sgurbat

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Agricolo87
00giovedì 30 giugno 2011 00:21
Da me le gazze ne è pieno zeppo, le ghiandaie fortuna rimangono limitate ai boschi, per ora...
andrea009
00venerdì 1 luglio 2011 21:25
ahh ok qui in brianza nn nè vd cavolo!!!!!
ultimoorizzonte
00venerdì 1 luglio 2011 21:50
.....ma io ero nato libero....
Bel dibattito, per chi non lo abbia letto consiglio la lettura di Nata Libera di Joy Adamson storia famosissima ma sempre attuale.

Riguardo alla cornacchia che dire.........spesso, a mente fredda, sarebbe meglio non raccoglere simili animali caduti dal nido (fa parte dl ciclo della vita e di cornacchie ce ne sono troppe) ma spesso mi portano di tutto, (al museo di storia naturale dove lavoro)l'ultimo un piccolo di cerbiatto trovato in uno scavo archeologico e devo dire che un po' capisco chi lo fa; è difficile lasciare un cucciolo o un volatile per terra a sicura morte....solo che poi appunto una volta grande cosa ci si fa...........non sapete neanche quanti piccoli di cinghiale trovati una volta grandi divengono salami e quanti uccellini allevati in cattività muoiono al primo volo. Almeno che non sia una specie rara e protetta nn andrebbe fatto (e comunque poi portata ad un centro specializzato). Comunque se vuoi provare le cornacchie allevate in cattività sono simpatiche, seguono chi le ha curate e spesso vivono nel suo giardino o terrazzo per anni, certo è più facile quando sono state trovate piccolissime. Nel paese dove sono cresciuto per due o tre anni ne avevamo una di tutto il paese, allevata dal meccanico e da tutti i bambini del paese viveva un po nelle case di tutti........e poi un giorno un cane se l'è mangiata, ma questa è un'altra storia.
ultimoorizzonte
00venerdì 1 luglio 2011 22:05
Comunque è una cornacchia e non una taccola
Comunque per approfondire sono andato alla vetrina dei corvidi così almeno facciamo dei distinguo fra corvi, cornacchie e taccole, l'animale è una cornacchia grigia (Corvus corone cornix) esite poi la cornacchia nera (Corvus corone)la Taccola (Corvus monedula) molto più piccolo e con gli occhi magnifici celesti (questa è stata introdotta nella mia città poichè si ciba delle uova dei piccioni e qundi ne limita la riproduzione) e poi il corvo comune (Corvus frugilegus) olte a svariate altri come gazze (Pica Pica), ghiandaie (Garrulus glandarius)etc etc
(Nur)
00domenica 3 luglio 2011 16:51
Tante volte per istinto ho raccolto un animale, generalmente uccelli. In poco tempo ho imparato che i passeri implumi caduti dal nido vanno lasciati dove sono, è l'unica possibilità di salvezza che hanno in quanto a volte i genitori li recuperano.
Una volta ho raccolto una giovane rondine, commettendo un atto di ignoranza: credevo di far bene invece quella era una rondine ai primi voli che restava nei pressi del nido mentre veniva ancora nutrita dai genitori. Era prossima all'autonomia che avrebbe acquisito seguendo gli adulti nel procacciarsi il cibo e i giovani come lei. Ho fatto una fatica incredibile per nutrirla, ricordo che mi dicevo che non potevo lasciar morire un essere sano e bello come quello. Ci è voluta determinazione e dedizione. Ce l'ho fatta. Le ho anche insegnato a mangiare da sola, poi l'ho lasciata libera.

Un'altra volta -periodo di caccia- una fagiana si è ritrovata in un mio recinto. L'ho tenuta da novembre a giugno, aveva anche iniziato a fare le uova, percepivo in lei una gran voglia di libertà. L'ho liberata presso un'oasi sul Tevere. Il suo volo ad arco di 250 metri da una sponda all'altra del fiume, è uno dei ricordi di libertà più belli che ho.

Oggi, prima di raccogliere un animale ci penso su, mi chiedo se faccio bene, se lo conosco, se so come accudirlo e reintrodurlo in natura. Preferibilmente lascio che ognuno segua il proprio destino..
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