Sino all'anno scorso li castrava mia nonna con il metodo tradizionale, taglio al di sotto della cloaca, nell'addome terminale successivamente i testicoli venivano asportati con le dita; quest'anno li ho fatti fare ad un mio compagno di corso, laureato con una triennale in ambito zootecnico, che ne fa' migliaia per allevamenti di varie dimensioni, viene praticata un'incisione con bisturi tra l'ultima e penultima costa o dipende, poi viene introdotto un estrattore e con un'apposita pinza vengono estratti da un solo lato, alcuni meno esperti praticano un taglio per lato.
Non c'è bisogno di sutura, la ferita si chiude in pochi giorni e sanguina poco, se l'intervento è stato ben eseguito l'animale si muove ed alimenta poco tempo dopo.
In qualunque forma di castrazione ci vuole molta esperienza e conoscenza almeno di basi dell'anatomia, e pazienza, le contadine che per secoli hanno effettuato questo tipo d'interventi avevano maturato grandi competenze pur non essendo zootecniche o veterinarie, in questi casi contava oltre alla manualità avere mani piccole dita sottili.
G.
[Modificato da wildfowl 24/12/2010 11:01]