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L'ALLEVAMENTO E' PASSIONE, LA SELEZIONE E' ARTE, solo la conoscenza e l'esperienza fanno i veri campioni
 

La chimera di zio Salvo

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2020 10:10
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07/02/2013 16:41
 
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allora, cercherò di spiegarmi meglio.
partendo dal punto di vista che comunque ci sono persone molto più preparate di me in campo avicolo e che di sicuro potrebbero fare meglio di me, nel cercare di capire "cosa" sia la Cornuta, è chiaro che in tutto quello che dico mi gioco ogni giorno faccia e reputazione. l'ho detto io stesso, magari delle ricerche genetiche approfondite potrebbero dire l'esattoopposto, ma io sono convinto che possa trattarsi di una razza diffusa tra pochi da molto tempo. le mie affermazioni partono
a) dall'esperienza nell'allevamento e
b) dall'analisi delle foto e dei racconti dietro di esse.
primo, la mia esperienza come allevatore di Polverara. allevo un ceppo che negli anni '70-'80 vide un taglio con una siciliana bianca. vista la dominanza della cresta a cornetti, il carattere cresta a coppa rimase latente ma compariva, di tanto in tanto, sotto forma di qualche polverara con coppa. ho così visto che almeno in questo ceppo gli ibridi con tracce di geni della cresta a coppa presentavano una cresta a cornetti differente, più ricca di escrescenze laterali o superiori, o dentelli laterali posti anteriormente. la cresta a cornetti in purezza, senza influenze di quella a coppa, dava corna lisce, perfette, con una base appena carnosa, ma con forme differenti in base alle diverse linee di sangue: alcune "famiglie" mostravano cresta con cornetti paralleli, altre con cornetti a V,altre con cornetti in avanti e ricurvi in alto stile happenzeller. credo che alla base di queste differenze agiscano dei geni modificatori e che vi sia l'influenza del tipo di cresta semplice sottostante.
bene, nell'ultimo anno ho visto creste simili a quelle degli incroci proprio in alcuni capi emersi dalle linee di siciliana che voi allevate, come l'ho vista nel bel gallo di Peppe arrivato se non ricordo male dal palermitano. mi viene da pensare quindi che gli animali non siano una mutazione della cresta a coppa, ma derivino da incroci antecedenti con esemplari che avevano cresta a cornetti pura.
secondo punto. nel corso dell'ultimo anno e mezzo ho visto:
-i polli di S.A., con cresta enorme, spesso a V (corna di bue), a volte appiattita; sia foto di animali recenti che di animali vecchi.
-i polli di P2, quelli venduti a 700 €/coppia: cresta a cornetti più piccola e diritta, colorazione un po' diversa da quelli di S.A. e testimonianza di P2 e Cirasa - tra i quali non correva buon sangue, e questo depone aconferma della veridicità della cosa - di un intero pollaio abitato da animali simili;
-un gruppo di giovani esemplari dalle corna quasi parallele, uno anche con corno deforme più corto: per le notizie che ho avuto, non erano ascrivibili in nessun caso a uno dei due ceppi precedenti.
-I polli di Giovanni che aveva recuperato l'anno scorso: non provenivano, mi sembra, da nessuna delle tre linee precedenti.
la stupenda gallina della foto con dietro l'aereo? Cresta eccezionale, ma ignoro se venga dalle stesse linee o se sia una delle pollastrine di cirasa cresciute.
-la pollastra ibrida trovata da S.A. presso un anzianissimo allevatore: l'entusiasmo per la sua scoperta mi ha fatto capire che si trattava di una linea non conosciuta da uno dei più vecchi allevatori noti della razza, e la forma e dimensioni delle corna PUR IN STATO DI ETEROZIGOSI mi fanno pensare ad una linea simile o superiore a quella di S.A.
difficile credere che in queste 5 linee differenti e indipendenti si sia trattato solo di mutazioni puntiformi a partire dalla coppa: troppo perfetta la cresta a cornetti, troppo diverse le linee di sangue, troppi gli animali visti.
PER ME. Sottolineo sempre bene, PER ME. POSSO ANCHE SBAGLIARMI. Ma non credo di andare lontano dal vero se dico che si tratta di una razza selzionata da pochi a partire forse da incroci con altre razze (la fleche? polli nordafricani?) in tempi più o meno remoti (calcolerei dai 150 anni in giù). come fa una razza a non diffondersi? io non me ne stupisco: la polverara era la razza più nota d'Italia, con centinaia di citazioni bibliografiche e artistiche, eppure gli animali puri erano pochissimi e allevati da poche famiglie. in giro per secoli si sono trovati ibridi e le uova venivano bucate sul polo ottuso prima di esser vendute, per evitare che venissero incubate. se questo è stato fatto per una razza storicamente nota, immaginate quanto possa accadere per una razza dalle caratteristiche tali da incutere deferenza e da far nascere leggende su di essa (il "vecchio detto", l'arcangelo Michele, l'innamoramento verso i buoi, eccetera).
secondo me si sbaglia anche a credere che altrimenti sarebbero stati fatti nascere più pulcini. i vecchi contadini delle mie parti in regime di sussistenza, per esperienza, tenevano un piccolo gruppo di riproduttori, facevano nascere un gruppo per la rimonta, mettevano in padella il resto ed eventualmente vendevano incroci e scarti al mercato. di certo non ho mai visto nessun allevatore "antico" mettere a covo tutte le 120-150 uova prodotte da una pollastra! le uova in esubero non venivano fatte incubare, venivano mangiate. credo sia successo più o meno lo stesso anche qui. Perché non se ne vedono di più adesso? il gallo di questo video ha 4 anni almeno. quanto può esser fertile, specie se accoppiato con consanguinei? pensateci un po' su, e ditemi se credete che i vecchi allevatori non tenessero mai un buon riproduttore per più di 1 anno e che non avessero a gestire scarse schiuse causate dalla consanguineità.
Andrea
contatto skype: andrea.mangoni
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