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La Romagnola... da dove viene?

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2010 12:28
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20/01/2008 22:47
 
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Lo spunto per questa discussione mi viene dalle ultime battute di Fabrizio su quella delle Italiener.

La domanda ha in realtà una natura duplice: insomma, si tratta di due distinte domande.

la prima è semplice. Da dove salta fuori davvero questa razza? o meglio, ha senso parlare di razza nel suo caso?
Mi spiego meglio, anche perchè non vorrei che si pensasse che sto facendo dell'ironia o quant'altro.
sono nel mondo dell'avicoltura solo da un annetto e mezzo, e ci sono entrato spinto per la bella razza Polverara, tipica di un territorio molto vicino al mio. per cui le razze italiane le guardo sempre con enorme affetto e attenzione, e mi rode il fegato vederle magari mistificate, reinventate o innalzate alla gloria degli altarini delle provincie un mese sì e uno no per la gioia dei produttori locali a caccia di un marchio da sfruttare.
Ma proprio in un sito che peraltro non apprezzo molto proprio perchè portavoce di questa "filosofia avicola", ho trovato informazioni sulla Romagnola che mi hanno dato di che pensare.
In esso si fa notare come il Trevisani abbia nelle edizioni successive del suo "Pollicoltura" prima parlato della campine, poi della Braeckel e quindi, all'improvviso, dopo aver caldeggiato l'allevamento delle due razze, in una stesura successiva dell'opera ci mostra queste gallinelle, le romagnole, appunto, virtualmente indistinguibili fotograficamente dalle razze estere citate... insomma, per una volta mi viene da pensare che detto sito ci abbia preso: Trevisani decide di tirar fuori dal cappello magico una nuova razza romagnola per compiacere il Duce e onorare le sue origini (nulla di più facile, all'epoca), usando in realtà semplicemente esemplari di Braeckel o campine.
Fattostà che poi mi ritrovo a leggere l'articolo di Fabrizio sul sito FIAV, e trovo che la romagnola presenta tanto il mantello "fioccato" della gabbiano della frisia quanto quello barrato della braeckel.
non conosco bene le razze estere che ho citato, ma la domanda per me è la seguente... e mi scuso se può sembrare banale... Ha senso parlare di Romagnola? Possiamo considerarla davvero come un semplice ceppo italianizzato della braeckel o della campine, o è un prodotto autoctono? o forse la romagnola attuale non è altro che il prodotto di qualche capo delle succitate razze straniere, mescolato con le galline di tipo italiano presenti nella regione? insomma, presenta differenze tali da poter essere afgevolmente distinta dalle due razze nordeuropee?
e la seconda domanda invece è più... recente: da dove nasce l'attuale romagnola, da quali pollai è rinata? si tratta davvero di un ceppo custodito gelosamente da un allevatore della zona, come avevo sentito? sarò sciocco, ma dopo aver conosciuto Bruno Rossetto, le storie di appassionati che per decenni si dedicano ad una razza quasi estinta preservandola mi fanno venire un pò di magone e di commozione.
grazie e scusate il papiro!
.
Andrea
contatto skype: andrea.mangoni
21/01/2008 08:20
 
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Romagnola
Capisco i dubbi di Andrea, anch'io ne ho ancora molti. Non però sul fatto che la Romagnola sia esistita. Non ne ha parlato solo il Trevisan, ma anche altri allevatori/scrittori come il Ghigi e il Pascal.
Giancarla Pozzi ne parla più recentemente, nel 1961, e riporta che è stata selezionata dalla Stazione di Pollicultura di Rovigo e dall'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura di Ravenna nelle varietà Dorata e Grigia. Presumo pertanto che si parli del disegno a fiocchi anche se impreciso. Esistono anche foto dalle quali sembra chiaro questo disegno.
Il disegno era, ed è, un disegno molto comune in Europa, specialmente nel nord, ma anche la Francia ha razze con disegno simile, per prima la Bresse Grigia che niente è che un fioccato irregolare. La Romagnola ha, a differenza delle razze nordiche, l'occhio arancio/rosso, caratteristica molto importante che mi sembra non aver visto nei soggetti presentati.
Vi consiglio anche di leggere l'articolo, presente nel sito FIAV, sulla Civetta Barbuta Olandese dove parlo più dettagliatamente delle colorazioni.La Fiav è entrata in campo solo da poco e francamente devo dire che siamo solo alla partenza. Non credo sia possibile, nella situazione attuale, parlare di riconoscimento. Non esistono allevatori sufficienti a portare avanti la selezione e non si sa neanche a che punto di stabilità siano i soggetti portati in visione non conoscendone l'origine. L'allevatore che ultimamente ha presentato i soggeti non ha per niente "custodito gelosamente nel tempo il ceppo", ma credo provenga dal recente tentativo di recupero che si è tentato a Padova. Quello che ho riportato nell'articolo, come ho ben specificato, è una mia opinione personale, ma la realtà è tutta da vedere. Poco tempo fa si parlava in Olanda del Pollo di Chaam, oggi è razza riconosciuta.
Ciao
Fabri
21/01/2008 08:41
 
