ciao Daniele,
è una cosa molto complicata da spiegare bene. per sommi capi, fino ai primi dell'ottocento questa razza era commercializzata in Italia col nome di "Padovana" ed era famosa per le grandi dimensioni e per la buona produttività. Poi la razza iniziò a degenerare, diventò via via più piccola, e all'inizio del '900 era quasi scomparsa sia dai mercati italiani che dal paese d'origine. si cercò di istituire una cooperativa per salvarla, ma le diatribe furono molte e si finì per avvelenare i pollai; il risultato fu che negli anni 30 ne restavano solo 3! Vennero ricostituiti due ceppi, uno partendo dai tre esemplari rimasti (ad opera dell'Ing. Zanon), l'altro partendo da incroci trovati in provincia di padova e venezia e da incroci tra padovana gran ciuffo e italiana locale (grazie al sig. Salmaso).
ma eravamo vicini alla guerra, e al suo termine non ci si poteva permettere il lusso di tenere in pollaio una razza che era diventata poco produttiva... perciò negli anni '50 venne definitivamente abbandonata per favorirle razze come leghorn e incroci commerciali. Rimasero solo una manciata di appassionati, divisi tra veneto e romagna, che continuarono ad allevare questa razza. ma mano a mano che essi mollavano o morivano, la razza si riduceva sempre di più.
alla fine degli anni '80 rimaneva un solo allevatore che aveva esemplari puri, ottenuti nel '54 e rinsanguati in tre occasioni con incroci con altre razze: era il sig. Rossetto. Ad esso si rivolse Antonio Fernando Trivellato, che con sei uova di Rossetto, con incroci padovana-cornish e con ibridi raccolti nel padovano riuscì a ricostituire numericamente la razza: è a lui che va il merito della formazione del ceppo attualmente in commercio, il ceppo Trivellato, appunto. Purtroppo, però, nel corso degli ultimi 15 anni ci sono statre ancora beghe di carattere legale che hanno interessato questi animali, ed è venuto secondo me meno un lavoro di coordinazione tra tutte le realtà coinvolte... il risultato è stato una nuova rarefazione degli allevatori che si dedicano a questa razza ed al suo miglioramento, anche a causa dell'abitudine di alcuni avicoltori di vendere per Polverara anche incroci di prima e seconda generazione senza avvertire gli acquirenti.
Io due anni fa mi sono messo in contatto col sig. Rossetto, che mi ha ceduto tutto ciò che rimaneva del suo ceppo; per quel che posso cerco di aumentarne la consistenza numerica e soprattutto di avvicinarlo agli attuali standard, diffondendolo anche presso altri appassionati. ecco, questo è u breve riassunto della situazione, ma fidati che le cose sono più complicate! Ciao!
Andrea
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