di cosa lo fate, dopo averci studiato ben bene, quindi è chiaro che sono pronto ad accettare la strada indicata, quale che sia. Oltretutto, come dici, ti eri gia' espresso in questo senso, non ricordavo i termini ma il senso generale si.
Volevo un po' sapere che ne pensa anche il 'parco allevatori' del forum perche' questa cosa della selezione che invece che convergere verso un qualche riultato fisso, cicla all'infinito tra due posizioni alterne mi disturba un po', sara' per deformazione professionale, perche' per noi informatici e anche per tutti gli utenti del nostro lavoro, queste situazioni sono molto critiche e da evitare assolutamente.
Mi conforta pensare che lo stesso problema se lo sono posto in ambiti destinati, sperabilmente, a ridurlo, se non ad eliminarlo del tutto.
[Modificato da paolorsn 16/02/2008 10:26]
16/02/2008 10:53
 
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Ciao Paolo, chi non è, o non è stato, "arruffone" scagli la prima pietra!
Anch'io sono interessato a conoscere l'opinioni degli amici del forum.
Va comunque precisato che tutto quanto detto sopra è per avere polli da esposizione, perlomeno come colorazione, ne abbiamo anche parlato nella discussione "Foto Polli-Brahma" a proposito delle foto che sono state inserite. Esistono bellissimi galli Brahma col petto nero e bellissime galline con un disegno così così, ma se per caso ci scappa un gallo con orlatura del petto bruna, anche troppo intensa, non mettiamolo in pentola, usiamolo come riproduttore.
Ciao
Fabri
16/02/2008 14:47
 
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Mi sono posta questa domanda con la colorazione splash per la moroseta..la posizione e la disomogeneità degli spruzzi blu non sono stabili ma è comunque esistente e stabile nella famiglia dei blu e degli splash.Oltretutto viene utilizzata insieme alla nera per formare quei blu oggetto di selezione, penso quindi che sia giusto per i meno esperti che vanno a visitare le mostre farla vedere, perchè lasciarla solo ai libri o alle foto in internet, anche solo per la sua simpatia..io le porterò comunque anche se non verranno valutate perchè lo trovo didattico, di simpatia e poi sento che tanti le vogliono, perchè non fargliele vedere dal vivo
[Modificato da Rachele1 16/02/2008 14:51]
16/02/2008 19:45
 
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Brava Rachele!
Ciao Rachele, buona idea portare le tue Moroseta splash alle esposizioni.
Si parte sempre con l'idea che tutto è chiaro per tutti, forse nei Paesi più evoluti, avicolturalmente parlando,sanno già tutto, ma in Italia dove l'avicoltura , come noi la intendiamo, non è neanche del tutto decollata le lacune sono tante.
Il fatto è che i soggetti di colorazione non riconosciuta non vengono giudicati.
Ma a te che t'importa? Benissimo! Oltretutto neanche io ho mai viso una Moroseta splash.
Ciao
Fabri
17/02/2008 19:26
 
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Sono contenta che ti piaccia l'idea, poi secondo me la struttura del loro piumaggio rende lo splash leggermente diverso rispetto alle altre razze..spesso la spruzzatura appare più definita, è una cosa molto carina da vedere.Mi piacerebbe portare anche qualche americana solo per farle vedere però ci dovrei scrivere da non valutare sennò me le squalificano subito per il peso!Infatti non sono classificabili ne come nane ne come grandi
18/02/2008 07:17
 
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Ciao Rache, chi ti ha fatto avere la selezione americana? Comunque ad una mostra sociale, se mai si farà!, le puoi portare, le mettiamo "in visione".
Ciao
Fabri
18/02/2008 13:23
 
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Le moroseta di selezione americana vengono direttamente da 2 allevatori americani (uno tra l'altro ha la famiglia originaria qua in Italia) però ho cercato dei ceppi senza quei ciuffi esagerati perchè non mi piace che l'animale abbia difficoltà di libertà nei movimenti.Ne ho pochissime perchè le tengo per simpatia, 1 trio delle bianche e qualcuna splash, nera, blu
18/02/2008 18:32
 
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Ciao Rachele, fino a poco tempo fa ero abbonato a Poultry Press (rivista americana) e conoscevo le loro Moroseta; Sono veramente dei batuffoloni!
Un giorno me le farai vedere.
Ciao
Fabri
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