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Grazie!
Dimenticavo: grazie Orloff per la galleria fotografica. Bravissimo!
Ciao
Fabri
21/01/2008 09:41
 
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E' probabile ke la Romagnola anticamente potesse discendere da altre razze, ma adesso secondo me è una razza a se stante. La sua selezione andrebbe presa sul serio x renderla completa.
D'altronde quante razze discendono da incroci?! la risposta è quasi tutte.
sono sicuro che nel giro di qualke anno potrà dirsi completa, con il suo standard definito.
ciao ciao
21/01/2008 11:13
 
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Rieccomi ancora sulla Romagnola
Non si può assolutamente scartare l'ipotesi che la Romagnola sia un derivato della Braekel, chi può dirlo questo? Ma niente vieta che la Braekel sia un derivato della Romagnola. Stesso problema per la Padovana, ecc. Il problema è che in Italia la selezione è sempre stato un optional, questo è successo anche con la Livorno come sappiamo. Differenze morfologiche in razze diverse di tipologia mediterranea non se ne può travare tante, basta guardare quelle esistenti. Specialmente quelle col famoso disegno a fiocchi, o a barre -ma non barrate sia ben chiaro-, ce ne sono tante e si somigliano tutte. Ricordo di aver letto in un vecchio libro - forse di Teodoro Pascal o del Ghigi -, che appunto il Prof. Ghigi ad un gruppo di studenti fece trovare in gabbie separate diversi soggeti di Valdarno e Bresse Nera chiedendo loro il riconoscimento delle rispettive razze. La conclusione fu che le razze erano più o meno identiche. Sta di fatto che dopo la prima guerra le Bresse sparirono dalla Francia, in quel periodo ci fu dall'Italia una forte esportazione di Valdarno e guarda caso dopo la Bresse ritornò in Francia. Questo è scritto, ma non ne parliamo ai francesi, si rischierebbe l'incidente diplomatico!
Quindi è molto difficile prendere decisioni. La cosa determinante è che esista documentazione dell'esistenza e non siano solo voci di popolo.
Ciao ancora
Fabri
21/01/2008 11:23
 
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Ci vuole coraggio.
Si Orloff, il dubbio viene. Infatti chi trova razze, delle quali non si è mai saputo niente, a tutti gli angoli come può dire che proprio la Romagnola sia un bluff? Oltretutto andando contro a seri autori che ci hanno tramandato tanto dell'avicoltura italiana.
Ci vuole coraggio!
Ciao
Fabri
21/01/2008 12:17
 
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grazie mille!
Alex e Fabrizio, grazie a entrambi per i vostri interventi! In effetti ora ne capisco di più, e soprattutto sono lieto di sapere che esistano prove bibligrafiche dell'esistenza di questa razza presso più autori, e non solo il Trevisani. In verità, l'idea di un omaggio politico visto i tempi non era da scartare (all'epoca le famiglie ricevevano denaro per chiamare i propri figli Benito o Benita! ne sanno qualco0sa alcuni signori e signore che conosco....), ma tutto il discorso sembrava davvero ricadere in quel vecchio proverbio veneto: è come se carnevale si desse meraviglia della quaresima.
Credo non sia improbabile, personalmente, che a fronte delle prime importazioni di braeckel o campine possano esservi scaturiti sani incroci con le tipologie locali, ma rileggendo questo ed altri post mi è passata per la testa un'altra idea... e cioè che nella questione non possa esservi lo "zampino" dell'autentico brianzolo, descritto alle origini da Pascal come simile alla Braeckel... si potrebeb pensare ad un ceppo autoctono diffuso sporadicamente in pianura padana con caratteristiche simili alla succitata B., ceppo che possa aver dato origine tanto alla romagnola quanto al brianzolo.
grazie ancora a entrambi per tutte queste informazioni. a presto!
.
Andrea
contatto skype: andrea.mangoni
21/01/2008 12:26
 
