La data di nascita non si conosce esattamente, ma è nota da diversi secoli e si possono ammirare riproduzioni risalenti al 16° secolo conservate nei Musei Vaticani, Galleria Borghese e Galleria d'arte di Firenze.
Originaria di Marausa (Trapani), si ritiene derivante dall'incrocio di razze comuni locali con galline dell'Africa settentrionale.
Differiva dalle nostrane per la taglia piu' piccola, il portamento fiero, la livrea dalle tinte smaglianti -con prevalenza del dorato rosso- per i tarsi verde ardesia(oggi verde salice) e per la cresta a coppa.
In America fu esportata nel 1835(1862?) dal capitano Davis, salvata dalla mensa dell'equipaggio della nave perche' durante la traversata si dimostro' eccellente ovaiola.
Il reverendo Brown e l'avvocato Cough ne avviarono l'allevamento oltre
oceano (Sicilian Buttercup).
In italia nel 1913 fu oggetto di accurata selezione da pare del prof.
Tucci che riuscì ad ottenere soddisfacenti risultati; anche la stazione di pollicoltura di Rovigo si occupò di essa, riuscendo ad uniformarne la livrea (dorata, pernice). Alcuni testi riportano come colorazione anche la bianca, bruna e argentata.
Poi nel tempo seguì un inesorabile declino e testi degli anni ottanta
la danno per estinta.
Sembra che la ricomparsa della Siciliana sia avvenuta alla mostra ufficiale italiana di Forlì nel 1986, dove erano presenti alcune coppie nelle colorazioni dorata e argentata, ad opera, tra gli altri, di MIrella Ravaioli dopo un lungo lavoro di ricerca nelle campagne siciliane.
Il resto è storia attuale!
Ciao.
Giuseppe.