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Caro Andrea, tutto è possibile!
Ciao
Fabri
21/01/2008 12:42
 
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Bravissimo Orloff! Tutte cose giustissime!
Ciao
Fabri
21/01/2008 19:23
 
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Mi ha fatto piacere ritrovare questa discussione perché proprio in questi giorni ho girato un po' in Emilia alla ricerca di un rustico e, ovviamente, da malato quale sono, ho spesso "sbirciato" nelle aie altrui alla ricerca di qualche segno della romagnola...
Ebbene, nonostante abbia girato un'area ristretta e infinitesimale dell'Emilia, ho notato davvero pochi "segni" del passaggio della Romagnola e sono giunto ad una conclusione, seppur molto poco "studiata" e attendibile, visto che, ripeto, ho girato solo una piccola parte della zona.
La Romagnola è una vera e propria razza, che era diffusa soprattutto nella zona più "meridionale" dell'Emilia.
A differenza delle nostre Bionde Piemontesi che, nonostante l'avvento delle più produttive ovaiole hanno ben retto la competizione, almeno presso gli allevatori (o meglio, le famiglie di contadini) più inclini a "mantenere l'orgoglio delle loro zone" (come ben sappiamo, il "vecchio piemontese DOC" è abbastanza geloso delle proprie tradizioni e meno incline di altri ad abbandonarle), i gioiosi e cordiali emiliani mi sa che hanno accolto allegramente le ovaiole e gli ibridi commerciali, al massimo mantenendo "nostalgicamente" solo il gallo Romagnolo...
Il risultato è, appunto, che in molte aie ho visto orde di ovaiole capeggiate da un bel galletto "argento fiocco nero", in molte altre ho visto delle strane galline "bianche perniciate", indice di ibridazione della vecchia razza etc...
Fatto sta che, molti segni del passaggio della romagnola ma nessun importante riscontro...

Per coloro che volessero saperne di più, so che alla facoltà di Produzioni Animali di Parma esistono alcuni gruppi riproduttivi di Romagnola, volti ad un progetto di recupero della razza!
22/01/2008 10:51
 
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non vorrei sbagliarmi
Orloff, la locandina che hai riportato indica dove si possono trovare soggetti e uova della Romagnola, mi pare che il Prof. Focardi abbia scritto che il recuoero della Romagnola era stato interrotto, e che si trattava di un solo allevatore.
22/01/2008 12:14
 
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Grazie, ma..
Ciao Golfinger, grazie, ma non sono professore. Parlando di un solo allevatore facevo riferimento alla realtà FIAV, poi se esiste altro non lo so. Credo che la sperimentazione di Parma sia finita, perlomeno mi sembra di averne avuta notizia.
Ciao
Fabri
22/01/2008 12:37
 
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Fabrizio, in questo settore, per noi tutti lo sei un professore
[SM=g20549]
22/01/2008 12:57
 
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Ma vai Simone!! :-))
Ciao
Fabri
22/01/2008 13:27
 
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Orloff ma questa locandina si trova pubblicata in internet o è in forma cartacea?Altrimenti va chiesto il permesso agli allevatori per pubblicare il loro nominativo e recapito su internet
22/01/2008 18:31
 
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Ok, se tu gli conosci va bene..si avevo letto di bartolini, mi fa piacere
23/01/2008 07:36
 
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Collaborazione necessaria
Ciao Franco, quello che riterrei opportuno, sarebbe una collaborazione a largo raggio. Questo indipendentemente dal fatto che gli allevatori siano FIAV oppure no. Sarebbe necessario, oltre allo scambio di opinioni ed esperienze attraverso il forum, o qualsiasi altro mezzo analogo, avere anche la possibilità di un incontro per accertare reciprocamente i progressi ottenuti e, magari, scambiarsi anche qualche riproduttore. Questo, so già che sarà difficile ma tentar non nuoce, senza antagonismo, solo per arrivare tutti insieme al traguardo.
Io sono pronto, quello che posso dare lo do volentieri.
Ciao a tutti.
Fabri
23/01/2008 10:16
 
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La situazione non è buona.
Focardi, scusami per la gaffe del Prof. Le tue sono parole sante, tutti dovrebbero capire che l’unico modo per arrivare da qualche parte è quello di fare sistema, lasciando da parte, per un po’, quella sana voglia di emergere che alberga in ogni allevatore. Più volte ho cercato di mettere insieme un programma come quello da te descritto, purtroppo alla fine è sempre venuto fuori quello che io chiamo l’antagonismo insulso, che tutto ha fatto finire ancora prima di cominciare, a discapito della razza che tutti dichiaravano di voler migliorare.
Saluti.
23/01/2008 16:12
 
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Ciao Galfinger, nessuna gaffe, anzi.....
Spero che queste nostre discussioni aiutino l'avicoltura italiana a progredire nella giusta maniera.
Cio
Fabri
28/01/2008 23:04
 
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modelli per la Romagnola
Ciao Fabrizio ho letto il tuo articolo "Romagnola,atto primo"pubblicato sul sito della Fiav ed ho visto che nel tuo giudizio sulle coppie di Romagnola che hai potuto visionare hai espresso preferenza per un disegno più marcato e per la presenza della "fioccatura"su tutto il mantello.In altri termini,se ho ben inteso la tua opinione,nella selezione del colore della Romagnola non si dovrebbe tener presente tanto il modello della Gabbiano della Frisia orientale quanto piuttosto il modello rappresentato dal pollo di Chaam nonchè da la poule d'Hergnies.
29/01/2008 08:39
 
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Ciao Franco! Come stai?
Il disegno, ma questo fin dall'inizio, pensavo, anche in base alla vecchia foto che ho visto su un libro, andasse bene come la prima foto (Romagnola) che Orloff ha inseriro in questa discussione. Anche se si vede una qualche leggera orlatura bianca che preferirei non ci fosse. La fioccatura/barratura dovrebbe quindi essere presente anche nella parte inferiore del gallo.
Orloff dove hai preso quella foto?
Ciao
Fabri
30/01/2008 09:05
 
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Grazie Orloff della precisazione e salutani l'amico Alessio se lo senti.
Ciao
Fabri
19/01/2010 22:19
 
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E' possibile che ho letto che il tuorlo dell'uovo delle romagnole e quello più grande tra tutti?
-Orios-
19/01/2010 22:27
 
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No . E vero comunque che in proporzione all'uovo ed alle dimensioni il tuorlko è molto grande. Tutto qui
20/01/2010 00:57
 
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Re:
Crestillo, 19/01/2010 22.27:

No . E vero comunque che in proporzione all'uovo ed alle dimensioni il tuorlko è molto grande. Tutto qui


Mia madre non è tanto contenta della grandezza dell'uovo di Romagnolo :( preferisce le uova del pollo di tipo industriale: nel mio pollaio le Romagnole fan uova di 50-55 gr mentre i polli fatti nascer l'anno scorso da uova del mio pollaio ma da galline che cmq provenivano dal consorzio, fan uova di 65-70 gr anche... In effetti riescono di più queste...


-Orios-
20/01/2010 11:12
 
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Beh calcola che un uovo di 65 70 gr ha solo in più albume ossia tanta tanta acqua, inoltre le gallinone pesanti per fare un uovo mangiano circa il doppio di una Romagnola.
Fatti i conti mi sa che tua mamma dovrebbe rivalutare di molto le uova delle Romagnole.

Chi lo ha fatto con metodo oggi come oggi non cambierebbe mai le sue romagnole con degli ibridi commerciali del tutto antieconomici per il settore uova.
20/01/2010 12:10
 
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Re:
Crestillo, 20/01/2010 11.12:

Beh calcola che un uovo di 65 70 gr ha solo in più albume ossia tanta tanta acqua, inoltre le gallinone pesanti per fare un uovo mangiano circa il doppio di una Romagnola.
Fatti i conti mi sa che tua mamma dovrebbe rivalutare di molto le uova delle Romagnole.

Chi lo ha fatto con metodo oggi come oggi non cambierebbe mai le sue romagnole con degli ibridi commerciali del tutto antieconomici per il settore uova.


Grazie,
molto interessante il tuo intervento!


-Orios-
20/01/2010 12:28
 
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le uova delle romagnole hanno tuorlo grande e in cucina sono ottime,specialmente per la sfoglia!
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